Grande festa a Belo Horizonte per la vittoria del Brasileirão da parte del Cruzeiro, diventato campione al termine di un campionato dominato fin dalle prime battute.
Un trionfo incontestabile e annunciato, diventato ufficiale in maniera curiosa, nell’intervallo: alla Raposa è bastato aspettare il fischio finale di Criciúma-Atlético Paranaense, iniziata poco meno di un’ora prima e finita 2-1 per i padroni di casa, per avere la matematica certezza della vittoria del Brasileirão per la terza volta nella sua storia dopo il 1966 e il 2003. I festeggiamenti sono iniziati poco prima dell’inizio del secondo tempo della gara in casa del Vitória (vinta 3-1) e sono continuati durante la ripresa e al termine della partita, con il tecnico Marcelo Oliveira giustamente portato in trionfo in quanto artefice di un successo strepitoso, perché il Cruzeiro ha spazzato via tutti gli avversari (il più agguerrito inizialmente sembrava essere il Botafogo di Clarence Seedorf, calato dopo la cessione del talento Vitinho al CSKA Mosca) fin dal girone d’andata per poi controllare il largo vantaggio in quello di ritorno. Un successo dato da un grande collettivo, in quanto questa squadra non ha avuto un giocatore decisivo in particolare ma tanti protagonisti che hanno contribuito allo stesso modo alla vittoria finale, dal portiere e capitano Fábio all’esperto centravanti Borges (miglior marcatore con dieci reti, sette in meno dell’attuale capocannoniere Ederson) passando per il fortissimo difensore centrale Dedé (nel giro della Seleção di Scolari e in lizza per un posto ai Mondiali), i centrocampisti dall’ottimo rendimento Everton Ribeiro e Ricardo Goulart ma anche altri comprimari tra i quali l’ex di Roma e Real Madrid Júlio Baptista, arrivato a luglio dal Málaga e autore di cinque gol pur non giocando tantissimo. Il Cruzeiro, nonostante manchino ancora quattro giornate alla fine, è praticamente certo di stabilire diversi record stagionali come il maggior numero di vittorie, il minor numero di sconfitte, il maggior numero di gol segnati e la migliore differenza reti, oltre ad avere già ottenuto più punti rispetto al campione uscente (Fluminense) e completando un anno fantastico per la città di Belo Horizonte dopo la vittoria a luglio della Copa Libertadores da parte dei concittadini dell’Atlético Mineiro, squadra nella quale gioca Ronaldinho e che il mese prossimo disputerà il Mondiale per Club. Con il titolo già assegnato le ultime giornate della Série A saranno interessanti per la lotta per i restanti tre posti in Copa Libertadores (oltre al Cruzeiro se la giocano Atlético Paranaense, Grêmio, Goiás, Botafogo e Vitoria, la quarta classificata dovrà affrontare i preliminari) e per la retrocessione, con due squadroni del calibro di Fluminense e Vasco da Gama in questo momento tra le ultime quattro e a serio rischio di discesa nella Série B come successo l’anno scorso a un’altra grande, il Palmeiras.
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