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Hanno poco meno di sessantuno anni in tre i marcatori di Baku, ma bastano loro per ottenere una bella vittoria e arrivare al derby con la carica giusta. La scelta di testare tanti ragazzini ha pagato, ed è bastato un tempo per archiviare la pratica Neftçi, squadra azera semisconosciuta e 283° nel ranking che però non perdeva una partita casalinga nelle coppe europee da oltre tredici anni (12 Agosto 1999, 2-3 contro la Stella Rossa nei preliminari di Coppa Uefa). Si gioca nello stadio intitolato al guardalinee della finale dei Mondiali del 1966, Tofik Bachramov, quello del gol fantasma di Hurst.

 

C’erano tante insidie in questa trasferta nel profondo est europeo, anzi di fatto in Asia visto che l’Azerbaigian non fa parte geograficamente dell’Europa ma viene annesso per motivi storici e culturali: in primis il lunghissimo viaggio di oltre quattromila chilometri, ma anche la consapevolezza che le energie dovevano essere mantenute per il derby in programma tra meno di settantadue ore. Per questo Stramaccioni ha deciso di evitare la trasferta a diversi giocatori chiave della rosa, tra cui Samuel, Zanetti, Cassano e Milito (oltre a Sneijder infortunato e Palacio che sta recuperando e vuole far di tutto per esserci Domenica) e si è affidato a un’undici di partenza sperimentale, con la difesa a tre puntellata dalla presenza di Cambiasso, anche se fino all’immediata vigilia si pensava a un ritorno a quattro, e il debutto stagionale di Obi, fermato dallo scorso Maggio da un fastidioso infortunio, oltre alla conferma di Livaja in attacco, già visto dal 1′ contro il Rubin Kazan (con gol) ma affiancato da Cassano, stavolta invece unica punta con Coutinho a supporto. Ci credono e non poco i padroni di casa, che puntano tutto sugli stranieri Wobay, Flavinho e Canales per cogliere qualcosa di importante dopo il prezioso punto strappato nella bolgia di Belgrado due settimane fa nella prima giornata del girone H.

PRIMO TEMPO
Basta poco all’Inter per sfondare il muro azero, non proprio resistentissimo: tempo dieci minuti ed è già vantaggio, con una giocata avviata sulla destra da Jonathan che serve in verticale Guarín, uno sguardo in mezzo e cross rasoterra per Coutinho che sceglie la giocata più difficile e spettacolare per colpire, ossia un colpo di tacco molto brasiliano che sorprende portiere e difensore e si insacca sul primo palo. Secondo gol in Europa League per il ventenne brasiliano, già a segno nella prima partita della stagione a Spalato, e partita già in discesa dopo nemmeno un quarto d’ora di gioco. La concentrazione non sembra essere al massimo, e lo dimostra un mezzo pasticcio da parte di Handanovic che per poco non regala palla sul pressing avversario (lo salva Cambiasso), ma basta dare la palla in avanti e qualcosa accade, anche perché i difensori di casa mostrano una lentezza esorbitante e anche delle distanze tra i reparti troppo ampie per non essere sfruttate. Quello che ne approfitta al meglio è Coutinho, spettacolare nella prima frazione, al 19′ si porta via tutta la difesa del Neftçi per poi venire steso a terra da Yunusadze, che se la cava solo perché l’arbitro olandese Blom decide incredibilmente di sorvolare su un rigore piuttosto netto; al 27′ il brasiliano sfiora un gol da antologia con un destro da fuori area che gira tanto ma non quanto basta per finire all’angolino (lo manca comunque di poco) e un minuto dopo altro slalom prima di essere bloccato dal portiere in uscita. Coutinho crea ma quello che rifinisce è Guarín, che alla mezz’ora serve il secondo assist di giornata, ancora con un cross basso ma stavolta sul secondo palo dove l’accorrente Obi raccoglie con il sinistro e piazza un colpo da biliardo sull’angolo lontano non lasciando scampo a Stamenkovic: secondo gol in carriera per il nigeriano, già a segno contro il Cesena sul finire della scorsa stagione ma grazie alla netta deviazione da parte di Von Bergen, perciò si può parlare tranquillamente di primo gol “pulito”, e rete numero cinquecento dell’Inter nelle coppe europee. Si fanno vedere anche i padroni di casa, colpiti non poco dall’uno-due in mezz’ora dei nerazzurri: una punizione di Shukurov con schema libera al tiro il capitano Sadygov che calcia dal limite con il destro, Handanovic controlla ma la sfera non esce più di tanto alla sua sinistra, questa resta l’unica vera occasione degli azeri per rientrare in partita, anche perché quattro minuti prima dell’intervallo arriva il tris dell’Inter, lo firma Marko Livaja che si avventa di testa con un guizzo da attaccante puro su un tocco centrale di Guarín, originariamente destinato a Coutinho ma sporcato dalla deviazione di Bertucci: tutto troppo facile, è una passeggiata.

