Con due reti nell'ultimo quarto d'ora l'Olanda chiude il Gruppo B a punteggio pieno e comincia a sognare un'autostrada per le semifinali.
Dovessero confermarsi le previsioni della vigilia per gli Oranje non sarebbe poi così difficile ripetere la cavalcata di quattro anni fa: con il primo posto gli olandesi si sono assicurati un calendario potenzialmente piuttosto in discesa, perché intanto è quasi certo che almeno agli ottavi eviteranno il Brasile (affronteranno una tra Croazia e Messico, a meno di un suicidio della Seleção) e poi, in caso di approdo ai quarti, l'avversaria sarebbe o la vincente del Gruppo D (purtroppo la Costa Rica è a un passo) o la seconda del Gruppo C (in questo momento la Costa d'Avorio ma è tutto ancora aperto). Dovessero verificarsi tutte queste combinazioni, e non è un'impresa titanica, van Gaal potrebbe iniziare a scorgere un clamoroso bis con tutta l'intenzione di fare meglio di quattro anni fa in Sudafrica. Contro il Cile del magnifico stratega Jorge Sampaoli era una partita dal destino piuttosto segnato, nel senso che entrambe si erano già conquistate la qualificazione nella seconda giornata, c'era da definire la vincente del girone e per i sudamericani solo la vittoria avrebbe voluto dire sorpasso, per via della differenza reti sfavorevole. Non stupisce, per questo motivo, il fatto che l'Olanda abbia impostato la partita sul contenimento, rendendo un match potenzialmente spettacolare invece molto brutto e con poche occasioni da gol, almeno fino al momento in cui Leroy Fer, uno dei tanti subentrati goleador di questo Mondiale, ha sbloccato la situazione. Con Robin van Persie fuori per squalifica (tornerà agli ottavi) spazio al vecchio Dirk Kuyt in attacco, Lens sostituisce Martins Indi (si passa dal 5-3-2 delle prime due uscite a un 4-2-3-1 molto mobile) e Wijnaldum rileva de Guzmán. Nel Cile un solo cambio rispetto all'undici che ha eliminato la Spagna: turno di riposo per lo juventino Arturo Vidal, sempre alle prese con i problemi al ginocchio, al suo posto c'è Felipe Gutiérrez. Colpo d'occhio fantastico all'Arena Corinthians di São Paulo, con una marea arancione da una parte e una rossa dall'altra.
PRIMO TEMPO
È clamoroso, ma per venti minuti non succede assolutamente nulla. La tattica dell'Olanda non prevede un vero e proprio centravanti, a turno i cinque giocatori offensivi (Robben, i tre dietro a lui e Wijnaldum) ruotano scambiandosi spesso di posizione per togliere punti di riferimento agli avversari, ma non è che la mossa dia grandi frutti dal punto di vista della costruzione del gioco, quasi inesistente. Parlando di schemi fa un po' meglio Sampaoli, perché la prima vera occasione del match arriva su una giocata preparata da calcio piazzato, Alexis Sánchez batte rasoterra per Felipe Gutiérrez la cui girata termina sopra la traversa. Al 35' una punizione di Robben pesca in area de Vrij, il difensore cercato dalla Lazio tenta di bissare il gol alla Spagna, palla stavolta fuori di poco. Un'azione solitaria dell'ala del Bayern Monaco quasi sblocca il risultato, Robben prende palla prima della metà campo e salta tre avversari, il suo diagonale finisce a lato ma questa è senza dubbio la giocata più interessante di un primo tempo che si chiude con un colpo di testa sempre di Gutiérrez, su punizione di Marcelo Díaz, alto di poco.
SECONDO TEMPO
Sampaoli toglie Gutiérrez, che pure era stato uno dei più incisivi nella prima frazione, e mette al suo posto l'esterno Beausejour, in gol contro l'Australia. Come nel primo tempo per venti minuti a vincere sono gli sbadigli, è Sánchez che prova ad accendere un match soporifero con un tunnel a Lens sulla linea di fondo, in mezzo non ci sono compagni e quindi tenta il tiro da posizione improbabile con Cillessen bravo a chiudere lo specchio, un minuto dopo Robben risponde con un sinistro dal limite respinto con qualche difficoltà da Bravo. Sono i cambi a decidere la partita: Depay subentra a Lens e al 76' con un gran tiro chiama Bravo alla grande risposta per alzare il pallone in corner, dalla bandierina tocco arretrato per Janmaat e cross al centro, Leroy Fer viene dimenticato da tutta la difesa avversaria e di testa infila la porta cilena per l'uno a zero. Gol praticamente al primo tocco per il centrocampista del Norwich, entrato due minuti prima al posto di uno spento Sneijder. Al Cile adesso servirebbero due reti in neanche un quarto d'ora per ribaltare la situazione, una mano prova a dargliela de Jong con una deviazione sbagliata verso la propria porta, incredibilmente è Jara (cileno) a murare il maldestro tentativo di autogol del giocatore del Milan. Nel recupero, con la Roja tutta in avanti e vicina al pari con un colpo di testa a lato del Pitbull Gary Medel, Robben si invola sull'out di sinistra e crossa al centro, irrompe da dietro Memphis Depay, anche lui entrato nella ripresa, e fa 2-0 chiudendo i conti.
Olanda prima e a punteggio pieno, come detto affronterà la seconda del Gruppo A mentre al Cile toccherà la prima, che dovrebbe essere il Brasile. Gli olandesi giocano sabato alle 18 ora italiana, i cileni ventiquattro ore dopo, stasera alle 22 si chiude il gruppo che si incrocia con il B e quindi tra qualche ora la situazione sarà delineata. Nell'altra gara del girone la Spagna riesce a non chiudere ultima e con zero punti superando l'Australia, apre David Villa con un bel colpo di tacco, nella ripresa arrotondano il risultato Fernando Torres e Juan Manuel Mata, ma per i campioni uscenti l'avventura brasiliana si chiude qui e con essa un lunghissimo e vincente ciclo.
IL TABELLINO
Olanda (4-2-3-1): Cillessen; Janmaat, de Vrij, Vlaar, Blind; de Jong, Wijnaldum; Kuyt (89' Kongolo), Sneijder (75' Fer), Lens (69' Depay); Robben. Commissario tecnico: van Gaal
Cile (3-4-1-2): Bravo; F. Silva (70' Valdivia), Medel, Jara; Isla, Aránguiz, F. Gutiérrez (46' Beausejour), Mena; M. Díaz; A. Sánchez, E. Vargas (81' Pinilla). Commissario tecnico: Sampaoli
Arbitro: Bakary Gassama della federazione gambiana (Menkouande – Kabanda; Aguilar)
Reti: 77' Fer, 92' Depay
Ammoniti: F. Silva (C), Blind (O)
[Immagine presa da fifa.com]