1-0 per gli africani con gol di Odemwingie nella gara giocata a Natal, la Bosnia con due sconfitte consecutive è già fuori.
Il Mondiale sta prendendo una piega ben precisa: chi corre vince, chi passeggia se ne torna a casa. La Nigeria ha corso tantissimo e si è presa i tre punti, la Bosnia è rimasta immobile sul terreno di gioco e l’unica corsa che farà sarà quella per non perdere l’aereo per rientrare in patria. Si chiude così, dopo appena due partite e altrettante sconfitte, la prima esperienza della nazionale balcanica in una fase finale dei Mondiali: arrivata con tante aspettative e il ruolo di grande favorita per il passaggio del turno dietro l’Argentina non potrà nemmeno sperare di ribaltare la situazione nell’ultima gara del girone, perché con questo 1-0 è fuori da tutto e contro l’Iran dovrà vincere per evitare l’onta di chiudere quarta. Atteggiamento eccessivamente negativo da parte dei bosniaci, troppo leziosi e incapaci di impegnare Enyeama se non negli ultimi minuti, quando un confusissimo accenno di assalto ha portato al palo colpito da Edin Deko. Se la giocherà invece contro Messi e compagni la Nigeria, per ottenere una qualificazione che l’altro giorno, dopo il deludentissimo 0-0 contro l’Iran (oggi, a dirla tutta, un po’ rivalutato visto quanto fatto dalla formazione di Queiroz nel pomeriggio), non sembrava alla portata dei campioni in carica della Coppa d’Africa, ai quali basterà non perdere contro gli argentini per evitare qualsiasi imprevisto. Hanno cambiato molto entrambi i tecnici: Sušic rivoluziona soprattutto la difesa (fuori Bicakcic e Kolašinac, ma non entra il goleador Ibiševic), Keshi ne fa fuori tre, in particolare Victor Moses, pessimo contro l’Iran.
PRIMO TEMPO
Botta e risposta iniziale con punizione di Odemwingie larga e tiro di Bešic alto, almeno per i primi venti minuti si fatica a trovare una squadra che si fa preferire, la Nigeria ci prova soprattutto da fuori con Onazi che impegna Begovic, la cui parata avviene in due tempi. Al 21′ primo episodio di svolta della gara, Misimovic pesca Deko che segna, il guardalinee annulla per una posizione di fuorigioco che le immagini mostrano in realtà inesistente: fin qui è stato il Mondiale dei disastri arbitrali. Il centravanti del Manchester City al 24′ prova a riscattarsi involandosi nuovamente, bravo Enyeama a respingere. Altro giro altra corsa, o meglio altro episodio da moviola, quando al 29′ Emenike va via a Spahic in maniera molto discutibile e mette a rimorchio per la conclusione di Peter Odemwingie che supera il suo compagno di club allo Stoke City Begovic e porta in vantaggio la Nigeria. Grosse proteste da parte bosniaca per il movimento con le braccia da parte di Emenike su Spahic, l’attaccante del Fenerbahçe sicuramente si aiuta, a vedere quanto in maniera corretta. Prova a rispondere la squadra di Sušic con un cross di Medunjanin per Deko, Enyeama blocca il colpo di testa. La Nigeria sfonda soprattutto a destra (poco spiegabile la scelta del CT bosniaco di non riproporre Kolašinac, nonostante l’autogol all’esordio, per mettere un terzino non di ruolo), al 39′ se ne va via Musa e Begovic nuovamente in due tempi riesce a evitare il corner.
SECONDO TEMPO
La Bosnia esce meglio dagli spogliatoi e prova a pressare gli avversari tenendoli nella propria metà campo per sfruttare il maggior tasso tecnico, si tratta però solamente di un’illusione perché gli europei non creano assolutamente nulla e anzi sono soltanto dei nigeriani le migliori azioni di gran parte della ripresa, come un sinistro di Babatunde dal limite deviato da Begovic in tuffo (situazione vista sia al 55′ sia al 61′) e un gran tocco di Odemwingie per Emenike che davanti alla porta si fa ipnotizzare da Begovic, bravo a chiudere tutto lo specchio della porta in uscita. Ancora Nigeria con lo scatenato Emenike, migliore in campo per distacco, il numero nove va via a due e tira, Begovic non è perfetto nella parata ma compie un altro intervento della sua impegnativa serata. Finalmente, al 74′, compaiono a referto anche i giocatori in maglia bianca, con un colpo di testa di Ibiševic alto su azione da calcio d’angolo: anche qui c’è molto da discutere sulla scelta di tenere quasi un’ora fuori il centravanti dello Stoccarda, questo perché purtroppo molti allenatori si stanno intestardendo (e purtroppo l’errore l’ha fatto anche Prandelli con la Costa Rica) con i moduli a una punta per oltre un tempo, salvo poi cambiare per disperazione quando ormai è troppo tardi. Al 77′ si vede anche Pjanic, erroneamente relegato sull’out di destra, conclusione bloccata a terra da Enyeama. Un siluro di Onazi da fuori fa compiere a Begovic l’ennesima parata, poi Emenike col destro va vicino all’1-0, sono tutti segnali che la Nigeria legittima il vantaggio e soprattutto concede pochissimo, almeno fino al recupero quando Deko di testa colpisce centralmente e, proprio all’ultimo istante, si gira bene in area ma calcia sporco di sinistro, Enyeama compie un miracolo deviando il pallone sul palo e salvando i suoi.
La Nigeria vince e si porta a quattro punti in classifica, lasciando l’Iran dietro e concedendosi una bella prospettiva in vista dell’ultima giornata: con una vittoria sull’Argentina sarebbe prima, con un pareggio sarebbe comunque seconda, con una sconfitta passerebbe in caso di mancato successo dell’Iran sulla Bosnia, ormai però mestamente fuori da tutto.
IL TABELLINO
Nigeria (4-2-3-1): Enyeama; Ambrose, Yobo, Oshaniwa, Omeruo; Onazi, Obi Mikel; Musa (65′ Ameobi), Odemwingie, Babatunde (75′ Uzoenyi), Emenike. Commissario tecnico: Keshi
Bosnia (4-2-3-1): Begovic; Mujda, Šunjic, Spahic, Medunjanin (64′ T. Sušic); Pjanic, Bešic; Hajrovic (57′ Ibiševic), Misimovic, Lulic (58′ Salihovic); Deko. Commissario tecnico: S. Sušic
Arbitro: Peter O’Leary della federazione neozelandese (Hintz – Rule; Moreno)
Rete: 29′ Odemwingie
Ammoniti: Medunjanin (B), Obi Mikel (N)
[Immagine presa da fifa.com]