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La ventottesima giornata di Liga Zon Sagres consacra il Benfica campione per la trentatreeesima volta, mentre lo Sporting ritrova la Champions League che mancava dal 2008/2009. In Segunda Liga trionfa la Moreirense, che torna tra i grandi dopo la retrocessione dell’anno scorso.

 

Vitória Guimarães – Arouca 2-3
Tanto spettacolo nell’anticipo del giovedì santo tra Vitória Guimarães e Arouca. Amarelos avanti dopo sei minuti con Serginho, che al limite dell’area mette giù un gran lancio di Luís Tinoco e con una magia si libera di tre difensori e batte Douglas. Il Vitória risponde, Cássio per quattro volte chiude la porta ai Branquinhos ma è l’Arouca che trova il raddoppio con una magia di Roberto: con tre tocchi mette giù quattro difensori, con la suola torna sul destro e con un lob dolcissimo batte Douglas. Ma il doppio vantaggio si spegne in cinque minuti: Luís Rocha mette in mezzo, Cássio sciupa tutto con un’uscita troppo in ritardo mentre Maazou è puntualissimo a centro area e di testa a porta vuota dimezza lo svantaggio. Il secondo tempo è esattamente il contrario del primo, ma ci pensa Vasco Santos a rompere la noia concedendo al Vitória un rigore quantomeno bizzarro: André spiazza Cássio e gara che torna in parità. Ma le bizzarrie di Vasco Santos non sono finite e al 91° riporta l’Arouca in pari con la sorte: mani evidentemente innocente in barriera di Barrientos, ma l’arbitro manda Simão sul dischetto, Douglas sbaglia l’angolo e l’Arouca vede a pochi millimetri la salvezza, insperata fino a qualche mese fa. Vitória che invece dà il colpo di grazia a una stagione evidentemente storta, gettata via quel 7 novembre maledetto contro il Betis, in cui un goal di Chuli al 95° spense tutti i sogni europei.

Marítimo – Académica 3-1
Il miracolo del Rio Ave, in finale di Taça de Portugal contro il Benfica e dunque già ufficialmente qualificato per l’Europa League 2014/2015, ha spento i sogni del Marítimo, che col sesto posto porta a casa solo una pacca sulla spalla. Ma Pedro Martins ci tiene a un buon finale di campionato e guida i suoi uomini a un netto 3-1 contro l’Académica. Timbro ormai classico per Derley, che al 16° sblocca il risultato con un goal da opportunista vero: stoppa all’altezza del dischetto un tiro storto di Rúben Ferreira e lo trasforma in una perla con una gran girata sotto l’incrocio. Passano pochi minuti e Marakis fa 2-0 con un gran colpo di testa in tuffo su cross di Sami. La reazione degli uomini di Sérgio Conceição arriva a fine primo tempo con Salvador Agra, che riapre la partita: Marinho verticalizza per l’ex Robur che salta Salin e mette dentro a porta vuota. Ma gli attacchi dell’Académica si infrangono contro il muro verde-rubro e all’ultimo secondo di recupero arriva anche il tris di Fransérgio, che in contropiede batte difesa e portiere con un tocco sporco che beffa tutti.

Paços Ferreira – Nacional 0-5
In palio Europa e salvezza al Capital do Móvel tra Paços e Nacional, ma la partita è a dir poco senza storia. Gli ospiti passano alla mezz’ora, quando Miguel Rodrigues insacca da pochi passi un corner di Candeias. Il raddoppio arriva a inizio secondo tempo con Rondon che ruba palla a un dormiente Ricardo e batte Degra da pochi passi. Da qui in poi il Paços non riuscirà più a mettere la testa fuori dall’acqua, andando via via sempre più a fondo. Il tris arriva al 59°, quando Boaventura falcia in aria Claudemir e lo stesso brasiliano batte Degra dagli undici metri. Altri dieci minuti e sono quattro, ancora con Rondon, che appoggia di testa un cross di Claudemir, lasciato troppo libero di saltare mezza difesa prima di mettere il pallone in mezzo. Cinquina, e tripletta personale, di Rondon, che con Barcellos scherza tutta la difesa prima di scagliare un gran destro all’angolino.
I Castores, dopo le due vittorie in fila contro Vitória Guimarães e Arouca sembravano praticamente salvi, poi un solo punto in quattro partite e ora sono di nuovo nelle sabbie mobili della lotta salvezza. Il Nacional invece festeggia con due giornate di anticipo il ritorno in Europa: quinto posto e preliminare di Europa League agganciato con merito.

Gil Vicente – Estoril 0-0
Canarinhos matematicamente quarti e Galos con la salvezza quasi in tasca. Queste due squadre non hanno praticamente più niente da chiedere a questo campionato e questa partita ha veramente poco da raccontare. Da segnalare solo il rigore parato da Ricardo a Hugo Vieira al 12° minuto. Per il resto, il Gil Vicente ci prova un po’ di più ma con qualche sterile conclusione da fuori e nulla più. Un punto a testa in questo pomeriggio che non cambierà la storia del calcio.

