La ventunesima giornata di Liga Zon Sagres vede le vittorie delle prime due in classifica, con il Benfica che espugna il Restelo nel derby col Belenenses e lo Sporting che, a fatica, riesce ad avere la meglio sul Braga. Il Porto pareggia a Guimarães e sale a quattro il conto delle partite consecutive senza vittorie, tra campionato ed Europa League, così Pinto da Costa decide di cacciare Paulo Fonseca e promuovere in prima squadra Luis Castro dalla squadra B.
La sesta giornata di ritorno comincia il sabato alle 18 con l'anticipo che vede l'Olhanense di Galderisi di scena al Coimbra da Mota di Estoril. Questa, così come tutte le partite della giornata e l'amichevole della seleção a Leiria contro il Camerun, comincia con un minuto di raccoglimento in onore del Monstro Sagrado Mário Coluna, grande centrocampista della storia del Benfica e della nazionale portoghese, scomparso il 25 febbraio scorso. Tempo due minuti e l'Olhanense va subito vicina al vantaggio con un tiro-cross di Dionisi che scheggia la traversa. Ma la squadra dell'Algarve rovina l'ottima partenza col solito erroraccio in difesa: Gerso verticalizza per Babanco, completamente perso dalla difesa, che mette in mezzo una palla morbida che Mladen spedisce sciaguratamente nella propria porta. A fine primo tempo l'Estoril raddoppia con Galvão, che finalizza con un gran destro a giro da poco dentro l'area una splendida azione corale. È lo stesso Galvão a realizzare il 3-0, sbucando sul secondo palo e insaccando un gran corner di Diogo Amado. Il poker arriva su calcio di rigore, concesso per un intervento fuori tempo di Sampirisi su Ricardo Vaz: è lo stesso attaccante classe 1994 a calciare dal dischetto, battendo Belec per il 4-0 finale.
In serata lo Sporting secondo in classifica ospita all'Alvalade il Braga. Senza Montero e Adrién Silva, Jardim lascia in panchina Diego Capel ed Héldon, scippato al Marítimo al mercato di gennaio ma che ancora non si è dimostrato in bianco-verde all'altezza della prima parte di stagione a Madeira; nel 4-3-3 dei leões spazio dal primo minuto a Magrão a centrocampo e Mané e Slimani davanti. Nel Braga esordio in panchina per Jorge Paixão, subentrato a Jesualdo Ferreira che paga i sette punti dalla zona Europa League e un rendimento troppo altalenante in tutta la stagione. Dopo mezz'ora di studio è il Braga ad affondare: al 33° Rui Patrício alza sulla traversa una gran botta su punizione di Santos ma tre minuti dopo combina la proverbiale frittata, prima uscendo a vuoto su un cross di Baiano, poi ribattendo comicamente nella propria porta un tiro sul palo di Rafa Silva, che festeggia così la sua prima convocazione nella Seleção di Paulo Bento. Nella ripresa Leonardo Jardim si gioca il tutto per tutto: prima inserisce Héldon per André Martins poi Diego Capel al posto di Carrillo. Il forcing dei leões paga a venti dalla fine, quando Mané entra in area e Sasso lo stende con un intervento in netto ritardo. Sul dischetto, in contumacia Montero, va Jefferson che spiazza Eduardo e pareggia i conti. Lo Sporting continua a spingere e tre minuti dopo effettua il sorpasso: cross di Magrão, corta respinta di Santos che serve Slimani, l'algerino calcia fortissimo addosso allo stesso Santos che devia il tiro mettendo fuori causa Eduardo per il 2-1 finale. Quinto goal per Slimani in campionato, che una volta di più toglie le castagne dal fuoco a Jardim nel momento di difficoltà. Per Paixão esordio sfortunato ma segnali positivi dal suo Braga che, in una partita quasi proibitiva, ha combattutto alla grande mettendo in difficoltà in più occasioni lo Sporting vice-capolista.
La domenica si apre con tre sfide alle ore 16. Al Cidade de Barcelos si affrontano Gil Vicente e Vitória Setúbal. I galos, dopo un super avvio di stagione, ora sono in rottura prolungata, al dodicesimo posto in classifica e con solo sei punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Nel primo tempo solo Gil Vicente: prima César Peixoto centra il palo con una gran punizione dal limite, poi è Kieszek a deviare in angolo una girata di Avto. Nella ripresa sono i sadinos a rendersi maggiormente pericolosi ma senza andare mai a segno e a un quarto d'ora dalla fine pagano: Ozéia stende in area Hugo Vieira e César Peixoto trasforma dagli undici metri. Il Vitória non riesce a raddrizzare la gara e i padroni di casa ritrovano la vittoria che mancava da quattro mesi.
