La squadra capitolina si è dimostrata sin da subito una delle sorprese più liete del nostro calcio e si candida di diritto ad un posto al sole in questa manifestazione, sia grazie al terzo posto in campionato, sia grazie ad una qualificazione alla fase ad eliminazione diretta raggiunta con una giornata d’anticipo.
Lo stato di forma e la rosa
Terzo posto in campionato ad un punto dall’Inter seconda, terza miglior difesa della Serie A e solo tre sconfitte subite, questo in sintesi il cammino dei biancocelesti in campionato. Nel precampionato erano sorti forti dubbi sulle possibilità di riuscita del nuovo progetto Lazio, vista la decisione della coppia Lotito-Tare di puntare su un tecnico poliglotta e semisconosciuto al pubblico italiano come Vladimir Petkovic e gli scarsi investimenti sul mercato estivo. Il mister bosniaco ha invece trovato la quadratura del cerchio alla grande, anche rigenerando giocatori in fase calante. In porta Marchetti, forse il miglior portiere italiano dopo Buffon, per conferme vedasi parata su Vidal in Juve-Lazio; difesa a quattro solida e affiatata, che forse pecca un po’ nei ricambi sugli esterni, formata, partendo da destra, da Konko, Dias, Biava e Radu. A centrocampo comanda Ledesma da vertice basso, affiancato dal “Tata” Gonzalez, che garantisce legna in mediana e puntuali inserimenti offensivi; a supporto dell’unica punta, il sempreverde e imprescindibile Miro Klose, danno spettacolo in tre : a sinistra il capitano Mauri, a destra Candreva, ritornato su livelli da nazionale, e da trequartista un rigenerato Hernanes, già 7 i goal per lui in questa stagione. Forse non sono all’altezza le riserve, Ederson deve ancora dimostrare tutto il suo valore e Lulic non pare ancora sui livelli straordinari dello scorso anno.
Il Leader
Intramontabile, incredibile, immenso, imprescindibile… Si potrebbe stare ore ad elencare aggettivi per Miro Klose, letale attaccante dei biancocelesti, undici gol in questo campionato più uno in Europa league. Petkovic se vuole andare avanti non può non prescindere dal suo terminale offensivo migliore. Goal a raffica, continuità di rendimento impressionante, idolo dei tifosi, leader di una squadra che se in giornata può dare del filo da torcere a chiunque, a 34 anni sembra stia vivendo una sorta di seconda giovinezza.
Il cammino in Europa
Inserita nel gruppo J assieme a Maribor, Tottenham, e Panathinaikos, la Lazio ha vinto il suo girone, guadagnandosi la qualificazione con una giornata di anticipo. Miglior attacco e miglior difesa per i capitolini, unico passo falso l’1-1 in casa del Pana, anche se alla fine è risultato inutile per la vittoria nel girone. Due 0-0 con la diretta inseguitrice, il Tottenham, doppia vittoria col modesto Maribor, 1- 0 all’Olimpico (forse l’unico acuto stagionale di Ederson) e 1-4 in trasferta, con doppietta di Libor Kozak e goal di Sergio Floccari, 3 goal a testa per entrambi, che hanno saputo sostituire degnamente Miro Klose. Ha sorpreso molti scettici il fatto che Petkovic abbia rinunciato ad un massicco turn-over (tranne che per preservare Klose), come invece fatto dalle altre italiane, dimostrando realmente l’importanza data alla competizione.
Commento Finale
La Lazio è una squadra solida e competitiva per arrivare sino in fondo, e soprattutto gode di una discreta continuità dei risultati, in più in una partita secca come si gioca in europa, è squadra ostica per tutti. Bisognerà vedere quando peserà la corsa alla Champions league, unico vero obiettivo dichiarato, ma Petkovic pare, oltre ai soliti discorsi, voler davvero onorare al massimo questa competizione, un po’ snobbata dal resto delle squadre italiane, e che manca nel nostro paese dal 1999, vinta dal Parma.