Dybala illumina l’Olimpico con una doppietta, Pisilli firma il tris: la Roma supera il Porto 3-2 e vola agli ottavi di Europa League.
Allo Stadio Olimpico, la Roma supera il Porto 3-2 nel match di ritorno dei playoff di Europa League, conquistando così il pass per gli ottavi di finale. Una prestazione di carattere per la squadra di Ranieri, trascinata da un Dybala ispiratissimo, autore di una doppietta. A segno anche Pisilli, mentre il Porto ha trovato il gol con Samu e un’autorete di Rensch nel finale.
La partita si accende fin dai primi minuti: la Roma sfiora il vantaggio al 5′ con un colpo di testa alto di Pellegrini su cross di Celik, mentre il Porto risponde al 10′ con un’azione pericolosa di Pepe, fermato dalla difesa giallorossa prima di poter calciare in porta. Al 27′, gli ospiti passano in vantaggio grazie a Samu, che sfrutta un errore di Svilar e Paredes per insaccare con una spettacolare rovesciata dopo un rimpallo favorevole.
REAZIONE ROMA
La reazione romanista arriva immediatamente ed è guidata da Dybala: l’argentino prima pareggia al 35′ con un preciso tiro di esterno dopo uno scambio con Shomurodov, poi raddoppia al 39′ con una splendida conclusione di sinistro sul primo palo, che sorprende Diogo Costa. Poco dopo, la Roma sfiora il tris con un colpo di testa di Mancini, salvato dal portiere portoghese.
Il match cambia definitivamente al 49′, quando Eustaquio si fa espellere per una reazione su Paredes, lasciando il Porto in 10 uomini. La Roma ne approfitta subito e sfiora il 3-1 con Shomurodov e Angelino, ma entrambi sprecano. Al 69′, gli ospiti vanno vicini al pareggio con Samu, che colpisce il palo dopo un’indecisione di Ndicka.
Il gol che chiude i giochi arriva all’83′: Dybala inventa con un’apertura perfetta per Angelino, che serve Pisilli, bravo a finalizzare in scivolata. Nel recupero, un autogol sfortunato di Rensch al 96′ rende meno amara la sconfitta per il Porto, ma non cambia il verdetto.
La Roma avanza così agli ottavi di Europa League, con un Dybala in grande forma e la consapevolezza di poter dire la sua nella competizione.
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