Al Mata Real, in un campo a dir poco pessimo, il Paços de Ferreira ospita il Marítimo. I castores di Jorge Costa, terzo allenatore in stagione, dopo la qualificazione in Champions dell'anno scorso ora rischiano seriamente la Segunda Liga, mentre la squadra madeirense, perso Héldon, viaggia con rendimento altalenante: quasi infallibile in casa e spesso a mani vuote in trasferta. Dopo mezz'ora avara di emozioni, il Marítimo passa con il solito Derley, primo dei non Colombiani in vetta alla classifica dei cannonieri, incornando a centro area un bel cross da destra di João Diogo. Il Paços si sveglia solo nella ripresa: è il 56° quando Minhoca salta secco Gegé e mette al centro un cross al bacio per Michael Seri che batte Salin con una splendida semi-rovesciata. Il Paços ci crede di più e, dopo un goal annullato a Bébé, trova l'uno-due negli ultimi dieci minuti che chiude la partita: all'82° Hélder Lopes mette in mezzo una punizione dalla tre-quarti e Boaventura anticipa tutti di testa siglando il goal del vantaggio, e due minuti più tardi è Bébé a realizzare la rete, stavolta regolare, del 3-1, con un altro colpo di testa su corner calciato da Del Valle. Anche il Paços ritrova la vittoria, dopo tre turni d'astinenza, e aggancia Olhanense e Belenenses, formando un terzetto di coda a sedici punti.
All'Estádio da Madeira il Nacional ospita il Rio Ave; anche in questa partita il primo tempo regala pochissime emozioni, mentre è nella ripresa che arrivano le due reti dell'incontro. A sbloccare il risultato al 57° è Hassan, che anticipa a centro area Miguel Rodrigues e insacca il cross di Gomaa. Il pareggio dei padroni di casa arriva a dieci dalla fine con Diego Barcellos, che incorna da pochi passi un traversone di Reginaldo. 1-1 finale e un punto a testa che serve molto di più al Rio Ave che allunga sul gruppo in coda.
Alle 17 la capolista Benfica è di scena nel pantano del Restelo, impegnata nel derby col Belenenses. Jorge Jesus porta in panchina Cardozo e si affida alla coppia d'attacco Lima-Rodrigo, che ha lanciato la squadra in fuga; in porta fiducia ormai cieca per Oblak, che già da qualche turno ha soffiato il posto all'ex giallorosso Artur nella porta delle águias. Il Benfica va in vantaggio dopo soli sei minuti, e il goal è una perla che andrà di diritto tra i goal più belli del campionato: Nico Gaitán prende palla sulla tre-quarti difensiva, parte palla al piede, salta quattro avversari in velocità e al limite dell'area disegna un pallonetto che supera Jones e va a morire nel sacco. Da qui in poi la partita diventa un monologo del Benfica, che va vicina al raddoppio in più occasioni, con Lima e con Rodrigo su tutti, ma senza mai raggiungerlo e lasciando sempre il risultato in bilico. Il Belenenses non va mai oltre sterili sortite in avanti ma a venti dalla fine fa prendere un grosso spavento al popolo benfiquista: su azione da calcio d'angolo la palla finisce a Tiago Caeiro che, solo a centro area, batte Oblak per il goal del pareggio; se non fosse che il guardalinee, con un abbaglio clamoroso perché sono in cinque a tenere in gioco di oltre un metro l'attaccante azul, alza la bandierina e Jorge Ferreira annulla. Qui si spengono le speranze del Belenenses, che chiude anche in dieci per il rosso a Fredy, colpevole di due gialli per proteste in pochi secondi; il Benfica controlla nel finale e porta a casa i tre punti che riportano gli encarnados a cinque punti dallo Sporting secondo.
