Per un'ora il Giappone tiene in scacco la Costa d'Avorio, poi entra il leggendario attaccante ex Chelsea e gli africani ribaltano la situazione in un paio di minuti vincendo 2-1.
Una tipica partita a due volti. Una, della durata di sessantadue minuti, ha visto il Giappone prevalere e tenere il vantaggio grazie al gol del milanista Keisuke Honda. L'altra, "iniziata" nel momento in cui Didier Drogba ha rilevato Serey Die, è durata la metà ma è bastata alla Costa d'Avorio per conquistare il primo successo di una nazionale africana in questo Mondiale. È vero, Didier non ha segnato e nemmeno partecipato fisicamente alle azioni dei due gol ivoriani, ma la sua presenza ha creato un immediato scompiglio nell'area giapponese, spiazzando gli avversari e mettendo in crisi le certezze di Zaccheroni, fin lì bravo a incartare Sabri Lamouchi, suo giocatore nell'Inter 2003-2004 e ora CT nell'altra panchina. Ha sorpreso vedere Drogba in panchina all'inizio, e le informazioni giunte dal Brasile parlano di una scelta tecnica e non dell'ennesimo grande giocatore colpito da un problema fisico, al suo posto ha giocato l'ariete dello Swansea Wilfried Bony (autore di un'ottima stagione d'esordio in Premier League) con Salomon Kalou e il romanista Gervinho, titolare c'è pure Yaya Touré seppur non in perfette condizioni fisiche. Nel Giappone Yuya Osako guida l'attacco: si pensava a un utilizzo di Yoichiro Kakitani e invece parte dall'inizio la punta del Monaco 1860. A Recife pioggia torrenziale che accompagna le due squadre in campo (e successivamente per tutta la partita).
PRIMO TEMPO
Un quarto d'ora di studio e poi il Giappone affonda il colpo grazie a una combinazione tutta "milanese", perché è l'interista Yuto Nagatomo a servire al milanista Keisuke Honda la palla del vantaggio, tuttavia il fantasista rossonero si inventa il gol con un gran primo tocco per poi scaricare il potente sinistro alle spalle dell'incolpevole Barry. Nonostante la sua parte di stagione in Serie A sia stata quasi del tutto da dimenticare Honda sembra rinvigorito e scatenato, prima dà palla a Uchida che si inserisce e calcia con respinta del portiere, poi da un suo cross dalla sinistra arriva l'altra grande occasione per i giapponesi, Barry è costretto a respingere in affanno per evitare lo 0-2. La Costa d'Avorio si inizia a rendere pericolosa su punizione, con Yaya Touré e Boka, senza inquadrare la porta, il terzino dello Stoccarda impegna severamente Kawashima al 35' con un gran tiro da fuori respinto di pugno, sulla ribattuta Gervinho prende il palo ma in fuorigioco. Prima del riposo due colpi di testa, uno di Bony a lato e uno di Kalou mal indirizzato, fanno capire che gli ivoriani hanno intenzione di rientrare in partita, manca però qualcosa per pareggiare, e come si vedrà più avanti la soluzione sta in panchina.
SECONDO TEMPO
Occasione sporca per l'uno a uno in avvio di ripresa, un tiro di Serge Aurier viene ribattuto e finisce su Bony, tocco di spalla e pallone sul fondo. Kalou prova a prendersi la squadra sulle spalle per pareggiare e tenta l'azione personale partendo da sinistra per poi accentrarsi, il diagonale finisce fuori e dopo questa giocata dalla panchina si alza Didier Drogba. È questo il segnale che cambia definitivamente la gara, con l'ingresso della punta in scadenza di contratto col Galatasaray il Giappone va in tilt e dallo 0-1 in due minuti si passa al 2-1, il pareggio lo mette a segno Wilfried Bony con un colpo di testa su cross dalla destra di Serge Aurier e il vantaggio africano arriva quasi in fotocopia, sempre dalla fascia Aurier (terzino molto interessante di proprietà del Tolosa ma di fatto "promesso" all'Arsenal) mette in mezzo, stavolta a incornare è Gervinho, Kawashima pasticcia e accompagna la sfera dentro la rete. Match capovolto e inerzia tutta dalla parte della Costa d'Avorio, il Giappone non si risistema più in campo come accaduto nella prima mezz'ora e non arrivano più pericoli dalle parti di Copa Barry, anzi è molto più vicino il 3-1 del 2-2, soprattutto perché Drogba vuole mettere la sua firma personale e impegna Kawashima su punizione, prima di provarci pure col sinistro su assist di Kalou trovando la provvidenziale deviazione di Morishige. Un tiro di Kalou alzato in corner dal portiere giapponese fa calare il sipario sull'ultima delle quattro partite dell'interminabile sabato calcistico.
Si completa il programma della prima giornata del Gruppo C e la Costa d'Avorio si candida come principale antagonista della superlativa Colombia, per questo motivo la partita di giovedì pomeriggio (ore 18 italiane a Brasilia) sarà interessante per capire chi vincerà il girone. Giappone-Grecia sarà invece l'altra sfida della seconda giornata e può tranquillamente definirsi uno spareggio per non abbandonare il Brasile fin da subito.
IL TABELLINO
Costa d'Avorio (4-3-3): Barry; Aurier, Zokora, Bamba, Boka (75' Djakpa); Tioté, Y. Touré, Die (62' Drogba); Kalou, Bony (78' Ya Konan), Gervinho. Commissario tecnico: Lamouchi
Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Uchida, Yoshida, Morishige, Nagatomo; Yamaguchi, Hasebe (54' Endo); Okazaki, Honda, Kagawa (86' Kakitani); Osako (67' Okubo). Commissario tecnico: Zaccheroni
Arbitro: Enrique Osses della federazione cilena (Astroza – Román; Alioum)
Reti: 16' Honda (G), 64' Bony, 66' Gervinho
Ammoniti: Yoshida, Morishige (G), Bamba (C)
[Immagine presa da fifa.com]