SECONDO TEMPO
Dentro Seyidov per Nurahmadov nel Neftçi che parte bene, anche perché fare peggio del primo tempo era impensabile, pressando l’Inter nella propria metà campo e guadagnandosi qualche calcio d’angolo con azioni manovrate (e un tiro in porta di Bertucci alzato da Handanovic sopra la traversa), finché al 53′ segna il gol che accorcia le distanze, lo realizza il cileno Nicolás Canales con un tocco a centro area indisturbato dopo una discesa di Wobay: primo gol subito in trasferta dall’Inter in questa stagione, dopo un’imbattibilità durata 503′ più recupero delle cinque partite e un tempo fin qui disputate. La reazione nerazzurra (oggi in maglia rossa) non si fa attendere, Álvaro Pereira si invola sulla fascia e arriva fino all’area avversaria, conclusione respinta da Stamenkovic che prende anche la ribattuta ed evita che il distacco torni nuovamente a tre reti dopo neanche un minuto dal gol di Canales, che al 55′ va vicino alla doppietta su azione da calcio d’angolo, con il pallone che gli carambola addosso ma senza avere il tempo di mirare verso la porta, Handanovic così ha pochi problemi a raccogliere la palla. Bene ancora Livaja, che sfiora il secondo centro in partita al 59′ con una potente botta di destro dal limite dell’area deviata in calcio d’angolo dal portiere avversario, al 73′ si rivede anche Coutinho, meno attivo nella ripresa ma sempre pericoloso, che parte da centrocampo lasciandosi dietro tutti gli avversari possibili salvo poi arrivare a tu per tu con Stamenkovic pressato e in precario equilibrio, il suo sinistro termina perciò alto sopra la traversa. Al 76′ Guarín entra bene in area da destra ma anziché tirare sceglie l’assist verso il centro dove non ci possono arrivare sia Jonathan sul primo palo che Pereira sul secondo, la partita però è ampiamente in mano alla squadra di Stramaccioni e basta controllare un minimo le sempre meno fitte offensive azere per arrivare senza sofferenze al finale, che arriva dopo quattro minuti di recupero.

Primo successo nella fase a gironi in Europa League per l’Inter, che si porta a quattro punti confermando la leadership del gruppo H assieme al Rubin Kazan, che ha battuto in contemporanea per 2-0 il Partizan Belgrado (prossimo avversario sia nel matchday 3 che nel 4) con i gol di Karadeniz e Ryazantsev. Si interrompe invece la striscia positiva in campo internazionale del Neftçi, che dopo la sconfitta contro la Stella Rossa aveva superato indenne ben quattordici gare casalinghe, di cui alcune contro avversari di provato valore come l’Anderlecht o il CSKA Mosca, e che veniva da quattro risultati utili di fila. Archiviato il turno di coppa per l’Inter è però finalmente tempo di pensare senza sosta al derby, con il Milan rivitalizzato dalla vittoria a San Pietroburgo contro lo Zenit ventiquattro ore prima e che ora ospiterà (da calendario si gioca in casa dei rossoneri) il derby numero duecentosette nella serata di Domenica.

IL TABELLINO
Neftçi (4-2-3-1): Stamenkovic; Shukurov, Yunusadze, Mitreski, Bertucci; Ramos, Sadygov; Wobay, Nurahmadov (46′ Seyidov), Flavinho; Canales. Allenatore: Hajiyev
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Silvestre, Cambiasso, Juan Jesus; Jonathan, Guarín (82′ Gargano), Mudingayi, Obi (64′ Ranocchia), A. Pereira; Coutinho (75′ Garritano); Livaja. Allenatore: Stramaccioni
Arbitro: Kevin Blom della federazione olandese (Simons – Goossens; Van Dongen; Makkelie – Van Sichem)
Reti: 10′ Coutinho, 30′ Obi, 42′ Livaja, 53′ Canales (N)
Ammoniti: Obi, Ranocchia, Jonathan, A. Pereira (I)

[Immagine presa da inter.it]