In serata è la terza forza del campionato, il Porto, a fare visita al Vitória Guimarães. La squadra di Paulo Fonseca è in crisi nera e nel 2014 ha perso sei punti nei confronti della capolista Benfica. In più arriva alla gara senza Mangala e con in panchina Quintero, Josué, Varela e Martínez. Nei primi minuti è la squadra di casa a sfiorare più volte il vantaggio ma, come spesso succede, il goal lo subisce: entrataccia di Douglas su Carlos Eduardo, Marco Ferreira indica il dischetto e Quaresma, al quinto goal dal suo ritorno a casa, spiazza il portiere branquinho per il vantaggio del Porto. Il Vitória riparte ma gli attaccanti non riescono mai ad andare vicino al goal; così il Porto a cinque dalla fine, in uno dei pochi affondi, trova perfino il raddoppio con Licá, che appoggia a porta vuota dopo una gran respinta di Douglas su tiro di Ghilas. Già con la testa all'intervallo col doppio vantaggio, la difesa azul-branca si dimentica di Maazou sul corner battuto nel minuto di recupero e il centravanti del Niger accorcia le distanze. Il goal taglia le gambe al Porto che, a inizio ripresa, incassa pure la rete del pareggio: il Vitória recupera palla a centrocampo, Maazou lancia Matias che sorprende la difesa e lanciato in uno contro zero batte Helton. Dopo il pareggio, il Porto crolla ed è un miracolo che riesca a portare a casa il punto conquistato, soprattutto per quanto accaduto all'87°, quando Nii Plange, solo davanti a Helton, calcia sul palo e sulla palla vagante Tomané spara addosso a Danilo, divorandosi il goal della vittoria. Dopo quest'altra pessima prestazione, Pinto da Costa decide che è meglio chiudere qua l'avventura di Paulo Fonseca sulla panchina del Porto, con un terzo posto a rischio, visto l'incedere dell'Estoril che dista solo quattro punti, e con l'impegno gravoso contro il Napoli in Europa League, in quello che rimane l'ultimo obiettivo possibile della stagione. Al suo posto promosso Luís Castro, tecnico della squadra B, ma non c'è ancora certezza se sarà un traghettatore per pochi giorni o fino alla fine della stagione. Era dal gennaio del 2005 che i dragões non cambiavano in corsa l'allenatore, quando Víctor Fernández, lo sfortunato che prese l'eredità di Mourinho dopo che Delneri riuscì a resistere sotto le grinfie di Pinto da Costa per una sola settimana di pre-campionato, lasciò il posto a José Couceiro.
Nel posticipo del lunedì l'Académica di Sérgio Conceição va ospite in casa dell'Arouca; anche questa è una partita con poco equilibrio, con l'Académica che controlla i pochi attacchi dei padroni di casa e colpisce a fine primo tempo con Marcos Paulo, su gentile concessione di Cássio al quale sfugge dalle mani il tiro dal limite del centrocampista brasiliano. Nel secondo tempo l'Académica chiude la partita: dopo un clamoroso palo su una splendida girata di Moussa Gueye, è l'ex Siena Agra a siglare il goal del raddoppio con un appoggio da pochi passi dopo una corsa indisturbato sulla fascia destra, mentre il tris finale lo realizza Diogo Valente in contropiede, su cross di Marcelo Goiano.
Risultati:
Estoril – Olhanense 4-0
Mladen [A] 10° (E), Galvão 44° (E), Galvão 61° (E), Vaz [R] 89° (E).
Sporting Lisboa – Sporting Braga 2-1
Rui Patrício [A] 37° (SB), Jefferson [R] 70° (SL), Slimani 74° (SL).
Gil Vicente – Vitória Setúbal 1-0
Peixoto [R] 72° (G).
Paços Ferreira – Marítimo 3-1
Derley 31° (M), Seri 52° (P), Boaventura 82° (P), Bébé 84° (P).
Nacional – Rio Ave 1-1
Hassan 56° (R), Barcellos 79° (N).
Belenenses – Benfica 0-1
Gaitán 7° (BEN).
Vitória Guimarães – Porto 2-2
Quaresma [R] 18° (P), Licá 41° (P), Maazou 45° (V), Matias 52° (V).
Arouca – Académica 0-3
Marcos Paulo 43° (AC), Agra 84° (AC), Valente 89° (AC).
Classifica:
52: Benfica
47: Sporting Lisboa
43: Porto
39: Estoril
34: Nacional
30: Vitória Guimarães
27: Académica, Marítimo, Sporting Braga
25: Vitória Setúbal
23: Rio Ave
22: Gil Vicente
19: Arouca
16: Belenenses, Olhanense, Paços Ferreira
[Foto da www.zerozero.pt]