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Pur giocando oltre un tempo in undici contro dieci il Giappone non sfonda il muro greco, entrambe le squadre però sembrano avviate all'eliminazione.

 

Deluse alla prima giornata, obbligate a rialzarsi. Questo era il tema di Giappone-Grecia ma alla fine nessuna delle due si è rialzata, avvicinando più che altro il mesto rientro in patria dopo la fine della fase a gironi. E sì che per i giapponesi la partita si era pure messa in discesa: l'infortunio di Mitroglou e soprattutto il rosso a Karagounis al 38' avevano messo in grossa difficoltà la Grecia, ma nonostante ciò la formazione di Zaccheroni ha costruito pochissimo, denotando pesanti lacune tecniche che nemmeno il milanista Keisuke Honda, oggi molto in ombra, e il subentrato Shinji Kagawa, sulla carta i più dotati tecnicamente, sono riusciti a cancellare. Considerato che nella ripresa la Grecia ha pensato solo a difendersi (e dal 2004 tutti sanno che lo sa fare benissimo) ecco spiegato perché il match qui in Italia sia servito solamente a far prendere sonno alla gente. D'altronde entrambe le nazionali sono arrivate alla sfida di Natal con diversi problemi, il Giappone battuto all'esordio con tante polemiche anche all'indirizzo di Zaccheroni e la Grecia distrutta dalla Colombia con l'aggravante di una rissa in allenamento tra Maniatis e Tzavellas, con il primo che ha minacciato di prendere l'aereo e tornare a casa. Alla fine il centrocampista dell'Olympiakos è rimasto ed è partito titolare nell'undici di Santos, che ha visto l'innesto di Fetfatzidis e Mitroglou per Gekas e Salpingidis, pessimi contro la Colombia. Cambia davanti pure Zaccheroni: fuori, un po' a sorpresa, Kagawa.

PRIMO TEMPO
È di Kone il primo tiro della partita, il centrocampista del Bologna ha tanto spazio per avanzare e calcia dal limite, Kawashima para in due tempi. Il centravanti giapponese Osako, mai visto contro gli ivoriani, ha due occasioni a cavallo del 20', sulla prima Karnezis blocca il suo mancino, sulla seconda esegue un bel numero e tira con l'altro piede, palla che esce vicinissima al palo. Non è affatto una bella partita, ci sono tanti falli e un colpo di Hasebe a Mitroglou procura un forte dolore al fianco al centravanti greco, perseguitato da vari problemi fisici per tutto il 2014 e costretto a lasciare la gara, subito dopo l'uscita dal campo della punta del Fulham i greci subiscono un altro colpo, perché al 38' Katsouranis stupidamente commette fallo su Hasebe in una zona neanche troppo pericolosa e si becca il secondo giallo. Grecia in dieci ma incredibilmente vicina due volte al gol prima del riposo, tutte e due col romanista Torosidis, un bel tiro deviato da Kawashima in corner e una deviazione di testa sul fondo su punizione di Karagounis, entrato per Fetfatzidis.

SECONDO TEMPO
Terzo cambio in 45': fuori Hasebe, già ammonito, e dentro Endo. Samaras direttamente da calcio d'inizio prova il gol della carriera, palla fuori. Rimarrà per una quindicina di minuti l'unico tiro della ripresa perché non succede assolutamente niente fino a un corner di Karagounis con incornata di Gekas, bene Kawashima in tuffo. Il Giappone ha clamorosi problemi a fare gioco, quasi non si nota la differenza numerica in campo, fino al 68' i nipponici non creano nulla e quando accade, pur con un'azione di pregevole fattura, Okubo si divora l'uno a zero sparando altissimo da pochi passi dopo un cross in mezzo di Uchida, pescato da un bel tocco di Kagawa. Papastathopoulos rischia la follia non liberando in piena area e facendosi anticipare da Okazaki, gli va bene perché il tiro della punta del Mainz finisce sul fondo, per il resto come al solito la Grecia regge bene (buona partita soprattutto di Manolas) e resiste fino alla fine senza troppi problemi, Karnezis respinge un tiro da fuori di Okubo e una punizione di Endo, in mezzo Nagatomo calcia impattando sul compagno Yoshida e per il resto non c'è altro da segnalare, il vero vincitore è la noia e bisogna fare i complimenti agli italiani arrivati al fischio finale senza addormentarsi davanti alla TV.

Con questo pareggio la Colombia è aritmeticamente qualificata e nell'ultima giornata anche col pareggio chiuderà al primo posto nel girone. Considerato che il Gruppo C si incrocia con quello dell'Italia sarà bene fare attenzione a chi arriverà secondo, Giappone e Grecia sono ancora in corsa, sebbene con pochissime possibilità, qualcuna in più ce l'hanno gli ellenici, che battendo la Costa d'Avorio la scavalcherebbero in classifica.

IL TABELLINO
Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Uchida, Yoshida, Konno, Nagatomo; Yamaguchi, Hasebe (46' Endo); Okazaki, Honda, Okubo; Osako (57' Kagawa). Commissario tecnico: Zaccheroni
Grecia (4-3-3): Karnezis; Torosidis, Manolas, Papastathopoulos, Holebas; Maniatis, Katsouranis, Kone (81' Salpingidis); Fetfatzidis (41' Karagounis), Mitroglou (35' Gekas), Samaras. Commissario tecnico: Santos
Arbitro: Joel Aguilar della federazione salvadoregna (Torres – Zumba; Hauata)
Espulso: Katsouranis (GR) al 38' per doppia ammonizione
Ammoniti: Hasebe (GI), Samaras, Torosidis (GR)

[Immagine presa da fifa.com]