Esattamente come la scorsa giornata, il Porto pareggia e rallenta ancora la sua marcia. Benfica e Sporting faticano ma alla fine portano a casa i 3 punti che riducono a un solo punto la distanza dalla vetta.
Entrambe attese da un match da dentro o fuori nella due giorni di Champions, anche questa settimana aprono di sabato Benfica e Porto. Nel pomeriggio as Águias, senza Cardozo fuori per lombalgia, ospitano al Da Luz il Braga di Jesualdo Ferreira, reduce da 5 sconfitte consecutive in campionato. Il primo tempo è tutto del Braga: Artur rischia grosso in due occasioni con due conclusioni dalla distanza, la prima di Rúben Micael che sfiora l’incorcio dei pali e la seconda di Éder che fa tremare per qualche minuto la traversa. Il secondo tempo comincia come si era chiuso il primo: meno di due minuti e la traversa trema ancora, stavolta con un tiro di Rafa Silva. Il Benfica non ingrana, Markovic predica nel deserto e l’assenza di Cardozo si fa sentire. Ma la differenza di talento in campo alla lunga fa la differenza e la partita la decide il numero del grande giocatore: è il 72° quando Matic ruba palla a Mauro sulla tre-quarti, arriva palla al piede fino al limite dell’area e lascia partire un sinistro che si spegne all’angolino alle spalle di Eduardo. Il Benfica controlla fino alla fine e si porta a casa i 3 punti, fondamentali per il morale in vista dell’impegno di mercoledì con l’Anderlecht, e soprattutto per dimostrare che, anche senza Cardozo, la squadra riesce comunque a vincere. Il Braga invece incappa nella sesta sconfitta consecutiva in campionato e sembra pagare la situazione societaria, in piena campagna elettorale per la presidenza, per cui António Salvador, presidente da oltre 10 anni, deve fronteggiare per la prima volta un vero avversario: l’imprenditore Nuno Carvalho.
In serata tocca al Porto, che ospita al Dragão il Nacional, rivelazione della prima parte di stagione ma in affanno nelle ultime giornate. Il primo tempo è un assedio dell’Armada azul-branca: ci provano tutti, da Josué a Varela, passando per Fernando e Lucho González, ma la difesa del Nacional è un muro e riesce a tenere inviolata la porta di Eduardo Gottardi. Chi la sblocca è il solito Jackson Martínez: è il minuto 51 quando, su azione di calcio d’angolo, la palla arriva a Danilo che mette in mezzo un pallone al bacio per la testa del Colombiano che incrocia sul secondo palo e fa 1-0. Trova dunque compimento l’assedio del Porto, che comunque non si ferma; solo che la squadra di Fonseca spreca troppo, soprattutto con Lucho González che mette a lato un pallone facile dai 15 metri. E se non chiudi la partita rischi che questa ti sfugga di mano e così accade a 9 dalla fine, quando un magistrale contropiede del Nacional porta al pareggio: Mateus salta secco Danilo e tira in porta, Hélton è battuto, Otamendi fa il miracolo (prima o dopo la linea non si capisce dalle immagini) ma la palla finisce sui piedi del Venezuelano Rondón che, a porta vuota, mette dentro l’1-1, che diventa definitivo quando Gottardi compie il miracolo su Martínez nei secondi finali. Mini-crisi per il Porto che non vince da due turni in campionato e da tre in Champions League, e martedì al Dragão arriva l’Austra Vienna, contro cui i 3 punti saranno fondamentali per non perdere il treno per l’Europa che conta.
La domenica, stavolta, ci offre tanto spettacolo. Apre l’Estoril, che torna al quarto posto vincendo in casa del Rio Ave. Ci impiega un tempo la squadra di Marco Silva per trovare la quadratura e aggiudicarsi l’incontro. La sblocca al 49° un missile di Luís Leal su punizione dai 20 metri, Salin può solo guardare la palla che si infila sotto la traversa. Il Rio Ave si sveglia ma si divora varie occasioni: al 58° Ukra da due passi manda sul fondo un cross perfetto di Braga, e 5 minuti più tardi una dormita della difesa mette il pallone sui piedi di Diego Lopes che preferisce la potenza alla precisione e manda alto un rigore in movimento. A 5 dalla fine altra dormita in difesa, stavolta in quella del Rio Ave, ma Luís Leal è più freddo degli attaccanti bianco-verdi e sigla la sua doppietta personale e lo 0-2 finale che permette all’Estoril di agganciare al quarto posto il Gil Vicente, sconfitto a Funchal dal Marítimo per 3-2 nel match più bello della giornata. Rosso-verdi avanti dopo 13 minuti: mischia in area su azione di calcio d’angolo e palla a Héldon che gira di destro e batte Adriano. Ma 2 minuti e il Gil Vicente pareggia: rimessa laterale lunga sulla destra, cross di Diogo Viana e Paulinho, solissimo, colpisce per l’1-1. Lo spettacolo si tiene vivo al Barreiros e al 30° il Marítimo torna avanti: angolo di Héldon, Derley stacca più in alto di tutti e incrocia sul secondo palo il nuovo vantaggio dei Madeirensi. Ma a fine primo tempo os Galos impattano nuovamente la partita con César Peixoto, che batte Wellington con una punizione dai 25 metri, anche se la deviazione della barriera è evidentissima. Nel secondo tempo il Marítimo inizia arrembante e al 55° trova il definitivo 3-2: cross di Héldon, torre di Igor Rossi che serve al limite dell’area Alex Soares che lascia partire un siluro che si infila sotto il sette.
