Brutta sconfitta per il Napoli nella gara di andata di Europa League contro il Porto.
Gli uomini di Benitez sprecano troppo e dovranno imporsi con almeno 2 gol di scarto nella gara di ritorno al San Paolo per passare il turno.
Doveva essere la sera giusta per confermarsi. Doveva essere, ma non lo è stata. Dopo l’enorme prova di cinismo di domenica con la Roma, il Napoli stenta, arranca. Costruisce gioco, sembra sul punto di stanare la preda ma, come di consueto, scopre proprio nel suo momento migliore di avere il nemico alla calcagna e, invece di reagire e serrare i ranghi, crolla senza possibilità di replica.
Il gol questa volta non è arrivato per mezzo metro, un mezzo metro di amarezze e di rimpianti. Quel mezzo metro in meno che manca al pallone per varcare la linea e quel mezzo metro in più di un Callejon in corsa che, solo davanti alla porta, non riesce a ribadire in rete l’ottima giocata individuale di Higuain.
Ma la realtà impone raziocinio: con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Sta al Napoli trasformare tra 7 giorni questi se e questi ma in certezze. Sta al Napoli battere il Porto al San Paolo con almeno 2 gol di scarto, per sperare ancora di vincere questa competizione.
PRIMO TEMPO- La prima frazione di gioco vede un Porto arrembante, subito in cerca del vantaggio. Il Napoli si difende in maniera compatta concedendo poco all’avversario e facendo girare bene il pallone.
All’undicesimo sale in cattedra Jackson Martinez. Il colombiano, perfettamente servito da Carlos Eduardo, costringe Reina a un super intervento con una potente conclusione da distanza ravvicinata. Gran risposta dello spagnolo e risultato fermo sullo 0-0.
Il Porto continua a premere e a impensierire il Napoli. Al minuto 19 viene annullato un gol regolare ai dragoes, per un fuorigioco inesistente di Carlos Eduardo. La panchina lusitana accenna una timida protesta ma l’arbitro non cambia il suo verdetto e conferma la decisione presa in precedenza.
Da questo momento la sfida perde gran parte della sua verve: il Porto non riesce più ad incidere e a costruire trame di gioco fluide mentre il Napoli, preferisce ancora attendere l’avversario cercando di sfruttare le ripartenze.
La squadra partenopea soffre moltissimo la mancanza di qualità della sua linea mediana. Henrique e Behrami nonostante garantiscano una solida fase di copertura, non hanno nei piedi e nelle idee quel quid in più in grado di sovvertire la partita e la maggior parte dei palloni da loro giocati, viene recuperato senza troppi patemi d’animo dagli ottimi Defour e Fernando.
Il primo tempo continua e si esaurisce secondo questa falsariga, senza regalare ai tifosi sugli spalti altre azioni degne di nota.
SECONDO TEMPO- Nella ripresa è tutto un altro Napoli. La squadra entra in campo con i giri giusti e, a differenza del primo tempo, sfrutta, in modo molto più deciso, la velocità dei suoi esterni offensivi.
Nel giro di tre minuti, dal 52 al 55, la compagine azzurra sfiora per tre volte consecutive la segnatura dell’ 1 a 0 . Solo Helton tiene a galla il Porto: prima dice di no, senza badare troppo allo stile, ad un potente tiro rasoterra di Higuain, spedendo il pallone in calcio d’angolo poi, sugli sviluppi dello stesso, è ancora mostruoso opponendosi con sicurezza all’incornata a botta sicura di Raul Albiol.
Ma è al minuto 55 che il Napoli si divora la palla gol più clamorosa del match. E’ di nuovo Higuain a cercare la via del gol, trovando nuovamente la risposta di Helton. La respinta del portiere carambola davanti la linea di porta dove è accorso velocissimo Callejon che però, preso in controtempo, non riesce a far altro che smorzare il pallone con l’esterno del piede, consentendo così ad Helton di prendere agevolmente il possesso della sfera.
E’ proprio sul più bello, con un Napoli sempre più padrone del gioco, che cala sul Dragao l’inatteso colpo di scena. Al cinquantasettesimo il Porto passa con un lesto tiro al volo di Jackson Martinez, abile nello sfruttare un preciso calcio d’angolo battuto sull’out di destra.
Per gli 11 di Benitez è una doccia freddissima. La bella squadra vista nei primi 12 minuti della ripresa, sparisce definitivamente dai radar e non torna mai più a calcare il campo dello stadio di Oporto.
Il Porto prende coraggio e prova a sferrare il colpo del possibile ko, colpendo persino un palo al minuto 81, con il neo-entrato Quintero (ex Pescara).
Solo sul finale di partita Zapata, subentrato ad Higuain, cerca di svegliare il Napoli ma, in ben due occasioni, sciupa in malo modo la possibilità di regalare ai suoi compagni il gol del possibile 1-1.
Finisce così, con tanti rimpianti e poche consolazioni, la partita al Dragao. Tra una settimana al San Paolo, i tifosi partenopei si aspettano ben altra musica.
TABELLINO:
PORTO – NAPOLI 1-0
Porto (4-3-3): Helton; Danilo, Maicon, Mangala, Alex Sandro; Defour (42’st Herrera), Fernando, C. Eduardo (22’st Quintero); Quaresma, Jackson Martinez, Varela (26’st Ghilas). A disp: Fabiano, Ricardo, Reyes, Lica.All. Castro
Napoli (4-2-3-1): Reina; Reveillere, Albiol, Britos, Ghoulam; Behrami, Henrique; Callejon (34’st Pandev), Hamsik (29’st Mertens), Insigne; Higuain (37’st Zapata). A disp: Colombo, Fernandez, Dzemaili, Inler. All. Benitez
Arbitro: Pavel Královec (RCE); assistenti Roman Slyško (SLO) e Martin Wilczek (RCE); 4° uomo Antonin Kordula (RCE); assistenti addizionali Radek Príhoda (RCE) e Michal Paták (RCE)
Marcatore: 13′ st Jackson Martinez
Ammoniti: Alex Sandro (P) e Behrami, Reveillere (N)
[FONTE IMMAGINE: SPORTLIVE.IT]