Esce in maniera molto triste la squadra B dell’Inter, che senza quasi tutti i titolari regala il solito gol da censura e manda l’Eintracht Francoforte ai quarti di Europa League.
Vincere nel calcio è difficile, ma perdere è molto facile. L’Inter questa sera ha fatto di tutto per perdere e non poteva esserci altro risultato: semplicemente non aveva nessuna voglia di lottare per vincere, cosa gravissima, e non aveva nemmeno gli uomini per competere, a tre giorni dal derby e con mezza squadra fuori tra infortuni, squalifiche e patetiche autoesclusioni di chi avrebbe dovuto dare il buon esempio. L’Eintracht Francoforte, guidato da tredicimilacinquecento tifosi al seguito, ringrazia e banchetta al Meazza sui resti di una squadra allo sbando, con Luciano Spalletti disperato in panchina che non riesce a farsi capire dai suoi, mentre i tedeschi colpiscono subito con Luka Jović (sul primo vero errore stagionale di Stefan de Vrij) e sprecano un’infinità di occasioni (Samir Handanović è il migliore in campo: se in una prestazione del genere si salva solo il portiere il campanello d’allarme è grosso) che comunque non hanno alcuna ripercussione su un risultato già definito al 5′. Si era capito fin da subito che l’Inter questa partita non l’avrebbe mai portata a casa, colpita ancora una volta da una sua leggerezza (gol regalato, come col PSV Eindhoven l’11 dicembre e come più o meno in tutte le partite decisive giocate da questo gruppo) e drammaticamente mancata negli uomini che avrebbero dovuto fare la differenza: se però Keita Baldé Diao e Ivan Perišić (impresentabili) avevano la scusa di essere appena rientrati da infortuni certo non si può dire lo stesso di Antonio Candreva, che continua imperterrito a sbagliare qualsiasi pallone gli capiti vicino. La stagione nerazzurra continua a prendere una piega bruttissima in questo 2019, e ora a peggiorare le cose arriva un derby spartiacque: vincerlo darebbe una sosta tranquilla al terzo posto, viceversa un passo a vuoto come stasera metterebbe in discussione la qualificazione in Champions League.
PRIMO TEMPO
Ignobile prestazione dell’Inter, tre minuti e Kostić va via sulla sinistra, sul suo tiro Handanović respinge corto e Haller, contrastato da Cédric Soares, manda sulla traversa a porta vuota. Inter graziata la prima volta, non ovviamente la seconda e anche qui solo per colpe proprie, al 5’ osceno colpo di testa all’indietro di de Vrij che manda in porta il capocannoniere del torneo Luka Jović, pallonetto e inevitabile 0-1 autoindotto. La partita perde di interesse, l’Inter non ha la forza e gli uomini per riversarsi in attacco, quando ha una mezza chance Keita lanciato a rete si allunga il pallone e lo perde, dall’altra parte due tentativi di Willems larghi e una discesa di Gaćinović (su orrore stavolta di Vecino) con Handanović bravo a salvare e anticipare Haller.
SECONDO TEMPO
La cosa incredibile è che l’Inter perde, non fa niente per ribaltare la situazione e il migliore in campo è il suo portiere, Handanović. Lo sloveno si oppone due volte a Kostić in pochi minuti, poi nel finale fa un miracolo su colpo di testa a botta sicura di Jović e nel recupero su punizione toccata ancora per Kostić. Dall’altra parte il nulla o quasi, con Keita e Perišić visibilmente fuori condizione, Politano che ci tenta con un sinistro a giro a lato e il primo tiro in porta dei nerazzurri (al 66’), ma di voglia di recuperare la situazione manco a parlarne. Spalletti dà almeno la soddisfazione dell’esordio da professionisti a Sebastiano Esposito (classe 2002) e Davide Merola (classe 2000), entrambi attaccanti della Primavera: sono loro gli unici sorrisi in casa Inter.
Eintracht Francoforte ai quarti, domani alle 13 il sorteggio. All’Inter resta solo il campionato, e domenica c’è un derby che arriva nel momento peggiore della stagione.
INTER-EINTRACHT FRANCOFORTE 0-1 (andata 0-0) – IL TABELLINO
Inter (4-2-3-1): Handanović; D’Ambrosio, de Vrij, Škriniar, Cédric Soares (62′ Ranocchia); Vecino, Borja Valero (73′ Esposito); Politano (80′ Merola), Candreva, Perišić; Keita. Allenatore: Spalletti
Eintracht Francoforte (3-1-4-2): Trapp; Hinteregger, Hasebe, N’Dicka; Rode (89′ Paciência); Danny, Gaćinović (59′ de Guzmán), Willems (73′ Stendera), Kostić; Haller, Jović. Allenatore: Peintinger (Hütter squalificato)
Arbitro: Ovidiu Haţegan della federazione rumena (Şovre – Gheorghe; Ghinguleac; Petrescu – Colţescu)
Rete: 5′ Jović
Ammoniti: D’Ambrosio, Borja Valero, Škriniar (I), Haller, Rode, Paciência (E)
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