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Meno quattro giorni al via dei Mondiali di Brasile 2014: l’approfondimento ora tocca il Gruppo F, quello di una delle grandi favorite per la vittoria finale, l’Argentina.

 

Sarà ancora una volta Argentina-Nigeria, come già accaduto quattro anni fa in Sudafrica, ma a complicare le cose per gli africani c’è l’inserimento nel girone dell’unica debuttante assoluta di questo Mondiale, la Bosnia, una formazione di tutto rispetto che viene accreditata come una delle possibili sorprese della manifestazione. L’Iran, di contro, sembra avere pochissime possibilità di uscire indenne da un gruppo piuttosto interessante.

ARGENTINA
Sono ventuno anni, dalla Copa América del 1993, che l’Argentina non vince un titolo a livello di nazionale maggiore. Tanto, anzi troppo, per una delle squadre più importanti del panorama calcistico internazionale, e perciò l’appuntamento in casa dei grandi rivali di sempre del Brasile non può che essere atteso con grandi aspettative dal popolo argentino, che vive di calcio ventiquattro ore su ventiquattro. Il girone di qualificazione, complice l’assenza dei verde-oro, è stato vinto senza troppi problemi con sole due sconfitte, di cui una in casa dell’Uruguay all’ultima giornata quando ormai contava poco e niente. La Selección si affiderà al suo uomo di punta, il miglior giocatore del mondo, Lionel Messi, al suo terzo Mondiale e obbligato a cancellare lo zero nella casella dei gol segnati in Sud Africa: qualcuno dice che Leo si è preservato per arrivare al meglio in Brasile saltando alcune partite in stagione con il Barcellona, di certo servirà averlo in gran forma per vincere. Accanto alla Pulga agiranno due assoluti fenomeni come Sergio Agüero e Gonzalo Higuaín, con altrettanti ricambi di lusso rappresentati da Ezequiel Lavezzi e Rodrigo Palacio (questi cinque nomi fanno capire che la scelta di non portare Carlos Tévez, seppur discutibile, non sia stata così scriteriata). Si tratta di una delle formazioni dal maggior tasso tecnico, anche perché a centrocampo può contare su uno che non sbaglia una partita da anni, Ángel Di María, e per equilibrare tutto questo talento Alejandro Sabella ha rimesso davanti alla difesa Javier Mascherano, usato al Barça quasi soltanto da difensore centrale. L’unico vero punto debole può essere in porta, perché dei tre convocati nessuno sembra dare troppe garanzie (partirà titolare Sergio Romero, riserva al Monaco), forse sarebbe stato meglio puntare su Caballero del Málaga o Marchesín del Lanús. Dovesse trionfare al Maracanã il 13 luglio entrerebbe di diritto nella leggenda del calcio argentino, e se la finale fosse contro il Brasile i fuochi d’artificio sarebbero scontati…

BOSNIA
Per la prima volta partecipa alla fase finale dei Mondiali, un risultato storico per una nazione piuttosto giovane in quanto uscita dalla terribile Guerra dei Balcani di inizio anni ’90. I bosniaci proveranno a sorprendere il mondo come fece la Croazia nel 1998, altra debuttante proveniente dallo sgretolamento dei paesi dell’ex Jugoslavia, e a dirla tutta proprio come i croati in Francia la Bosnia sembra avere diverse carte in regola per andare avanti nella competizione (considerato anche un eventuale incrocio non irresistibile in caso di passaggio agli ottavi). La vittoria per 1-0 in Lituania dello scorso 15 ottobre ha mandato in festa un paese intero, più volte arrivato vicino alla qualificazione negli ultimi anni ma sempre stoppato dal Portogallo ai play-off, sia per i Mondiali del 2010 sia per gli Europei del 2012, l’anno scorso è stata la Grecia a mettere in grossa difficoltà la nazionale di Safet Sušic, prima solo per una migliore differenza reti. Il centravanti totale Edin Džeko, campione in Premier League con il Manchester City e decisivo nel finale di stagione con diversi gol importanti, guiderà un gruppo ricco di nomi importanti, a innescare l’ex Wolfsburg ci sarà Miralem Pjanic, autore di un campionato strepitoso con la Roma, e non bisogna dimenticare un cecchino infallibile sui calci piazzati come Sejad Salihovic (undici gol in Bundesliga con l’Hoffenheim) e Vedad Ibiševic, autore della rete decisiva in Lituania. Il reparto meno forte è la difesa, dove spiccano il centrale del Bayer Leverkusen Emir Spahic (capitano) e l’interessante Sead Kolašinac dello Schalke 04, se dietro la retroguardia non sarà infallibile potrebbe comunque metterci una pezza Asmir Begovic, portiere di ottimo valore autore di un incredibile gol dalla propria area con la maglia dello Stoke City quest’anno. Debutto da sogno in arrivo?

NIGERIA
Le Super Eagles tornano in Brasile un anno dopo la Confederations Cup alla quale hanno partecipato per aver vinto la Coppa d’Africa del 2013. Passare il girone era proibitivo, vista la presenza di Spagna e Uruguay, e infatti sono arrivati solamente i tre punti “obbligati” contro Tahiti (subendo peraltro un gol nel 6-1 finale). L’esperienza comunque è servita per prendere confidenza con l’ambiente brasiliano, e quindi gli africani potrebbero sfruttare quanto già sperimentato dodici mesi fa per fare meglio e rendere le cose difficili alla Bosnia (dando l’Argentina praticamente certa del passaggio del turno). Non c’è l’ex interista Obafemi Martins, la cui carriera ha preso una piega discendente tanto da lasciarlo nuovamente fuori dal gruppo di giocatori convocati da Stephen Keshi, che ha invece puntato sull’attaccante del Newcastle United Shola Ameobi, inglese naturalizzato nigeriano due anni fa. Sono molti i giocatori che militano nel campionato inglese, da John Obi Mikel a Victor Moses passando per Joseph Yobo, tornato in nazionale dopo oltre un anno di assenza alla pari di Peter Odemwingie (anche lui proveniente dalla Premier League). I gol dovrebbero essere garantiti soprattutto da Emmanuel Emenike e Ahmed Musa, mentre del gruppo di quattro giocatori “italiani” ha resistito solamente il laziale Ogenyi Eddy Onazi, perché Joel Obi, Victor Obinna e Nnamdi Oduamadi sono stati tutti tagliati dopo l’inserimento nei pre-convocati. Il portiere Vincent Enyeama (più volte a segno dal dischetto in carriera) quattro anni fa fu superlativo contro Messi, proverà a ripetersi anche il 25 giugno, consapevole però che non sarà facile e che potrebbe non bastare.

IRAN
È una delle nazionali meno note tra le qualificate, e questo spiega perché siano in pochissimi a credere realmente al fatto che gli iraniani possano ottenere per la prima volta il passaggio del turno, dopo che nelle tre precedenti partecipazioni l’ostacolo del girone iniziale non è mai stato superato. Al fischio finale della partita contro la Corea del Sud, quando l’accesso ai Mondiali è diventato ufficiale, la reazione della panchina, incluso il commissario tecnico portoghese Carlos Queiroz, è stata eccessivamente aggressiva nei confronti degli avversari, frutto di una critica da parte dei coreani nella gara di andata su una presunta mancanza di ospitalità, la rete di Reza Ghoochannejhad ha mandato nuovamente in visibilio un paese che per il calcio aveva già esultato nel 1998, in occasione della storica (anche per motivi extra-calcistici) vittoria per 2-1 sugli Stati Uniti. La punta del Charlton è uno dei giocatori che l’allenatore portoghese, ex vice di Sir Alex Ferguson al Manchester United, ha voluto portare in nazionale pur non giocando in patria e non avendo tante presenze, lo stesso è accaduto con il portiere Daniel Davari e il talentuoso ma incostante Ashkan Dejagah, retrocesso con il Fulham nonostante alcuni gol di pregevole fattura sul finire di stagione. In mezzo al campo i veterani Javad Nekounam e Andranik Teymourian garantiranno grande esperienza (sono tra i pochi reduci di Germania 2006), dietro invece il leader è il trentaduenne Jalal Hosseini. L’altro nome di rilievo è Masoud Shojaei, in Spagna dal 2008, per il resto non c’è molto altro e per questo gli asiatici è presumibile che fatichino enormemente nelle tre gare del girone.

