Nel Mondiale per Club i nerazzurri dominano ma faticano a sfondare il muro giapponese. Decidono Lautaro e Carboni nei minuti finali.
Sembrava una partita stregata, una di quelle che dominano senza raccogliere nulla. Invece, l’Inter di Cristian Chivu trova la forza per ribaltare l’Urawa Red Diamonds nei minuti di recupero e conquistare la prima vittoria della nuova gestione. Finisce 2-1, con i gol decisivi di Lautaro Martinez e Valentin Carboni, in una gara che ha visto i nerazzurri tirare ben 27 volte contro le 5 conclusioni degli avversari.
La partita si apre con un’Inter subito propositiva. Zalewski crea il primo pericolo sulla sinistra, ma Luis Henrique non riesce a deviare in rete. Al primo affondo, però, l’Urawa passa: Kaneko sfonda a destra e serve Watanabe, che insacca con un piattone dal centro dell’area. Difesa nerazzurra troppo passiva, Sommer compreso.
La reazione non tarda ad arrivare. Al 19’, Lautaro colpisce una traversa clamorosa su cross di Asllani. Da lì in avanti è un monologo interista, ma l’Urawa si chiude a riccio, rinunciando quasi del tutto ad attaccare. Chivu inserisce Mkhitaryan e Pio Esposito per dare nuova linfa, ma la squadra fatica a trovare varchi. Le occasioni si susseguono: Dimarco sfiora il pari al volo, Pio ci prova in rovesciata, Asllani calcia da fuori. La più nitida la spreca Mkhitaryan, che da ottima posizione manda a lato.
Serve una giocata da campione per rimettere tutto in equilibrio. Al 78’, Barella batte un corner e Lautaro si inventa una sorta di rovesciata che vale l’1-1. Il pareggio scuote l’Inter, che continua a spingere. Pio Esposito ha una grande occasione nel recupero, ma non riesce a colpire bene.
Al 92’ arriva il gol liberatorio. Bastoni crossa, Sucic calcia, la palla resta lì e Valentin Carboni, tornato da poco dopo un lungo infortunio, insacca il 2-1. Un gol che vale tre punti e tanta emozione per Chivu, che a fine gara si è detto commosso: “Conosco Valentin da tempo, ha vissuto momenti difficili. Sono felice per lui e per la squadra. Abbiamo messo in campo orgoglio e ambizione”.
Una vittoria sofferta, ma meritata, che potrebbe rappresentare la svolta per un’Inter in cerca di certezze.