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Joey Barton

Il centrocampista del Burnley Joey Barton è stato squalificato diciotto mesi dalla Football Association per aver violato le regole sul gioco d’azzardo, scommettendo su partite di calcio fra cui anche quelle della propria squadra nel corso della sua carriera. Il giocatore, attraverso il suo sito ufficiale, ha pubblicato un lungo comunicato dove ha voluto chiarire alcuni aspetti della vicenda e annunciare di voler presentare un appello. Questi i passaggi più significativi.

“La Football Association ha annunciato di avermi squalificato da qualsiasi competizione ufficiale per diciotto mesi, con una multa da trentamila sterline per aver violato le regole sulle scommesse. Ritengo che la sanzione sia molto pesante e che mi porti a un ritiro anticipato dal calcio giocato. Voglio chiarire fin dal principio che non ho manipolato i risultati e che la mia integrità non è in questione.

Accetto di aver violato le regole dei calciatori professionisti, ma ritengo che la squalifica sia troppo pesante. Ho combattuto la mia dipendenza dal gioco d’azzardo e ho fornito alla FA un certificato medico che attesta il mio problema, mi dispiace che non sia stato tenuto in considerazione. Se la FA è seria nei confronti della lotta contro il gioco d’azzardo dovrebbe combatterlo all’interno del gioco, anziché prendersela con i giocatori che scommettono.

Non sono l’unico che lo fa e non voglio giustificarmi, ma solamente spiegare come la situazione sia più complicata di quanto sembri. Ho scommesso per oltre quindicimila volte su diversi sport, di cui circa milleduecento riguardanti il calcio e quindi passibili di squalifica. La media delle scommesse è stata di circa centocinquanta sterline, molte erano di importi minimi. Mi piace guardare lo sport e pronosticare i risultati, odio perdere più di quanto ami vincere e questo mi ha portato a evitare di scommettere grosse cifre.

Fra il 2004 e il 2011 ho scommesso più volte la sconfitta della mia squadra, so che questo è contro ogni regola ma voglio approfondire il discorso. Ho dato tutto in ogni singola gara giocata, questo lo può confermare chiunque mi abbia visto o abbia giocato con o contro di me. Quando ho scommesso la mia squadra perdente non ero fra i convocati e quindi non ho né giocato né sono stato in panchina, perciò non potevo influenzare in alcun modo l’esito degli incontri. Spesso le scommesse erano frutto della mia frustrazione per essere stato escluso, l’ultima è avvenuta sei anni fa in una partita del campionato riserve durante un periodo per me molto difficile.

La Commissione ha ribadito che non c’è nessuna prova che io sia stato coinvolto nella manipolazione dei risultati. Ritengo che una squalifica di diciotto mesi sia più lunga di altre sanzioni per calciatori che invece avevano influenzato delle partite. Ho fatto diversi errori nella mia carriera e li ho sempre ammessi, accetto di avere un problema con il gioco d’azzardo. Voglio ringraziare lo staff del Burnley, i giocatori e i tifosi per il supporto che hanno avuto nei miei confronti. Dopo essermi consultato con i miei amici e i miei legali ho deciso di fare appello contro la squalifica, spero di essere giudicato in maniera equa e che la sanzione venga ridotta”.

[Fonte: joeybarton.com]

[Immagine presa da burnleyexpress.net]