Bolívar-Universitario de Sucre, partita della Primera División boliviana, è durata soltanto dodici minuti perché gli ospiti, in segno di protesta, si sono presentati solamente con sette giocatori e uno di loro è uscito per infortunio, costringendo l’arbitro a sospendere l’incontro e assegnarlo a tavolino al Bolívar.
In Sud America spesso ci sono storie che sembrano frutto della fantasia di qualche grande scrittore e invece sono vere: questa rientra perfettamente nella categoria appena citata, ed è particolarmente gustosa. Il Club Universitario de Sucre è uno dei due rappresentanti del calcio boliviano nella Copa Libertadores e si sta giocando in queste settimane l’accesso agli ottavi: attualmente è secondo nel Gruppo 3 con sei punti, due in più dell’Huracán con cui ha pareggiato 1-1 in Argentina giovedì scorso. Nella notte italiana fra martedì e mercoledì prossimo giocherà in casa contro il Mineros, ultimo in classifica, per la quinta giornata della fase a gironi, e per questo ha chiesto alla federazione di posticipare il match di campionato col Bolívar: la richiesta è stata rifiutata, e in segno di protesta il tecnico Julio César Baldivieso (ex nazionale, giocò i Mondiali del 1994) ha deciso di boicottare la partita presentando all’Estadio Hernando Siles di La Paz solo sette giocatori, peraltro tutti del settore giovanile, preferendo rimanere ad allenare la prima squadra in vista della coppa, giudicata molto più importante anche dalla dirigenza. Con il punteggio inevitabilmente già di 2-0 dopo pochi minuti (il primo gol di Juan Miguel Callejón, fratello gemello di José del Napoli) al 12′ Enzo Camallanos è rimasto a terra e ha richiesto l’intervento della barella, uscendo dal campo per un affaticamento muscolare molto sospetto: non essendo possibile giocare con meno di sette giocatori l’arbitro Joaquín Antequera da regolamento ha dichiarato concluso l’incontro, assegnando al Bolívar la vittoria a tavolino per 3-0. La nota curiosa è che una situazione identica, ma a parti invertite, era già successa tre anni fa nella stessa partita: il 10 maggio 2012 fu il Bolívar a presentarsi con il numero minimo di giocatori sul campo dell’Universitario, perché la prima squadra era impegnata contemporaneamente nel ritorno degli ottavi di Copa Libertadores contro il Santos di Neymar. Anche in quel caso un “infortunio” pose fine alla gara dopo pochi minuti, ma nel frattempo in Brasile i boliviani crollavano subendo un incredibile 8-0 (nella ripresa subentrò anche l’attuale laziale Felipe Anderson): l’Universitario spera che stavolta il risultato sia diverso, e che aver sacrificato il campionato possa servire per ottenere il pass per gli ottavi di Copa Libertadores. Non credete a quanto appena letto? Nel video c’è la prova.
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