Il Barcellona, dopo un girone di andata concluso con 55 punti conquistati sui 57 disponibili che ha rasentato la perfezione, subisce la prima sconfitta stagionale in campionato: l’impresa è firmata dalla Real Sociedad che davanti al proprio pubblico batte in rimonta i blaugrana con il risultato di 3-2. Galvanizzato il Real Madrid che affonda con una “manita” il Valencia al Mestalla; approfitta della sconfitta Barça anche l’Atletico ora a -8, ma con Falcao che si ferma per infortunio.
Il calcio si sa è sport imprevedibile e ricco di sorprese, il che lo rende così incredibilmente emozionante agli occhi dei suoi milioni di appassionati in tutto il Mondo. È vero però che vedere il Barcellona cadere in casa della Real Sociedad dopo aver dominato l’intero girone d’andata in Liga (con 18 successi ed un pareggio) e per di più dopo essere passata in vantaggio per 2-0 sui padroni di casa, nemmeno il tifoso più ottimista della formazione basca sarebbe riuscito ad immaginarlo. “L’incredibile umanità” dimostrata dai “marziani blaugrana” nel secondo tempo, dopo che l’espulsione di Piqué per doppia ammonizione condizionasse certamente il resto dell’incontro – fino a quel momento condotto con la consueta padronanza certificata dalle reti di Messi e Pedro e a cui nulla sembrava poter togliere il gol di Castro che accorciava le distanze nel finale della prima frazione – è probabilmente da ascrivere all’albo di quelle “eccezioni” che confermano la regola. Il Barcellona che aveva dominato il gioco per tutto il primo tempo, ma non il risultato visto che una distrazione difensiva – paradossalmente anch’essa una consuetudine per il Barça questa stagione – al 40’ consentiva ai baschi di riportarsi in partita, non era prevedibile che potesse lasciar spazio ad una sua sbiadita copia nella ripresa. Durante la seconda frazione dell’incontro il Barcellona conosciuto e ammirato per 19 giornate (e mezza) di questa stagione di Liga non è probabilmente sceso in campo con quella determinazione e cattiveria positiva che gli era sempre stata compagna inseparabile, e già prima dell’espulsione di Piqué all’11'(st) stava subendo l’arrembante iniziativa dei padroni di casa.
Indubbiamente vanno riconosciuti alla Real Sociedad i meriti nell’essere riusciti a ribaltare un incontro che sembrava già segnato, così come nell’ aver ben sfruttato la spinta emotiva della superiorità numerica per credere nell’impresa: concretizzata con il pareggio di Castro e coronata dal gol vittoria di Agirretxe al 92’. È altrettanto normale però che di fronte a questa inaspettata caduta dei capo-classifica del campionato spagnolo si debba catalogare il tutto come mera eccezionalità: una squadra fino ad ora sembrata “fastidiosamente” perfetta agli occhi degli avversari, capace di non concedersi mai un "momento di riposo" nonostante l’enorme vantaggio accumulato sugli inseguitori, ha (ri)scoperto il gusto amaro della sconfitta – forse inevitabilmente – e perciò (ri)scoprendosi battibile come qualsiasi squadra. Un passaggio obbligato, inevitabile nello sport, anche quando il livello qualitativo della competizione è così alto come è quello imposto dal Barcellona al campionato spagnolo. Un'eccezionalità che con tutta probabilità renderà i blaugrana ancora più forti, perché nuovamente più cattivi, affamati di vittoria come lo sono stati prima di quest’ultima fragorosa ed inaspettata caduta.
Negli altri incontri della 20 giornata di Liga spicca nettamente il successo del Real Madrid per 5 a zero sul Valencia. Al Mestalla i blancos tornano a mostrare tutto il loro strapotere qualitativo e fisico, in match che sulla carta avrebbe invece potuto presentare diverse insidie specie ad una squadra in crisi di gioco e risultati. Al contrario gli uomini di Mourinho mostrano il loro primo tempo migliore di tutta la stagione: rifilando un ingloriosa “manita” ai valenciani in soli 45’, reti di Higuain, Di Maria (2) e Ronaldo (2).
Approfitta del passo falso dei blaugrana anche l’Atletico Madrid, che supera agilmente il Levante al Vicente Calderon per 2 a zero, riportandosi ad un distacco di una sola cifra dalla testa della classifica (-8). Non solo belle notizie però per i colchoneros che a causa di un infortunio muscolare dovranno fare a meno di Radamel Falcao per almeno una ventina di giorni.
Continua il buon momento di forma dell’Espanyol che supera in casa il Maiorca per 3-2, ed allunga leggermente sulle concorrenti alla salvezza grazie alle ultime due vittorie consecutive ottenute proprio in scontri diretti.
RISULTATI
Malaga | Celta Vigo | 1-1 |
Getafe | Siviglia | 1-1 |
Espanyol | Maiorca | 3-2 |
Betis Siviglia | Ath. Bilbao | 1-1 |
Valencia | Real Madrid | 0-5 |
Real Sociedad | Barcellona | 3-2 |
Atl. Madrid | Levante | 2-0 |
Osasuna | Deportivo | 2-1 |
Granada Cf | Rayo Vallecano | 2-0 |
Valladolid | Saragozza | 2-0 |
CLASSIFICA
pt | g | v | n | p | ||
1 | Barcellona | 55 | 20 | 18 | 1 | 1 |
2 | Atletico Madrid | 47 | 20 | 15 | 2 | 3 |
3 | Real Madrid | 40 | 20 | 12 | 4 | 4 |
4 | Betis Siviglia | 35 | 20 | 11 | 2 | 7 |
5 | Malaga | 32 | 20 | 9 | 5 | 6 |
6 | Rayo Vallecano | 31 | 20 | 10 | 1 | 9 |
7 | Valencia | 30 | 20 | 9 | 3 | 8 |
8 | Levante | 30 | 20 | 9 | 3 | 8 |
9 | Real Sociedad | 29 | 20 | 8 | 5 | 7 |
10 | Real Valladolid | 28 | 20 | 8 | 4 | 8 |
11 | Getafe | 26 | 20 | 7 | 5 | 8 |
12 | Siviglia | 23 | 20 | 6 | 5 | 9 |
13 | Real Saragozza | 22 | 20 | 7 | 1 | 12 |
14 | Athletic Bilbao | 22 | 20 | 6 | 4 | 10 |
15 | Espanyol | 21 | 20 | 5 | 6 | 9 |
16 | Granada | 20 | 20 | 5 | 5 | 10 |
17 | Celta Vigo | 19 | 20 | 5 | 4 | 11 |
18 | Osasuna | 18 | 20 | 4 | 6 | 10 |
19 | Maiorca | 17 | 20 | 4 | 5 | 11 |
20 | Deportivo | 16 | 20 | 3 | 7 | 10 |