Grandissimo spettacolo negli ottavi di finale del Mondiale Under-20, con una serie di partite incredibili, gol fantastici e giovani di sicuro avvenire. Crollano Portogallo e Colombia, le grandi sorprese sono l’Iraq e l’Uzbekistan.
SPAGNA – MESSICO 2-1 2′ A. González (M), 74′ Derik, 90′ Jesé: ci vogliono novanta minuti ma alla fine la Spagna riesce a vincere ed eliminare un ottimo Messico, che esce a testa altissima dopo aver disputato un’ora di ottimo calcio. Vantaggio immediato dei messicani, così come contro il Mali basta poco più di un minuto per fare centro, segna Arturo González con un gran tiro al volo di sinistro su traversone dalla fascia opposta, Espericueta potrebbe anche raddoppiare ma il suo sinistro sbatte sulla traversa. Gli spagnoli si svegliano soltanto a un quarto d’ora dalla fine ma basta per rimontare, prima Derik Osede, dimenticato sul secondo palo sugli sviluppi di un corner, pareggia e a pochi secondi dal 90′ ancora Jesé Rodríguez segna un gol decisivo con una conclusione dal limite deviata che supera Sánchez e manda gli iberici ai quarti.
GRECIA – UZBEKISTAN 1-3 26′ Makhstaliev, 33′ rig. Stafylidis (G), 62′ rig. Sergeev, 83′ rig. Rakhmanov: clamoroso risultato a Gaziantep, dove l’Uzbekistan si prende i quarti di finale a discapito della Grecia, in una partita contrassegnata dai calci di rigore, ben tre tutti realizzati. L’unico gol su azione lo realizza al 26′ Abbosbek Makhstaliev con un bel tocco di esterno al volo da dentro l’area, poi arrivano i tiri dal dischetto: netto quello che permette a Konstantinos Stafylidis di pareggiare, un po’ meno quello che rimanda avanti gli uzbeki con Igor Sergeev (nell’occasione espulso Kourmpelis per doppio giallo), è invece un errore della difesa greca a produrre il terzo rigore del pomeriggio e anche Sardor Rakhmanov si rivela infallibile dagli undici metri.
NIGERIA – URUGUAY 1-2 65′, 84′ rig. López (U), 69′ Kayode: è sempre più il Mondiale di Nico López, stella che sta definitivamente consacrandosi in questa manifestazione. Il gioiello della Roma ha portato ai quarti l’Uruguay con una doppietta, ma più che il primo gol (ribattuta a porta vuota dopo una difettosa respinta del portiere nigeriano) è geniale il secondo, un rigore battuto con il cucchiaio (gliel’avrà insegnato Totti?) a cinque minuti dal termine, procurato da Rolán. La Nigeria, in dieci per oltre un tempo dopo un fallaccio di Shehu sull’interista Laxalt, era riuscita a pareggiare con un gran destro da fuori di Olarenwaju Kayode ma la classe del Conejo ha fatto la differenza.
FRANCIA – TURCHIA 4-1 18′ Kondogbia, 34′ Bahebeck, 67′ Sanogo, 73′ Veretout, 77′ Bakis (T): convincente vittoria della Francia, che dopo una fase a gironi non strepitosa si rifà buttando fuori il paese ospitante. Ancora a segno Geoffrey Kondogbia, che si ripete dopo aver fatto gol al Ghana aprendo anche questo match, a fine primo tempo è già quasi certa la qualificazione con il raddoppio di Jean-Christophe Bahebeck, su assist dalla sinistra di Digne. Thauvin fallisce il rigore del 3-0 ma ci pensa Yaya Sanogo a chiudere i conti, lanciato in profondità non ha problemi a fare tris, c’è gloria anche per Jordan Veretout che sigla il 4-0, parziale consolazione per i padroni di casa il gol della bandiera di Bakis nel finale. Un incrocio dei pali per Pogba sullo 0-0, il talento della Juve avrà modo di rifarsi nei quarti.