Belenenses – Sporting Lisboa 0-1
Altro testa-coda quello del Restelo tra Belenenses e Sporting, con i primi che cercano di fuggire dalla zona rossa della classifica e i Leões che, a Benfica già scappato, tentano di saldare nelle proprie mani il secondo posto. Leonardo Jardim maschera il suo 4-2-3-1 con André Martins schierato da trequartista, con Mané e Diego Capel ad affiancare l’ormai titolarissimo Slimani. Partenza lenta per entrambe le squadre, con la prima vera occasione che arriva dopo la mezz’ora, quando Martins prova, e quasi riesce, a buttare giù la traversa con una gran girata da poco dentro l’area. Nel secondo tempo si parte molto più di ritmo e prima Rui Patrício fa il miracolo su un gran tiro da pochi passi di Fernando Ferreira, poi João Meira stende Mané in area e Adrien Silva spiazza Jones sbloccando la partita. Gli Azuis si svegliano e vanno vicino al goal con Ferreira prima e con Rambé poi; la spinta della squadra di casa è forte, soprattutto dopo che Marcos Rojo si fa cacciare con rosso diretto per un’entrataccia su Rojas, ma la difesa dello Sporting regge l’assalto e porta a casa i tre punti che significano Group Stage della Champions League 2014/2015, da cui i Leões mancavano da sei anni. Per il Belenenses invece salvezza ancora da conquistare.

Benfica – Olhanense 2-0
L’unico incontro della domenica è il vero testa-coda di giornata tra la prima in classifica, il Benfica, che ospita l’ultima, l’Olhanense. 64 mila spettatori al Da Luz per spingere Luisão e compagni verso il trentatreeesimo titolo della loro storia. Solito, ormai, 4-4-2 di Jorge Jesus, con André Almeida adattato a sinistra al posto di Siqueira, André Gomes che affianca Enzo Pérez a centrocampo e Salvio largo a destra al posto di Markovic, preservato per la partita di giovedì contro la Juve. La partita si svolge secondo il copione preventivato alla vigilia, con la squadra di Galderisi arroccata dietro ed Encarnados in costante proiezione offensiva. Due minuti e Rodrigo già sfiora il vantaggio con un tocco ravvicinato salvato quasi sulla linea da Luís Filipe. Ci provano tutti: Rodrigo sbaglia altre due volte a porta vuota, Lima si fa anticipare a un passo dalla linea di porta, Diakhité si immola su Salvio e Maxi Pereira spara a lato. La tensione del momento e la muraglia eretta da Galderisi fanno il resto e si va a riposo sullo 0-0. Si torna in campo con una brutta notizia per il Benfica: prima dell’intervallo Salvio cade male sul terreno e la diagnosi dice frattura del polso sinistro; di sicuro salterà la doppia sfida con la Juventus. Lo scenario non è cambiato e Almeida prima e Lima poi vanno vicini ai pali di Belec. Al 57° cambia tutto: in uno dei pochi affondi l’Olhanense si scopre, Lima recupera palla e lancia Pérez in contropiede, tocco dietro per Gaitán che tira dal limite, Belec respinge ma corto e Lima da due passi fa esplodere il Da Luz. Lo stadio si infuoca, la partita si sblocca e in poco tempo arriva anche il raddoppio: ancora contropiede, con André Gomes che recupera palla e lancia Lima che si fa cinquanta metri palla al piede e lascia partire un destraccio, “frango” di Belec che si fa passare la palla sotto le gambe e quando si lancia per recuperarla la linea di porta è già varcata. Gli ultimi pletorici minuti di partita ci regalano solo l’unico intervento di Oblak su destro da fuori di Rui Duarte e il quarto erroraccio di Rodrigo, che mette a lato da mezzo metro un appoggio facile facile di Maxi Pereira. Al fischio finale di Carlos Xistra, tripudio rosso al Da Luz, con cerimonia di premiazione e Luisão che solleva la coppa che decreta, dopo quattro anni, il Benfica campione di Portogallo. Poi serata di celebrazione per le vie di Lisbona, con il classico pullman scoperto che punta dritto verso Marques de Pombal, la piazza delle feste degli adeptos di Benfica e Sporting. Poco invece si è parlato dello “sparring partner” di giornata Olhanense, che con questa sconfitta avvicina sempre più la Segunda Liga, per evitare la quale servirà un miracolo, o l’ennesimo suicidio del Paços.

