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Supercoppa spagnola, primo atto: partita avara di emozioni al Santiago Bernabeu nel giorno del ricordo di Di Stefano, ai blancos non basta il primo gol di James Rodríguez, ripreso dopo pochi minuti dal tap in di Raúl García. Ritorno previsto per venerdì alle ore 22.30, potrebbe non esserci Cristiano Ronaldo, uscito anzitempo per un problema muscolare.

 

Il meraviglioso omaggio ad uno dei migliori calciatori della storia di questo sport, Alfredo Di Stefano, scomparso lo scorso 7 luglio a Madrid, vale già da solo il prezzo del biglietto dell’andata della Supercoppa spagnola, partita che poi in realtà avrà poco da dire concretamente a parte l’importanza del risultato per i rivali dell’Atlético. Per ricordare Di Stefano suona un solenne quartetto d’archi, in campo invece non c’è il quartetto del Real che tutti si aspettavano. Parte infatti dalla panchina il “diez” James Rodríguez, per far spazio, almeno rispetto agli undici della Supercoppa europea, a Xabi Alonso. C’è quindi un centrocampo a tre dietro alla “BBC” Bale-Benzema-Cristiano Ronaldo, e in difesa trova spazio Marcelo a discapito di Coentrão, con Casillas confermato in porta. Simeone risponde schierando un 4-4-2 che prevede a rotazione uno fra Koke (meno spesso), Raúl García e il giovane Saúl alle spalle di Mandzukic, poi ci sono le altre novità Moyá e Siqueira, con il colpo dell’estate Griezmann in panchina.

PRIMO TEMPO
Fin dai primissimi minuti il copione della gara è svelato: l’Atlético pressa in maniera asfissiante il Real, risultando a volte anche troppo aggressivo, cercando di chiudere tutti gli spazi ai campioni blancos. E in effetti il primo tempo si chiuderà senza tiri verso la porta avversaria per i padroni di casa. Ma andiamo con ordine: sotto il piano disciplinare da segnalare alcuni falli molto duri da parte dei colchoneros, con l’arbitro costretto ad ammonire quasi subito Koke e Siqueira, dal punto di vista delle occasioni invece, si ricordano solo alcuni tentativi timidi da parte dell’Atlético, che non sfrutta alcuni errori di Pepe e Ramos concludendo in bocca a Casillas, prima con Mandzukic poi con Saúl. Al 33′ grande opportunità sul piede destro dell’attaccante croato che sugli sviluppi di un corner si ritrova in una posizione favorevole per superare Casillas con un pallonetto al volo, ma il suo tiro è debole e soprattutto si spegne nelle mani del capitano delle merengues senza creare pericoli. Questa prima frazione avara di emozioni vede il solo Bale ispirato- il gallese viene sempre raddoppiato o triplicato- mentre CR7 appare privo di idee e poco brillante, infatti il portoghese viene sostituito all’intervallo (si scoprirà poi il fastidio muscolare che probabilmente lo terrà fuori per qualche giorno) da Ancelotti.

SECONDO TEMPO
Dentro James, ma il colombiano non riesce ad essere subito decisivo. Ci provano invece il solito Bale (destro potente respinto coi pugni da Moyá) e un ottimo Carvajal, che non inquadra la porta da notevole distanza. Tra il 59′ e il 64′ dentro Griezmann e Ansaldi, due nuovissimi acquisti per Simeone, ma succede anche di tutto fra Mandzukic e Sergio Ramos, che si beccano da inizio gara: salta in maniera scomposta il croato su un lancio lungo, travolgendo il difensore spagnolo e colpendolo involontariamente con il braccio, l’altro si vendica con un buffetto sulla guancia, con il risultato dell’ammonizione di entrambi. Partita abbastanza nervosa, con il conto dei cartellini che sale a 6 quando Raúl García non rispetta le distanze in barriera causando inconsciamente il ripetersi di un calcio di punizione che diventa la migliore occasione per il Real: al 69′ Bale scaglia un missile con il suo mancino, Moyá respinge come può, servendo un assist d’oro per Kroos, il cui tiro al volo però finisce alto sopra la traversa, destando la rabbia del Bernabeu e dei suoi compagni. Il gioiello tedesco comunque si riscatta nel migliore dei modi, iniziando l’azione che porta al vantaggio del Real: sua la palla intelligente che libera Carvajal in area, palla in mezzo, Benzema viene contrastato egregiamente da Godìn, ma sul rimpallo si trova James Rodríguez che conclude in rete con il destro (grazie alla deviazione di Ansaldi) coronando il suo sogno di segnare al debutto davanti ai suoi nuovi tifosi. Il vantaggio e la festa durano tuttavia molto poco, infatti all’88’ Raúl García, sfruttando una dormita collettiva della difesa del Real, insacca il pallone dell’1-1, rendendo di fatto molto ardua per i blancos la partita di ritorno di venerdì, dove peraltro non dovrebbe esserci Cristiano Ronaldo.

fonte immagine: gazzetta.it