Approfittando del periodo natalizio SpazioCalcio.it dedica uno spazio alla presentazione delle squadre che affronteranno le italiane alla ripresa di Champions League ed Europa League a febbraio: oggi riflettori puntati sullo Swansea City, prossimo avversario del Napoli nei sedicesimi di finale della seconda più importante competizione continentale per club.
Lo stato di forma
Dopo una metà di 2013 a dir poco esaltante con la vittoria della Coppa di Lega contro il Bradford di febbraio che gli ha permesso la partecipazione all’Europa League 2013-2014 nonostante il nono posto in Premier, lo Swansea è andato incontro ad un inizio stagione molto difficile, che ha messo a dura prova l’inesperienza e la resistenza degli Swans, impegnati su tre fronti sin da agosto. Sono 29 le partite giocate dalla squadra di Laudrup dal 1° agosto ad oggi, 27 dicembre, di cui ben dieci di Europa League, preliminari compresi. Il girone capitato ai gallesi non era semplice, ma le vittorie iniziali contro il Valencia e il San Gallo hanno ipotecato il passaggio del turno nonostante i soli due punti conquistati nelle altre quattro gare. Di sicuro è un risultato importante, visto il cammino travagliato in Premier, dove sono arrivate soltanto cinque vittorie in diciotto giornate (l’ultima il 4 dicembre, 3-0 sul Newcastle), che valgono un dignitoso undicesimo posto a +4 sulla zona retrocessione, forse un po’ meno rispetto a quanto ci si aspettava ad agosto, soprattutto di fronte ai milioni spesi per rafforzare la rosa. Il morale per i gallesi è comunque sempre alto, grazie ad un tifo rispettoso e costante e ad un allenatore come Laudrup che ispira sicurezza e tranquillità. Lo stesso danese ha commentato il sorteggio che vedrà i suoi incontrare il Napoli dicendo che una squadra come la sua merita di fronte al lavoro e al sacrificio fatti, di mettersi alla prova al cospetto di una grande come la compagine allenata da Benitez, reduce da un’incredibile eliminazione dalla Champions.
La rosa
In porta il titolare indiscusso è Michel Vorm, olandese ex Utrecht che quest’estate si è meritato le attenzioni di squadre come il Liverpool dopo un’ennesima annata di alto livello. Per lui anche l’onore di aver difeso la porta della sua Nazionale per 14 volte dal 2008 e di aver preso parte, se pur da riserva, alle spedizioni di Sudafrica 2010 e Ucraina-Polonia 2012. In difesa comincia a risaltare la colonia spagnola di Swansea, a partire dal terzino tuttofare Ángel Rangel per finire con la vecchia conoscenza genoana Chico Flores e il neo arrivato Jordi Amat, giovane promettente scuola Espanyol ancora non esploso del tutto. Ma la vera colonna del reparto arretrato rimane il roccioso Ashley Williams, capitano della nazionale gallese nonché della sua squadra, ruolo ereditato proprio questo luglio dal 34enne Garry Monk, ormai da 10 anni con la maglia degli Swans. Come terzini sinistri infine troviamo i due gallesi Taylor e Davies, giovani e acerbi, forse il punto debole dello Swansea. A centrocampo dirige le operazioni Leon Britton, inglese con il piede e il pensiero spagnolo trapiantatigli da Rodgers, vero regista e metronomo della squadra, sovente coadiuvato da due mediani dal fiato “lungo” come per esempio i nuovi Cañas e Shelvey, o dal più longevo De Guzmán, quest’ultimo esperto di tiri da fuori e di punizioni. Il centrocampo è il vero punto di forza dello Swansea, che proprio grazie alle geometrie, al possesso palla e a questa mentalità spagnoleggiante inculcata da Martínez e Rodgers prima, Laudrup poi, ha permesso di sviluppare un gioco piacevole da vedere, con palla a terra, non fisico ma comunque efficace. L’anno scorso è stato fondamentale però l’apporto degli attaccanti e soprattutto di Miguel Pérez Costa, detto Michu, di cui parleremo dopo. Dal mercato estivo è arrivato l’acquisto più oneroso della storia degli Swans, Wilfried Bony, bomber ivoriano pagato 12 milioni di euro al Vitesse, ma che finora non ha rispettato le attese andando in gol 10 volte in 25 partite, con addirittura solo 4 reti in Premier, dove ci si aspettava il salto di qualità. Nel 4-3-3 ideale di Laudrup trovano spazio anche i britannici Dyer e Routledge, due ali simili perché non alte ma molto veloci e imprevedibili. