Approfittando del periodo natalizio SpazioCalcio.it dedica uno spazio alla presentazione delle squadre che affronteranno le italiane alla ripresa delle coppe europee a febbraio: oggi riflettori puntati sul Trabzonspor, prossimo avversario della Juventus nei sedicesimi di finale dell’Europa League.
Lo stato di forma
Il Trabzonspor Kulübü, prossimo avversario nei sedicesimi di Europa League della Juventus, già della Lazio nella fase ai gironi, si trova attualmente al settimo posto in classifica nella Süper Lig turca, a sei punti di distanza dal secondo che vale l’accesso alla Champions e addirittura a -14 dalla vetta occupata dal Fenerbahçe. La squadra allenata dal cinquantacinquenne Mustafa Resit Akçay è reduce dalla vittoria per 2-1 sull’Antalyaspor che ha messo fine ad una striscia di tre partite senza vittorie, caratterizzato dal pareggio ottenuto con il Bursaspor e dalle due sconfitte patite per mano di Gaziantepspor e Galatasaray. Tuttavia quello che di più importante c’è da sapere sul rendimento della compagine di Trebisonda è che si esalta nelle partite giocate in casa, nel suo Hüseyn Avni Aker, un impianto moderno, modificato e ammodernizzato in occasione della prima partecipazione del Trabzonspor alla Champions League nella stagione 2011-2012, per cui sono state tolte recintazioni e piste d’atletica e sono stati aggiunti posti VIP e per la stampa. La vicinanza dei tifosi al campo contribuisce non poco a creare un’atmosfera infernale che sarà del tutto simile a quella dell’Ali Sami Yen di Istanbul dove il Galatasaray ha sconfitto la Juve. Ma dicevamo dell’ottimo rendimento del Trabzonspor in casa, ebbene in questa stagione mai nessuno ha espugnato Trebisonda (il nome di Trabzon, la città in cui ha sede la società, in italiano), né in campionato dove sono arrivate sette vittorie e due pareggi, né in Europa League, nove vittorie e tre pareggi (tra cui il 3-3 con la Lazio) compresi i preliminari. Dall’altro canto, almeno in Süper Lig, i “Bordeaux-Blu” (soprannome derivante dal colore della maglia e dello stemma) hanno inanellato una serie di risultati disastrosi in trasferta, una sola vittoria, un pareggio e ben sei sconfitte con sempre almeno due gol al passivo.
La rosa
Il Trabzonspor alterna fra i suoi tesserati giocatori turchi più o meno giovani ma non molto promettenti a veterani spesso ultrapagati e provenienti da squadre molto blasonate. In porta troviamo uno dei leader della squadra e uno dei suoi rappresentanti nella Nazionale allenata da Fatih Terim, e cioè Onur Kivrak, capitano della squadra già a 25 anni. In difesa i titolari sono l’ex Chelsea e Porto José Bosingwa, esperto terzino portoghese che vanta nel suo curriculum due Champions League, il roccioso Souleymane Bamba, il 26enne Mustafa Yumlu e il terzino sinistro Aykut Demir. Premesso che Akçay gioca sistematicamente con il 4-2-3-1, a centrocampo si piazzano Didier Zokora, altro ivoriano ex tra le altre di Tottenham e Siviglia e l’argentino Gustavo Colman, con il talentuoso Aydogdu e il 26enne Akgün alternative sicure. Dietro l’unica punta il celebre Florent Malouda e Olcan Adin (capocannoniere di Europa League con cinque reti insieme a Defoe degli Spurs) sono gli “intoccabili”, mentre per il ruolo mancante se la giocano Erdogan, Alanzinho e Mierzejewski. Il bomber del Trabzonspor infine è Paulo Henrique, brasiliano 24enne miglior marcatore in campionato con sei reti, la cui unica alternativa di livello è Emre Güral, promettente 24enne a quota quattro gol in stagione.
La stella
Olcan Adin, insieme a Malouda, è colui che meglio si sta comportando nella stagione in corso. Il centrocampista turco classe ’85 è arrivato a Trebisonda nell’estate 2012 dal Gaziantepspor dove aveva militato per quattro anni collezionando 90 presenze, ma il suo palmarès comprende soprattutto due titoli turchi ottenuti con il Fenerbahçe nel 2004 e nel 2007, anche se da comprimario (soltanto sei presenze nell’arco di questo periodo). L’ottimo rendimento nel corso del 2012 lo ha portato a conquistare la Nazionale con cui ha debuttato il 1° marzo proprio di quell’anno in un match contro la Slovacchia. Il 28 novembre 2013 inoltre ha messo a segno un’importante tripletta ai ciprioti del Limassol che non solo lo ha reso capocannoniere di Europa League, ma ha anche permesso al Trabzonspor di qualificarsi ai sedicesimi.
Il cammino in Europa
Il Trabzonspor ha dovuto affrontare l’Europa League sin dal secondo turno di qualificazione, dove si è sbarazzato degli irlandesi del Derry City con un totale di 7-2. Ben più complicato il terzo turno, con la Dinamo Minsk che ha costretto i turchi a sudare freddo (0-1 in Bielorussia, 0-0 nel ritorno a Trabzon). Superati nei preliminari abilmente gli albanesi del Kukeski, gli uomini di Akçay hanno fatto ancora meglio nel girone di qualificazione ottenendo 14 punti, vincendo sempre contro Limassol e Legia Varsavia e pareggiando due volte con la Lazio. I turchi quindi sono assolutamente imbattuti nella competizione, avendo, in 12 partite, vinto nove volte e pareggiato tre.
Commento finale
La Juventus affronterà il turno d’andata allo Juventus Stadium, sede tra l’altro della finale, giovedì 20 febbraio alle 19. È evidentemente a Torino in questa occasione che i bianconeri dovranno puntare a fare il più dell’opera, per ottenere già un cospicuo vantaggio sui loro avversari in vista della complicata trasferta in Turchia, tenendo conto anche dell’infelice e fresco precedente di Istanbul. Il Trabzonspor è una squadra molto forte in casa in campionato, ma abbiamo visto come in Europa sia una vera e propria corazzata, incapace di perdere, anche se c’è da dire che soltanto la Lazio lo poteva impensierire, per livello di rosa, tra tutte le compagini incontrate; e infatti con i biancocelesti i turchi si sono dimostrati tutt’altro che irresistibili. Attenzione però al mercato di riparazione, per il quale il Presidente Haciosmanoglu ha promesso almeno un colpo (si parla anche di Sergio Floccari della Lazio e di Maxi López del Catania). Chi vincerà questa sfida avrà a che fare agli ottavi con la vincente di Fiorentina-Ludogorets, con possibile derby italiano già così presto. Una curiosità finale: se guardando la partita con la Juve, sia all’andata che al ritorno, vi capiterà, al 61esimo minuto, di vedere letteralmente impazzire i tifosi turchi fra accensione di fuochi e lancio di carta igienica verso il campo o verso gli altri settori dello stadio sappiate che loro lo fanno quasi sempre proprio in quel preciso minuto per ricordare l’anno (1461) in cui l’Impero di Trebisonda passò definitivamente dal controllo bizantino a quello turco ottomano, con la caduta dell’ultima città indipendente di quel territorio dopo Costantinopoli e Mistra, proprio Trebisonda, quest’ultimo avvenimento motivo di grande orgoglio per tutti i suoi cittadini.
[Immagine presa da uefa.com]