In dieci per quasi tutta la partita (espulso Maurício al 6') la Lazio ottiene lo stesso la vittoria, 3-1 sul Rosenborg con Alessandro Matri protagonista in tutte e tre le reti e girone di Europa League in completo controllo.
Nemmeno i disastri di Maurício riescono a fermare la Lazio di coppa. Il rosso rimediato dal difensore ex Sporting all'alba del match contro il Rosenborg sembrava poter creare grossi problemi ai biancocelesti, capaci invece di reagire alla grande e conquistare un successo prezioso per ottenere la leadership in solitaria del Gruppo G di Europa League. Alessandro Matri ha annullato l'inferiorità numerica con una gran partita, segnando il vantaggio e servendo a Felipe Anderson il pallone del 2-0, oltre ad avviare l'azione dalla quale è scaturito il rigore del 3-1 (segnato da Candreva dopo che il portiere Hansen aveva parato dagli undici metri), l'ex Milan ha interrotto così un digiuno che in campo internazionale durava da 608 giorni (Esbjerg-Fiorentina, 21 febbraio 2014). Quattro gol ma anche quattro pali: ne ha presi due la Lazio nella stessa azione, con Hoedt e Mauri, e lo stesso ha fatto il Rosenborg fra il 30' e il 36', subito dopo il vantaggio biancoceleste, i norvegesi hanno mancato di incisività sia sullo 0-0 sia a inizio ripresa, disputando una partita decisamente mediocre nonostante l'uomo in più e chiudendo con un rigore sbagliato nell'ultima giocata, i fasti della squadra che negli anni Novanta era una presenza fissa in Champions League sono piuttosto lontani pur avendo dominato il campionato locale per tutta la stagione.
PRIMO TEMPO
Davvero incredibile l'inizio di partita, perché al 3' la Lazio riesce a prendere due legni nella stessa azione (su corner colpo di testa di Hoedt sul palo e ribattuta di Mauri sulla traversa praticamente a porta vuota) e due minuti dopo rimane in dieci per colpa di Maurício, che sbaglia un controllo di palla agevole e stende Søderlund lanciato a rete, stabilendo un record non certo invidiabile visto che si tratta della terza espulsione in due mesi fra Champions League (Bayer Leverkusen), Serie A (Verona) ed Europa League. Entra Gentiletti al posto di Onazi ma per fortuna dei biancocelesti il Rosenborg non ne approfitta e non alza il ritmo, Candreva al 22' riceve palla sul vertice sinistro dell'area ma il suo destro non prende il giro e termina alto, i norvegesi invece si fanno vedere con un colpo di testa di Bjørdal a lato su angolo da sinistra. Al 28', a sorpresa, Lazio in vantaggio: grande assist di Candreva a tagliare fuori la difesa avversaria, Alessandro Matri si inserisce in mezzo ai due centrali e davanti al portiere non sbaglia con il destro, ritrovando il gol dopo oltre un mese dalla doppietta all'Udinese. Dopo aver ringraziato i pali i norvegesi li maledicono nel giro di sei minuti, al 30' Skjelvik va via a Hoedt con un gran controllo e incrocia col sinistro, Berisha sfiora mandando il pallone sul palo e poi blocca in due tempi un tiro di Jensen, al 36' cross da destra e colpo di testa di Søderlund sul quale stavolta il portiere albanese non avrebbe potuto fare nulla, salvato in questo caso dall'altro montante. Un gol, un rosso e ben quattro legni il resoconto del primo tempo.
SECONDO TEMPO
Al 54' la Lazio raddoppia, una palla persa a centrocampo dal Rosenborg viene raccolta da Mauri che di prima intenzione lancia Matri, assist arretrato per Felipe Anderson e piazzato che vale il 2-0. Partita che sembra mettersi bene per i biancocelesti, molto più tranquilli nel corso della ripresa, se non fosse che al 69' Skjelvik crossa da sinistra e Alexander Søderlund di testa accorcia le distanze. Il centravanti dei norvegesi sfiora il pari tre minuti dopo su azione in fotocopia ma stavolta la sua incornata, con Gentiletti nuovamente disattento, termina a lato, la Lazio si salva e poco dopo chiude i conti, bel movimento di Matri che serve al centro Radu, contatto con de Lanlay e per l'arbitro è calcio di rigore che Hansen para ad Antonio Candreva, prendendo il 3-1 sulla ribattuta. Il Rosenborg comunque non si dà per vinto, Midtsjø sfiora il 3-2 con un gran sinistro vicinissimo all'incrocio, all'ultimo minuto di recupero secondo rigore di serata per fallo di Konko su Konradsen e ancora una parata, perché Berisha si supera sulla conclusione rasoterra alla sua destra di Søderlund.
Il Saint-Étienne vince 0-1 in casa del Dnipro e così la Lazio è prima in solitaria con sette punti, tre in più delle due sfidanti sull'altro campo, mentre il Rosenborg resta fermo all'ultimo posto a quota uno. Per i biancocelesti in campionato posticipo alle ore 18 di domenica contro il Torino, sempre in casa.
TABELLINO
Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Maurício, Hoedt, Radu; Onazi (11' Gentiletti), Cataldi; Candreva, Mauri (75' Milinkovic-Savic), Felipe Anderson (70' Lulic); Matri. Allenatore: Pioli
Rosenborg (4-3-3): Hansen; Svensson (75' Konradsen), Bjørdal, Eyjólfsson, Dorsin (62' Mikkelsen); Jensen, Selnæs (89' Vilhjálmsson), Midtsjø; de Lanlay, Søderlund, Skjelvik. Allenatore: Ingebrigtsen
Arbitro: Pawel Gil della federazione polacca (Sadczuk – Borkowski; Sapela; Frankowski – Jakubik)
Reti: 28' Matri, 54' Felipe Anderson, 69' Søderlund (R), 79' Candreva
Espulso: Maurício (L) al 6' per fallo con chiara occasione da gol
Ammoniti: Bjørdal (R), Milinkovic-Savic, Matri (L)
Note: al 79' Hansen (R) ha parato un rigore a Candreva (L), al 94' Berisha (L) ha parato un rigore a Søderlund (R)
[Immagine presa da uefa.com]