Altalena folle a Porto Alegre: prima sopra, poi incredibilmente sotto, infine definitivamente avanti, l'Olanda riesce ad avere la meglio sull'Australia e si avvicina non poco alla qualificazione al prossimo turno.
Chi se lo sarebbe aspettato? Dopo l'1-5 sulla Spagna tutti avevano esaltato l'Olanda, e invece il fattore imprevedibilità di un Mondiale fin qui favoloso quasi rimetteva clamorosamente in discussione il destino degli Oranje. La nazionale olandese ha dovuto infatti sudare non poco, e non tanto per via dell'umidità, per conquistare tre punti d'oro per avvicinarsi sia agli ottavi sia a quel fondamentale primo posto nel girone che, presumibilmente, permetterà di evitare il Brasile padrone di casa. Robben e van Persie di nuovo straordinari, ancora a segno in tandem, a decidere l'incontro è stato però un ventenne, Memphis Depay, messo dentro da van Gaal a fine primo tempo dopo l'infortunio di Martins Indi, un cambio obbligato che il prossimo allenatore del Manchester United ha sfruttato per modificare l'assetto tattico, staccandosi da quel 5-3-2 riproposto di nuovo dopo l'esordio vincente e stavolta non proprio impenetrabile, perché dietro gli olandesi hanno lasciato molto a desiderare per tutti i novanta minuti. L'Australia per qualche minuto ha sognato di poter rientrare in corsa, poi il portiere Ryan ha lasciato passare il tiro da lontano di Depay e allora le speranze degli oceanici di prolungare il loro soggiorno in Brasile si sono ridotte al lumicino, soprattutto vista l'assenza per squalifica contro la Spagna di Tim Cahill, anche oggi a segno con una prodezza strabiliante.
PRIMO TEMPO
Cinque minuti e l'Australia compie il madornale errore di sbagliare a centrocampo permettendo a Robben di involarsi verso la porta, per fortuna dei Socceroos l'asso del Bayern appena dentro l'area non riesce a contenere un rimbalzo strano e l'azione così sfuma. Siccome però gli errori ripetuti si pagano a caro prezzo ecco che, al minuto venti, Arjen Robben salta facilmente Wilkinson e parte palla al piede, stavolta niente rimbalzo e quindi per lui è facile battere Ryan di sinistro per la sua terza rete a questi Mondiali. Manco il tempo di festeggiare che l'Australia settanta secondi dopo pareggia, e lo fa in maniera fantastica con quello che fin qui è indiscutibilmente il miglior gol del torneo, lancio dalla destra di McGowan e perfetta coordinazione dal limite di Tim Cahill, che col sinistro buca Cillessen facendo sbattere il pallone sotto la traversa. Visto l'avversario: fosse stato un po' più laterale lo si sarebbe potuto paragonare al famoso gol di van Basten contro l'URSS in finale degli Europei del 1988. Reazione olandese affidata a un colpo di testa di Vlaar alto su corner di Sneijder, gli australiani però sono messi meglio in campo e vanno due volte vicini al vantaggio, prima con una giocata sulla destra di Leckie che crossa verso il centro per l'accorrente Bresciano, il cui tiro termina alto di poco, e poi con una punizione battuta in mezzo dove la difesa olandese va in tilt, Špiranovic tuttavia tocca troppo debolmente per impensierire Cillessen. A fine primo tempo si fa male Martins Indi (fallo di Cahill, ammonito e in diffida): entra Depay, sarà utile più avanti…
SECONDO TEMPO
Un destro dal limite di Sneijder (assente ingiustificato nella prima frazione) messo in angolo da Ryan avvia la ripresa che al 53' ha uno shock niente male: il nuovo entrato Bozanic mira il braccio di Janmaat e gli crossa contro, l'arbitro ci mette un attimo a decidere e indica il dischetto, un rigore molto cercato che ricorda tanto quello di Roberto Baggio contro il Cile nel 1998 e che ha molto poco di volontario. Dal dischetto Mile Jedinak non sbaglia, l'Australia è avanti. Mai dare comunque per spacciata l'Olanda, tempo quattro minuti e Depay mette Robin van Persie solo davanti a Ryan, il centravanti del Manchester United è tenuto in gioco dalla pessima linea difensiva australiana e ha tutto il tempo per piazzare col sinistro il 2-2. La partita adesso è bellissima, ci sono capovolgimenti da una parte e dall'altra, una follia difensiva di Vlaar regala palla a Oar, cross per Leckie che maldestramente cerca di segnare col petto, Cillessen blocca in due tempi e, come spesso succede nel calcio, gol sbagliato implica gol subito, perché sull'azione successiva Memphis Depay calcia da oltre venticinque metri, Ryan è approssimativo nella parata e il pallone finisce dentro. Gol, il primo in nazionale, e assist in metà tempo per il talentissimo del PSV Eindhoven, ora l'Olanda potrebbe pure dilagare ma Ryan si riscatta bloccando nel giro di cinque minuti Robben, van Persie e de Jong (interessante soprattutto il diagonale del centrocampista del Milan, dopo un controllo sontuoso di van Persie), si ripete pure al 93' su Lens quando ormai la partita dei suoi era già abbondantemente conclusa, perché l'Australia dopo il 2-3 non costruisce quasi nulla per evitare la sconfitta.
Ora tutta l'Olanda si mette contenta davanti alla TV: il risultato di Spagna-Cile farà capire quanto gli Oranje sono vicini al primo posto nel girone. Attenzione soprattutto a cosa potrebbe accadere in caso di pareggio stasera al Maracanã, perché all'ultima giornata un ulteriore pari tra Olanda e Cile eliminerebbe a prescindere gli spagnoli (sì, sarebbe un biscottone in stile 2004). In ogni caso gli uomini di van Gaal non possono festeggiare in anticipo la qualificazione, ma non vederli agli ottavi è quasi impensabile.
IL TABELLINO
Australia (4-2-3-1): Ryan; McGowan, Wilkinson, Špiranovic, Davidson; Jedinak, McKay; Leckie, Bresciano (51' Bozanic), Oar (77' Taggart); T. Cahill (69' Halloran). Commissario tecnico: Postecoglou
Olanda (5-3-2): Cillessen; Janmaat, Vlaar, de Vrij, Martins Indi (45' +3' Depay), Blind; de Guzmán (78' Wijnaldum), de Jong, Sneijder; van Persie (87' Lens), Robben. Commissario tecnico: van Gaal
Arbitro: Djamel Haimoudi della federazione algerina (Achik – Etchiali; Gassama)
Reti: 20' Robben, 21' T. Cahill (A), 54' rig. Jedinak (A), 58' van Persie, 68' Depay
Ammoniti: T. Cahill (A), van Persie (O)
[Immagine presa da fifa.com]