Bookmaker Bonus Benvenuto Visita
Betnero Bonus Scommesse del 100% fino a 70€ Info Bonus
Betway Fino a 100€ Bonus Benvenuto Scommesse sul Primo Deposito Info Bonus
Casinomania Bonus Scommesse del 100% fino a 50€ Info Bonus
888sport Bonus Sport del 100% fino a 25€ sulla Prima Ricarica Info Bonus
SNAI Bonus Sport 300€ + Bonus Casino 300€ Info Bonus
William Hill Triplo Bonus Scommesse da 300€ – Codice: ITA300 Info Bonus

Un tocco di ginocchio di Thiago Silva e un siluro su punizione di David Luiz danno alla Seleção un posto tra le prime quattro del Mondiale, non basta alla Colombia il rigore di James Rodríguez (sesto gol in cinque gare) per evitare l'eliminazione e vedere sfumare così il sogno di giocarsela fino in fondo.

 

Chi aveva già frettolosamente preparato il necrologio del Brasile dovrà ricredersi, nonostante tutto i verde-oro sono ancora in piedi. Si sapeva che oggi sarebbe stato un punto di svolta decisivo di questo Mondiale: contro la Germania ci sarebbero stati i padroni di casa strafavoriti o la realtà più divertente della competizione? La risposta del campo prende la prima strada, e tutto il popolo brasiliano può festeggiare per lo scampato pericolo, perché di questo si tratta. Per tutta la settimana si è parlato di come la Colombia, squadra di altissimo livello con il miglior giocatore sin qui visto all'opera, avrebbe potuto mandare in tilt la Seleção, e di quanto Neymar e soci avrebbero dovuto faticare per evitare l'onta di un addio prematuro ai sogni di gloria. Dalle difficoltà però i grandi campioni si esaltano, e a prendere per mano una squadra impaurita, in maniera simbolica e non come facevano sul serio i brasiliani nel 1994, ci ha pensato il capitano e il leader difensivo, Thiago Silva, non solo per il gol sblocca-partita quanto per la prestazione maestosa, macchiata soltanto dallo stupidissimo cartellino giallo che gli costerà la semifinale (e sì, Felipão, senza di lui contro Müller saranno guai). Da un difensore all'altro: Thiago Silva apre, David Luiz chiude, con il gol da copertina della serata, un missile su punizione da oltre trenta metri con traiettoria in stile Pirlo, o Juninho Pernambucano giusto per rimanere sulla stessa nazionalità. Al centrale preso dal PSG coi tedeschi toccherà prendere il ruolo da leader del compagno, perché i sostituti non sono all'altezza del titolare, certo non sarà Thiago Silva ma stasera ha dato un altro segnale, dopo il gol al Cile, di come il Brasile debba aggrapparsi pure a lui e ai suoi infiniti riccioli. Finisce ai quarti, ed è comunque il miglior risultato nella propria storia, l'avventura della Colombia, ma la sensazione è che a Fortaleza non abbia espresso tutto il suo straordinario potenziale, e in questo diverse colpe ce le ha il CT José Pekerman. Otto anni fa, quando guidava la Selección argentina, uscì proprio ai quarti con la Germania dopo i rigori, in una partita dove Lionel Messi rimase per centoventi minuti più recupero in panchina. Al Castelão, con le dovute proporzioni, ha rifatto lo stesso identico errore e ha pagato con la stessa moneta, l'eliminazione, perché lasciare fuori per tutta la partita Jackson Martínez, miglior centravanti a disposizione, ha fatto molto rumore, specialmente perché Teófilo Gutiérrez, Ibarbo e il primo subentrato Adrián Ramos hanno più che altro fatto i difensori aggiunti per gli avversari. Non è stata l'unica scelta azzardata del CT argentino, che ha proposto in mezzo al campo l'interista Guarín per Abel Aguilar, cambiando forse un po' troppo rispetto alle precedenti uscite, chi invece ha modificato in meglio è stato proprio Scolari, con Maicon inserito a furor di popolo per Dani Alves e la cerniera centrale Fernandinho-Paulinho quasi obbligata vista l'assenza per squalifica di Luiz Gustavo.