Vitória Setúbal – Sporting Braga 1-1
Il lunedì di Pasquetta ci regala una doppia sfida. Si parte alle 18 con il Braga che, dopo la delusione della semifinale di Taça de Portugal persa col Rio Ave, va a Setúbal cercando di chiudere il prima possibile una stagione troppo deludente. Tempo undici minuti e il Braga passa con Éder, che sfrutta un erroraccio della difesa del Vitória e dal limite dell’area fa partire un tiro di punta, in pieno stile futsal, orribile da vedere ma che spacca il palo e si infila in rete. Al 29° grande occasione dagli undici metri per il Vitória: Ricardo prima fa il miracolo sul colpo di testa di Dani, poi sull’uscita successiva cintura lo stesso centrocampista sadino e si becca il rosso diretto. Sul dischetto va Ricardo Horta ma il giovane talento di casa spara altissimo e non raddrizza la partita. Tuttavia, in superiorità numerica, la squadra di casa continua a spingere e in più occasioni costringe il neo-entrato Cristiano a numerosi interventi: su João Mário, su Ricardo Horta che nel frattempo centra anche un palo da pochi metri e soprattutto su Nélson Pedroso, del quale toglie una cannonata che viaggiava dritta sotto l’incrocio. Il muro del Braga crolla all’80°, quando Ricardo Horta mette un cross basso, Santos scivola malamente e Tiba, solissimo, raccoglie e batte Cristiano.

Porto – Rio Ave 3-0
Ultima sfida di giornata è quella del Dragão tra il Porto, che si deve ormai accontentare dei play-off di Champions League, e il Rio Ave, che ormai vede solo il 18 maggio, quando all’Estádio Nacional di Oeiras affronterà il Benfica nella finale di Taça de Portugal. Luís Castro schiera un 4-2-3-1 con Herrera e Defour in mediana, Ricardo Pereira e Varela larghi, Josué sulla tre-quarti e il solito Jackson Martínez davanti. Avvio veemente del Porto, con Herrera che va due volte vicino al goal, poi poco altro fino alla ripresa. Nel secondo tempo il Porto si scatena, con Quintero che prende il posto di un Josué troppo lontano da quello che a inizio stagione si è preso la squadra sulle spalle conquistando anche Paulo Bento. Al 46° Martínez si divora un goal non da lui, a mezzo metro da Ederson, ma si rifà al quarto d’ora, quando prima si conquista un rigore con grande furbizia, lasciandosi travolgere da Marcelo in piena area, poi trasformandolo con potenza e precisione. Partita in discesa per i Dragões che raddoppiano dieci minuti dopo con Herrera, abilissimo a controllare di petto un bel lancio di Quintero e a beffare Ederson in uscita con un tocco di testa velenoso. Tris in pieno recupero con Danilo, che calcia fortissimo una punizione dal limite, Hassan devia e beffa il proprio portiere. Altra vittoria per il Porto, che però si gioca tutta la stagione domenica prossima al Dragão contro il Benfica nella semifinale di Taça da Liga: l’unica occasione per raddrizzare una stagione nata male e che rischia di finire peggio, consegnando il Portogallo nelle mani degli acerrimi nemici in maglia rossa.

Moreirense – Braga B 1-0
Infine uno sguardo alla Segunda Liga: dopo un anno di purgatorio, la Moreirense torna in paradiso, grazie alla vittoria per 1-0 in casa contro il Braga B. La rete la realizza Arsénio, con un gran tiro da fuori area sul quale Cristiano, lo stesso che poi due giorni dopo sostituirà da fenomeno in prima squadra Eduardo dopo l’espulsione, fa un intervento da definire comico, lasciandosi passare la palla tra le mani. Grande festa a Moreira: la Moreirense parteciperà alla nuova Primeira Liga, che vedrà il ritorno tra le grandi anche del Boavista: As Panteras hanno infatti vinto in appello il ricorso contro la condanna per corruzione, che nel 2008 l’ha visto scivolare nelle zone più basse del calcio portoghese. Ora verrà risarcito con il ritorno di diritto nella massima serie, che verrà ampliata a 18 squadre, con l’ultima partecipante che uscirà da uno spareggio tra la penultima di Primeira e la terza di Segunda.

Risultati:

Vitória Guimarães – Arouca 2-3
Serginho 7° (A), Roberto 33° (A), Maazou 38° (V), André [R] 84° (V), Simão [R] 92° (A).

Marítimo – Académica 3-1
Derley 15° (M), Marakis 19° (M), Agra 53° (A), Fransérgio 97° (M).

Paços Ferreira – Nacional 0-5
Rodrigues 30° (N), Rondon 49° (N), Claudemir [R] 59° (N), Rondon 71° (N), Rondon 87° (N).

Gil Vicente – Estoril 0-0

Belenenses – Sporting Lisboa 0-1
Silva [R] 52° (S).

Benfica – Olhanense 2-0
Lima 57° (B), Lima 60° (B).

Vitória Setúbal – Sporting Braga 1-1
Éder 12° (S), Tiba 80° (V).

Porto – Rio Ave 3-0
Martínez [R] 61° (P), Herrera 72° (P), Danilo 94° (P).

Classifica:

73: Benfica
66: Sporting Lisboa
58: Porto
50: Estoril
44: Nacional
37: Marítimo
36: Sporting Braga
35: Vitória Setúbal
33: Académica
31: Rio Ave, Vitória Guimarães
28: Arouca, Gil Vicente
24: Belenenses
23: Paços Ferreira
21: Olhanense

[Foto da www.ligaportugal.pt]