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Allo stadio Laugardalsvöllur di Reykjavík comincia con un successo l’avventura in Europa League dell’Inter, che nell’andata dei play-off ha superato agevolmente la formazione islandese dello Stjarnan.

 

Compito superato. Era un dovere per l’Inter vincere la prima partita della nuova stagione e ciò è avvenuto con relativa tranquillità, uno 0-3 che mette tutto in discesa per il passaggio alla fase a gironi, ritenuta a giusta ragione vitale per ripresentarsi in Europa da protagonisti dopo un anno di assenza. Non poteva che finire altrimenti una partita dall’evidente divario tecnico, che però conteneva almeno un paio di insidie determinate dalla condizione fisica sicuramente favorevole agli islandesi e da un clima di gran lunga più rigido rispetto a quello italiano, situazioni comunque entrambe passate nel dimenticatoio dopo l’uno-due a cavallo dell’intervallo che ha tramortito lo Stjarnan e steso un tappeto rosso per il sorteggio dei gruppi di venerdì 29. Buono l’esordio di Dodô, con un gol e un assist, interessanti spunti da M’Vila e Vidic, una traversa per Osvaldo: i nuovi acquisti schierati a Reykjavík da Walter Mazzarri, che ha confermato il 3-5-1-1 visto nelle amichevoli, hanno tutti dato risposte positive, compreso l’ex giocatore di Roma e Juventus, subentrato nella ripresa con tanta voglia di segnare e sfortunato nella circostanza del legno colpito. Magari tra una settimana il sosia di Johnny Depp potrà rifarsi con gli interessi, in quella che si preannuncia una partita dall’esito pressoché scontato, anche perché stasera lo Stjarnan ha mostrato tutti i limiti che una squadra semi-professionista può avere, mettendo fine all’imbattibilità europea costruita nei precedenti tre turni preliminari senza quasi mai rendersi pericoloso.

PRIMO TEMPO
È di Vidic, dopo due minuti di gioco, la prima occasione stagionale nerazzurra, un colpo di testa che termina alto su calcio d’angolo. L’Inter si rende praticamente pericolosa soltanto su queste situazioni in avvio, sul secondo corner cross di Hernanes e palla che rimbalza al limite dell’area piccola senza che nessun suo compagno riesca a intervenire, sul terzo colpo di testa di Ranocchia che supera Jónsson ma non Finsen, bravo a respingere sulla linea. La tattica degli islandesi è chiarissima: linee di difesa e centrocampo molto basse per rischiare il meno possibile, la retroguardia è quasi sempre a cinque perché a turno uno dei due esterni scala dietro, davanti solo un tiro con Handanovic che blocca facile un tiro da fuori di Punyed, per il resto l’Inter controlla la gara ma a ritmo molto blando, con pochissimi movimenti senza palla e qualche errore di misura negli appoggi, frutto anche di una condizione ancora non ottimale. Dopo un paio di tentativi da lontano piuttosto velleitari gli ospiti riescono a passare a cinque minuti dall’intervallo, Dodô crossa da sinistra, Rauschenberg buca l’intervento e Mauro Icardi è pronto in area per controllare il pallone vagante e battere Jónsson con un destro piazzato da dieci metri, un gol liberatorio perché consente ai nerazzurri di andare al riposo in vantaggio e in situazione di totale controllo.

SECONDO TEMPO
Partenza sprint dell’Inter per continuare sulla falsariga della chiusura di tempo e gol che arriva immediatamente: Jonathan crossa dalla destra verso il centro, irrompe Dodô che colpisce di testa dal limite dell’area piccola, la palla rimbalza lentamente due volte e quando viene respinta da un difensore ha già varcato in maniera netta la linea di porta, dopo un attimo di esitazione l’arbitro croato Strahonja concede giustamente la rete, prima in Europa per il brasiliano che non segnava da quasi tre anni (Flamengo-Bahia del 4 settembre 2011). Il raddoppio in avvio di ripresa mette la gara sul velluto, diventa praticamente un’amichevole agonistica, Icardi ha due opportunità per fare doppietta ma non le sfrutta, la seconda soprattutto poteva essere sfruttata meglio con uno schema su punizione a liberarlo in area per una conclusione ciccata. Ci prova pure Hernanes con una bella girata di controbalzo, Jónsson riesce a bloccare, il brasiliano cerca duetti con Botta e per poco non gli riesce di chiudere una grande azione, vanificata da un colpo di tacco troppo debole dell’argentino dentro l’area. Solo dopo metà ripresa lo Stjarnan prova ad affacciarsi nella metà campo avversaria, Juan Jesus deve intervenire in scivolata su un cross dalla sinistra e sull’angolo susseguente Toft, solissimo, manda sull’esterno della rete da buona posizione, l’unico tiro in porta pericoloso lo fa Finsen all’84’ con Handanovic che si distende in tuffo e devia. Il finale è tutto dell’Inter, Osvaldo prende una traversa con un destro a giro dopo essersi ben liberato al limite (sfiora anche Jónsson) e all’89’ Dario D’Ambrosio, su assist di Kuzmanovic, suggella al meglio la sua prima presenza europea siglando lo 0-3 che chiude i conti.

Successo confortante e abbastanza largo per evitare sorprese al ritorno (ma meglio non dare nulla per scontato: i tifosi interisti si ricorderanno cosa accadde due anni fa contro Hajduk Spalato e Vaslui), tra una settimana al Meazza, per la precisione giovedì 28 con calcio d’inizio alle ore 20.45, l’Inter dovrà semplicemente ratificare il passaggio del turno e l’approdo alla fase a gironi.

IL TABELLINO
Stjarnan (4-4-2):
Jónsson; Vemmelund, D. Laxdal, Rauschenberg, Arnason; Punyed, Rúnarsson (70′ Toft), A. Jóhansson, Finsen; Björgvinsson, Gunnarsson (70′ G. Jóhansson). Allenatore: Sigmundsson
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Jonathan (75′ D’Ambrosio), Hernanes (88′ Kuzmanovic), M’Vila, Kovacic, Dodô; Botta (61′ Osvaldo); Icardi. Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Mario Strahonja della federazione croata (Premužaj – Krmar; Jovic)
Reti: 41′ Icardi, 48′ Dodô, 89′ D’Ambrosio
Ammonito: Vidic (I)

[Immagine presa da gazzetta.it]