PRIMO TEMPO
E se l'intervento della psicologa nel ritiro di Teresópolis avesse fatto scattare la molla giusta? Il Brasile infatti passa subito, al sesto minuto, quando un corner battuto sul secondo palo non viene toccato da nessuno in mezzo e Thiago Silva, col ginocchio, anticipa la statuina Carlos Sánchez facendo uno a zero. È il gol che scaccia le paure della vigilia, e mette la partita in discesa facendo fuori qualsiasi discorso tattico preparato alla vigilia dai due tecnici. L'approccio della Colombia non è dei migliori e le scelte a sorpresa sembra quasi che siano rimaste negli spogliatoi, l'unico che in tutto il primo tempo cerca di fare qualcosa è Cuadrado, che all'11' viene favorito da un contrasto al limite dell'area e va al tiro di sinistro, una deviazione manda il pallone in corner. Brasile pericolosissimo sui calci piazzati, al 17' un errore in uscita proprio di Cuadrado regala palla a Hulk, Guarín saltato in dribbling e cross al centro, Armero anticipa David Luiz a centro area. Molto più ispirato rispetto alle precedenti uscite, seppur ancora non precisissimo, l'attaccante dello Zenit, che becca la porta al 20' dopo un duetto con Neymar vedendosi il tiro (non irresistibile) respinto da Ospina, poi abile a bloccare il destro dal limite di Oscar. Al 28' ancora Hulk contro Ospina con vittoria del portiere colombiano, stavolta su un diagonale più impegnativo, mentre al 39' la conclusione dell'ex Porto è alta, così come non becca la porta una punizione di Neymar che manda le squadre al riposo.

SECONDO TEMPO
Inevitabile non vedere più Ibarbo (impresentabile) in campo nella Colombia, non c'è però Jackson Martínez ma bensì Adrián Ramos, che l'anno prossimo farà coppia con Ciro Immobile al Borussia Dortmund. Senza il giocatore del Cagliari la manovra dei Cafeteros è senz'altro più fluida, e in questo senso bisogna anche sottolineare la crescita di James Rodríguez, un po' in ombra nella prima frazione. Al 59' il fenomeno del Monaco raccoglie un cross senza troppe pretese di Armero, che aveva cercato più che altro di tenere il pallone in campo, e lo trasforma in un bell'assist per Guarín, il cui sinistro è scoordinato e finisce sul fondo. La Colombia pareggerebbe pure, con Mario Yepes, ma per il guardalinee c'è un fuorigioco del centrale dell'Atalanta (chiamata corretta) e così il punteggio rimane di 1-0, o meglio tiene ancora per quattro minuti, perché al 69' una magnifica punizione di David Luiz fa cambiare il risultato: nel primo tempo aveva calciato Neymar, con mediocri risultati, stavolta ci pensa l'altro centrale e disegna una traiettoria potentissima e beffarda per Ospina, battuto sul suo palo e ingannato dall'effetto sensazionale dato dal numero quattro. La festa sugli spalti del Castelão comincia con una ventina di minuti d'anticipo, la marea gialla esulta come se fosse già finita e in pochi si rendono conto che dopo il 2-0 nella Colombia è entrato Carlos Bacca (infortunato durante la fase a gironi), uno di questi è James Rodríguez che al 77' con un passaggio geniale lo libera davanti a Júlio César, che lo falcia dopo essere stato superato con un pallonetto. È rigore, e il portiere interista è fortunato perché l'arbitro Carlos Velasco Carballo gli mostra solo il giallo: nonostante il recupero di David Luiz si poteva tranquillamente parlare di chiara occasione da gol. Dal dischetto James Rodríguez manda il pallone dall'altra parte, la Colombia torna in partita con il suo uomo migliore, sempre a segno in tutte le gare del Mondiale, ma nel finale crea solo un paio di mischie senza concludere e gli ultimi istanti si ricordano solo per l'infortunio alla schiena di Neymar che esce in barella piangendo.

Maracanazo scampato, il Brasile va in semifinale e affronterà la Germania, uscita vittoriosa dall'altro quarto disputato oggi (vedi articolo). Non siamo ancora agli standard che questa squadra dovrebbe mettere in mostra, ma nessuno dei milioni di brasiliani vuole fare il purista in questo momento e si accontenta del ritorno in semifinale dopo due eliminazioni consecutive ai quarti (2006 e 2010, dopo il trionfo in Asia del 2002). In Colombia oggi era festa nazionale per poter seguire la partita in tutto il paese, la giornata si chiude con la delusione dell'eliminazione, ma questa è una squadra che ha dimostrato di valere tantissimo e l'anno prossimo in Copa América potrà fare ancor di più la voce grossa, magari però con Jackson Martínez e Radamel Falcao punti fermi lì davanti.

IL TABELLINO
Brasile (4-2-3-1):
Júlio César; Maicon, David Luiz, Thiago Silva, Marcelo; Fernandinho, Paulinho (86' Hernanes); Hulk (83' Ramires), Oscar, Neymar (88' Henrique); Fred. Commissario tecnico: Scolari
Colombia (4-2-3-1): Ospina; Zúñiga, C. Zapata, Yepes, Armero; Guarín, C. Sánchez; Cuadrado (80' Quintero), J. Rodríguez, Ibarbo (46' A. Ramos); T. Gutiérrez (70' Bacca). Commissario tecnico: Pekerman
Arbitro: Carlos Velasco Carballo della federazione spagnola (Alonso Fernández – Yuste; Moen)
Reti: 6' Thiago Silva, 69' David Luiz, 80' J. Rodríguez (C)
Ammoniti: Thiago Silva (B), J. Rodríguez, Yepes (C)

[Immagine presa da fifa.com]