Ossigeno puro i 3 punti per Vitória Setúbal e Paços Ferreira. Os Sadinos battono in casa l’Arouca con un goal di Cardozo, che al 33° insacca di testa un cross da destra di Pedro Queirós, e si allontanano di 4 punti dalla zona retrocessione; la squadra di Costinha invece si sbarazza con lo stesso punteggio del Belenenses, con un lob al 27° di Fernando smarcato di fronte a Jones da un erroraccio di Duarte Machado, e aggancia lo stesso Arouca a 8 punti, condividendo l’ultima posizione in classifica.
Chiude la domenica la sfida tra il Vitória Guimarães e lo Sporting Lisboa. Primo tempo tutto di marca bianco-nera: al 7° Maazou centra il palo con un tiro dalla destra, al 13° è André Santos a sfiorare la traversa con una gran botta dalla distanza mentre al 30° Rui Patrício, galvanizzato dalle ultime buone prestazioni con la nazionale nei play-off contro la Svezia, si oppone nuovamente a Maazou. Il secondo tempo si tiene su ritmi blandi, con squadre molto bloccate e pochissime occasioni. Ma alla fine lo Sporting accelera e prima si vede annullare un goal di Slimani all’87°, che insacca una respinta corta di Douglas ma quando era già ben al di là della linea dei difensori, poi trova il goal buono all’ultimo minuto con lo stesso centravanti algerino, in uno stato di forma eccezionale nel mese di novembre, che su azione da corner, dopo una corta respinta del difensore senegalese Abdoulaye, realizza in mischia il goal della vittoria che porta lo Sporting di nuovo a braccetto col Benfica al secondo posto, ma stavolta a un solo punto dalla capolista Porto.
La decima giornata si conclude con il posticipo del lunedì, con la sfida tra vecchie conoscenze del calcio italiano: l’Académica guidata dall’ex Lazio, Parma e Inter Sérgio Conceição affronta l’Olhanense dell’ex presidente del Cesena Igor Campedelli, che torna a giocare all’Estádio Algarve di Faro. Una partita che di sicuro non rimarrà nella storia del calcio, decisa al 18° dall’attaccante ivoriano Magique, imbeccato da una perfetta verticalizzazione di Ivanildo. Per il resto, veramente poco altro, con un’Académica in sterile controllo e un’Olhanense mai pericoloso, se non nei secondi finali quando Dionisi si fa ipnotizzare da Ricardo a 5 metri dalla porta. La squadra di Paulo Alves non trova la vittoria in campionato da un mese e ora si trova ora a un solo punto dalla zona retrocessione.
Risultati:
Benfica – Sporting Braga 1-0
Matic 72° (B).
Porto – Nacional 1-1
Martínez 52° (P), Rondón 82° (N).
Rio Ave – Estoril 0-2
Luís Leal 49° (E), Luís Leal 86° (E).
Vitória Setúbal – Arouca 1-0
Cardozo 33° (V).
Marítimo – Gil Vicente 3-2
Héldon 14° (M), Paulinho 16° (G), Derley 30° (M), Peixoto 44° (G), Soares 55° (M).
Paços Ferreira – Belenenses 1-0
Fernando 27° (P).
Vitória Guimarães – Sporting Lisboa 0-1
Slimani 90° (S).
Olhanense – Académica 0-1
Magique 18° (A).
Classifica:
24: Porto
23: Benfica, Sporting Lisboa
17: Estoril, Gil Vicente
15: Nacional
13: Rio Ave, Vitória Guimarães
12: Sporting Braga, Vitória Setúbal
11: Académica
10: Marítimo
9: Belenenses, Olhanense
8: Arouca, Paços Ferreira
[Foto da www.zerozero.pt]