Domani sera alle ore 19 la Juve debutta nei sedicesimi di finale di Euro League contro i turchi del Trabzonspor, da pochi giorni orfani del loro allenatore. In conferenza stampa c’è Conte, a differenza di quanto accade prima delle gare di campionato, e parla anche Ogbonna: “Dobbiamo essere più feroci, finale? siamo concentrati sul presente”.
Situazione inedita per la Juve di Conte. Per la prima volta dopo quasi tre anni infatti, la squadra campione d’Italia 2012 e 2013 si trova ad affrontare l’Europa League, competizione sottovalutata ormai da tempo dalle italiane, ma che quest’anno vede protagoniste ai sedicesimi quattro compagini di assoluta prima fascia come i bianconeri, il Napoli vicecampione d’Italia, la Lazio e la Fiorentina. Inutile dire quindi che l’occasione di andare fino in fondo è ghiotta, sia perché si tratta di un’opportunità di rivalsa europea (la finale di Coppa Uefa del Parma nel ’99 è l’ultima raggiunta da una squadra italiana nella competizione continentale “minore”) sia perché i valori oggettivi in campo sono di gran lunga superiori rispetto alle altre contendenti, basti pensare alle inglesi o alle spagnole in scena (Tottenham e Swansea, Valencia, Siviglia e Betis) di certo non irresistibili. In più la Juve ha quel sogno nel cassetto che è la finale allo Juventus Stadium. che neanche Conte nasconde, ma “tra chi è favorito e la vittoria finale c’è una lunga strada“, e per questo impegno da onorare al meglio “ci vorrà una grande Juve, giocare in Europa è prestigioso ma dispendioso, quindi ci saranno rotazioni opportune e necessarie, inizia un ciclo caldo e ho bisogno di tutta la rosa, sarebbe impossibile giocare con gli stessi 11 ogni 3 giorni“. Infatti, “facendo i miei calcoli, nei prossimi 52 giorni giocheremo 16 partite, più una dei miei giocatori in Nazionale, dobbiamo essere tutti pronti e disponibili“. Chiosando sulla questione Capello, conclude dicendo che “la vittoria dell’Europa League vorrebbe dire che tutta la squadra vince, non solo io, portare a casa la Coppa al secondo anno di partecipazione in Europa sarebbe qualcosa di straordinario. Tre anni fa nessuno avrebbe potuto immaginare di vederci dove siamo adesso, è un’ opportunità da cogliere per tutti”. Quindi tocca anche a Ogbonna, che parla del suo adattamento nella Juve e del momento suo e dei suoi compagni: “All’inizio ho faticato ad adattarmi qui, soprattutto per i carichi di lavoro. Col passare del tempo le cose si sono alleggerite, e, anche grazie all’allenamento continuo, ora è tutto più fluido. Troppi gol subiti da palle inattive? Forse perché abbiamo un modo di difendere differente rispetto alla norma, comunque dovremo essere più feroci. Andare in finale? Ora siamo concentrati, giocheremo nel migliore dei modi e cercheremo di dare tutto fino alla fine, magari per portare a casa il bottino più importante”.
Infine, nota sul Trabzonspor, secondo avversario turco della stagione per la Juve dopo l’indimenticato Galatasaray, che ha cambiato allenatore proprio dieci giorni fa, quando il vice Mandirali è subentrato al dimissionario Akçay, diventando mister della stessa squadra con cui ha collezionato oltre 500 presenze da calciatore.
Per quanto riguarda i possibili 22 che scenderanno in campo, praticamente sicura l’assenza dell’ex Lione e Chelsea Florent Malouda nei turchi a causa di un problema muscolare, turnover massiccio per la Juve (domenica non per niente c’è il derby con il Toro), dove a differenza dell’ultima partita in casa contro il Chievo giocheranno Isla, Pogba, Peluso, Tevez e Osvaldo. Difesa confermata con Caceres, Bonucci e Ogbonna, mentre in quattro si giocano due posti a centrocampo: Vidal, Padoin, Pirlo e Marchisio.
UEFA EUROPA LEAGUE, SEDICESIMI DI FINALE, JUVENTUS – TRABZONSPOR, 20/02/2014 ore 19
Probabili formazioni:
Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Ogbonna; Isla, Vidal, Marchisio, Pogba, Peluso; Tevez, Osvaldo.
Trabzonspor (4-2-3-1): Kivrak; Bosingwa, Yumlu, Demir, Keles; Zokora, Colman; Adin, Erdogan, Hurmaci; Güral.
(fonte immagine : Ansa)