PORTOGALLO – GHANA 2-3 19′ Ashia, 71′ Tiago Ferreira (P), 73′ Edgar Ié (P), 79′ Anaba, 85′ Boakye: ultimi venti minuti incredibili a Kayseri, con il Ghana che si fa rimontare ma poi a sua volta ribalta il risultato eliminando una delle grandi favorite, il Portogallo. Aladje si mangia dopo tredici secondi un gol fatto mandando alto da pochissimi metri, è invece molto più bravo Kennedy Ashia che porta in vantaggio gli africani con un gran tiro dalla distanza. Spaventoso il finale: il Portogallo trova l’1-1 in mischia con Tiago Ferreira e due minuti più tardi va addirittura avanti con l’incornata vincente di Edgar Ié, ma il Ghana non si demoralizza e compie il controsorpasso, segnano Michael Anaba su ribattuta e a cinque minuti dal termine il giocatore della Juventus (l’anno scorso al Sassuolo) Richmond Boakye su punizione, con enormi responsabilità dell’estremo difensore portoghese José Sá.
CROAZIA – CILE 0-2 81′ N. Castillo, 85′ aut. Simunovic: sfida tra due squadre di ottimo livello, ad accedere ai quarti è il Cile sbloccando la situazione nel finale. Rebic e Livaja non riescono a superare il portiere cileno Darío Melo, quello croato è invece superato da un colpo da campione di Nicolás Castillo: su palla messa in mezzo da Martínez il centravanti dell’Universidad Católica si trova spalle alla porta e colpisce di testa all’indietro senza guardare trovando la traiettoria giusta per trovare la porta e fare gol, un gesto da fuoriclasse di uno dei migliori attaccanti di questo Mondiale. Tutt’altro che fantastico il 2-0, un autogol comico di Simunovic che sbaglia porta e infila il suo portiere deviando un cross di Bravo.
COLOMBIA – COREA DEL SUD 8-9 dopo i calci di rigore (1-1) 16′ Song (COR), 94′ Quintero: la Corea del Sud elimina una delle grandi favorite avendo la meglio dopo la lotteria dei rigori. Ottimo il primo tempo coreano, il vantaggio arriva al quarto d’ora con Song Joo-Hoon che approfitta di una pessima difesa dei colombiani su una punizione battuta in mezzo e supera in girata Bonilla. Kim sfiora il raddoppio in rovesciata, Balanta prende il palo da oltre venti metri, il finale è assurdo con una magnifica parata di Lee su Quintero che sembra mandare la Corea del Sud avanti, ma all’ultimo secondo viene accordata una punizione dal limite alla Colombia: si prende la responsabilità Juan Fernando Quintero che con il suo eccezionale sinistro supera barriera e portiere prolungando di altri trenta minuti la partita. Non succede molto nei supplementari, ai rigori è decisivo l’errore di Diego Balanta che regala i quarti alla Corea del Sud.
IRAQ – PARAGUAY 1-0 dopo i tempi supplementari (0-0) 94′ Shakor: non si ferma più la marcia dell’Iraq, che dopo aver vinto il proprio girone riesce anche nell’impresa di superare gli ottavi. Ci vogliono centoventi minuti per avere un vincitore ma dopo che nei tempi regolamentari si era visto ben poco (di fatto solo l’espulsione per doppio giallo del paraguayano Sanabria, classe ’96 già di proprietà del Barcellona) in avvio di extra-time l’Iraq compie il miracolo e segna il gol della qualificazione con un colpo di testa di Farhan Shakor, su traversone da sinistra diretto sul secondo palo. Proteste paraguayane per un intervento con il braccio in area di rigore, l’occasione clamorosa per il pareggio arriva nel secondo tempo supplementare ma Ali Adnan salva sulla linea dopo un errore del suo portiere e il vantaggio dell’Iraq regge sino alla fine.
[Immagine presa da goal.com]