LE PARTITE
15 giugno ore 24.00 Argentina – Bosnia (Rio de Janeiro)
16 giugno ore 21.00 Iran – Nigeria (Curitiba)
21 giugno ore 18.00 Argentina – Iran (Belo Horizonte)
21 giugno ore 24.00 Nigeria – Bosnia (Cuiabá)
25 giugno ore 18.00 Nigeria – Argentina (Porto Alegre)
25 giugno ore 18.00 Bosnia – Iran (Salvador)

I CONVOCATI UFFICIALI

ARGENTINA
Portieri:
Mariano Andújar (Catania), Agustín Orión (Boca Juniors), Sergio Romero (Monaco);
Difensori: José María Basanta (Monterrey), Hugo Armando Campagnaro (Inter), Martín Demichelis (Manchester City), Federico Fernández (Napoli), Ezequiel Garay (Benfica), Marcos Rojo (Sporting Lisbona), Pablo Zabaleta (Manchester City);
Centrocampisti: Ricardo Álvarez (Inter), Lucas Biglia (Lazio), Ángel Di María (Real Madrid), Augusto Fernández (Celta Vigo), Fernando Gago (Boca Juniors), Javier Mascherano (Barcellona), Enzo Pérez (Benfica), Maxi Rodríguez (Newell’s Old Boys);
Attaccanti: Sergio Agüero (Manchester City), Gonzalo Higuaín (Napoli), Ezequiel Lavezzi (Paris Saint-Germain), Lionel Messi (Barcellona), Rodrigo Palacio (Inter).

BOSNIA
Portieri:
Asmir Begovic (Stoke City), Jasmin Fejzic (Aalen), Asmir Avdukic (Borac Banja Luka);
Difensori: Muhamed Bešic (Ferencváros), Ermin Bicakcic (Hoffenheim), Sead Kolašinac (Schalke 04), Mensur Mujdža (Friburgo), Emir Spahic (Bayer Leverkusen), Toni Šunjic (Zorja), Ognjen Vranješ (Elazigspor);
Centrocampisti: Anel Hadžic (Sturm Graz), Izet Hajrovic (Galatasaray), Senijad Ibricic (Erciyesspor), Senad Lulic (Lazio), Haris Medunjanin (Gaziantepspor), Zvjezdan Misimovic (Guizhou Renhe), Miralem Pjanic (Roma), Sejad Salihovic (Hoffenheim), Tino-Sven Sušic (Hajduk Spalato), Avdija Vršajevic (Hajduk Spalato);
Attaccanti: Edin Džeko (Manchester City), Vedad Ibiševic (Stoccarda), Edin Višca (Istanbul BB).

NIGERIA
Portieri:
Chigozie Agbim (Enugu Rangers), Austin Ejide (Hapoel Be’er Sheva), Vincent Enyeama (Lille);
Difensori: Efe Ambrose (Celtic), Elderson Echiéjilé (Monaco), Azubuike Egwuekwe (Warri Wolves), Godfrey Oboabona (Çaykur Rizespor), Kunle Odunlami (Sunshine Stars), Kenneth Omeruo (Middlesbrough), Juwon Oshaniwa (Ashdod), Joseph Yobo (Norwich);
Centrocampisti: Ramón Azeez (Almería), Reuben Gabriel (Kilmarnock), Victor Moses (Liverpool), John Obi Mikel (Chelsea), Ogenyi Eddy Onazi (Lazio), Michael Uchebo (Cercle Bruges);
Attaccanti: Shola Ameobi (Newcastle United), Michel Babatunde (Volyn), Emmanuel Emenike (Fenerbahçe), Ahmed Musa (CSKA Mosca), Uche Nwofor (Heerenveen), Peter Odemwingie (Stoke City).

IRAN
Portieri:
Rahman Ahmadi (Sepahan), Daniel Davari (Grasshoppers), Alireza Haghighi (Sporting Covilhã);
Difensori: Ahmad Alenemeh (Naft Teheran), Hashem Beikzadeh (Esteghlal), Steven Beitashour (Vancouver Whitecaps), Jalal Hosseini (Persepolis), Hossein Mahini (Persepolis), Pejman Montazeri (Umm-Salal), Mehrdad Pooladi (Persepolis), Amir Hossein Sadeqi (Esteghlal);
Centrocampisti: Ghasem Hadadifar (Zob Ahan Isfahan), Reza Haghighi (Persepolis), Ehsan Hajsafi (Sepahan), Javad Nekounam (Al-Kuwait), Bakhtiar Rahmani (Foolad), Masoud Shojaei (Las Palmas), Andranik Teymourian (Esteghlal);
Attaccanti: Karim Ansarifard (Tractor Sazi), Ashkan Dejagah (Fulham), Reza Ghoochannejhad (Charlton), Khosro Heydari (Esteghlal), Alireza Jahanbakhsh (NEC).

[Immagine presa da hdwallpapermania.com]