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Tripletta per il giovane croato, doppietta per Mauro Icardi e gol per Pablo Daniel Osvaldo: i nerazzurri ne fanno sei allo Stjarnan e passano agevolmente il turno.

 

Nell’anno e mezzo di militanza all’Inter Mateo Kovacic ha fatto vedere tante giocate di classe, ma ne mancava sempre una: il gol. Ecco che, in una serata dal clima festoso che serviva per celebrare il ritorno in Europa dei nerazzurri dopo una stagione di assenza, il numero dieci interista la via della rete l’ha finalmente trovata, decidendo poi di voler fare le cose in grande e portandosi a casa il pallone della serata dopo aver realizzato una tripletta che ha dato ragione ai tanti sostenitori, ben quarantacinquemila, accorsi al Meazza nonostante il periodo estivo per vedere la prima in casa dell’Inter 2014-2015. Lo 0-3 di Reykjavík, ottenuto senza troppi problemi la scorsa settimana, impediva grossi stravolgimenti e possibilità di fare una brutta figura, perciò stasera è stato puro divertimento, con i vari Osvaldo, Hernanes, Icardi e ovviamente Kovacic che hanno cercato numeri di alta scuola, spesso riuscendo in giocate degne dei videogiochi e guadagnandosi i primi applausi di una stagione dove l’Inter dovrà per forza di cose cercare di tornare protagonista dopo qualche anno nelle retrovie. Alla fine è terminata 6-0, e sul podio dietro al croato bisogna mettere Pablo Daniel Osvaldo, al debutto da titolare in nerazzurro e già a segno per certificare la candidatura a un posto da titolare (ma Icardi quando è entrato ne ha fatti due, già da domenica contro il Torino Mazzarri dovrà scegliere e non è escluso che li schieri entrambi viste le non perfette condizioni di Palacio). Tutto troppo facile, è vero, contro un avversario di semiprofessionisti venuto al Meazza più per vivere un’esperienza in uno dei luoghi sacri del calcio mondiale che per provare una rimonta impossibile, se non altro aver vinto così largamente con qualche riserva (Carrizo, Andreolli, Obi giusto per citarne alcuni che difficilmente giocheranno anche domenica) dà fiducia sulla possibilità che la rosa sia competitiva per affrontare le tre competizioni, nonostante ancora almeno un tassello sia necessario da qui fino al termine del calciomercato.

PRIMO TEMPO
Traversa all’andata, traversa al ritorno: Osvaldo prende un altro legno dopo quello di Reykjavík, all’11’ con un colpo di testa su cross da sinistra di Nagatomo. L’attaccante arrivato in prestito dal Southampton è il più intraprendente della prima metà di tempo, un paio di minuti dopo si ritrova un buon pallone in area dopo un pressing alto di Andreolli ma un difensore si oppone, poco più tardi ancora Osvaldo al tiro, destro a giro di poco a lato. Si gioca ovviamente a una sola metà campo e il vantaggio dell’Inter è soltanto questione di tempo, arriva al 28′ quando D’Ambrosio mette in mezzo da destra, Osvaldo colpisce di testa prendendo in pieno Daníel Laxdal, subentra Mateo Kovacic con un tocco da pochi passi ed è 1-0. Primo gol interista per il talentissimo croato alla sua cinquantacinquesima presenza, una volta sbloccata la gara diventa poco più di un’amichevole anche perché l’entusiasmo con cui i simpatici islandesi si erano presentati al Meazza (solo nelle intenzioni, di certo non in campo) viene meno. A suggellare un match a questo punto ancor più privo di motivazioni serviva una perla, e al 33′ Mateo Kovacic decide di prendersi ancora la scena: su un tacco di Osvaldo con il controllo di palla salta il primo uomo, pallone spostato per mandare a terra Daníel Laxdal, a quel punto c’è una prateria fino al portiere, superato con un favoloso pallonetto per chiudere un gol meraviglioso. Le giocate di classe segnano un primo tempo chiuso dall’Inter con grande fiducia e con una netta supremazia.

SECONDO TEMPO
Si riparte con un gol, esattamente come all’andata. Un minuto e qualche secondo dopo l’inizio della ripresa c’è gloria finalmente anche per Pablo Daniel Osvaldo, il cui colpo di testa a centro area su traversone dalla sinistra di Nagatomo stavolta non finisce sulla traversa ma termina in rete, è dunque primo gol in maglia Inter anche per lui, ci ha messo ovviamente un po’ di meno rispetto a Kovacic, solo due partite. Altri cinque minuti e i gol diventano quattro, Nagatomo si fa metà campo di corsa sulla fascia, rientra saltando un avversario e tocca all’indietro per Mateo Kovacic, pallone spostato sul destro e conclusione leggermente deviata sul secondo palo che supera ancora Jónsson per la tripletta: promessa mantenuta, aveva detto in un’intervista durante l’estate di voler segnare di più e i gol sono arrivati in rapida successione. Nonostante il numero dieci esca subito dopo il 4-0 la festa dell’Inter non è per niente finita, Osvaldo si invola alla ricerca della doppietta ma viene stoppato in uscita da Jónsson, va molto meglio a Mauro Icardi, che al 69′ riceve palla da Kuzmanovic, protegge il pallone girandosi di tacco e lo piazza sul secondo palo così come aveva fatto Kovacic una ventina di minuti prima, rete che ricorda molto una segnata da Christian Vieri in un Piacenza-Inter 2-3 della stagione 2001-2002. All’80’ l’Inter chiude il set facendo diventare il punteggio tennistico, è doppietta per Mauro Icardi che riceve palla da Jonathan al limite dell’area, regge il confronto con un difensore e con uno scavetto supera Jónsson fissando il definitivo 6-0.

Alle ore 13 si conosceranno le avversarie dell’Inter nella fase a gironi di Europa League, i nerazzurri saranno tra le teste di serie nel sorteggio. Subito dopo comincia la preparazione per la prima di campionato, perché la Serie A è ormai alle porte, domenica alle ore 20.45 partita importante in casa del Torino, anch’esso vittorioso nella serata europea e qualificato.

IL TABELLINO
Inter (3-5-1-1):
Carrizo; Andreolli, Ranocchia, Juan Jesus; D’Ambrosio, Hernanes (67′ Jonathan), M’Vila, Obi (59′ Kuzmanovic), Nagatomo; Kovacic (53′ Icardi); Osvaldo. Allenatore: Mazzarri
Stjarnan (4-4-2): Jónsson; Vemmelund, D. Laxdal, Rauschenberg, Arnason; Punyed, Toft, A. Jóhansson (64′ Rúnarsson), Finsen (64′ Ægisson); Björgvinsson, Gunnarsson (59′ G. Jóhansson). Allenatore: Sigmundsson
Arbitro: Harald Lechner della federazione austriaca (Staudinger – Kolbitsch; Hameter)
Reti: 28′, 33′, 51′ Kovacic, 47′ Osvaldo, 69′, 80′ Icardi
Ammoniti: Rauschenberg (S), Nagatomo (I)

[Immagine presa da uefa.com]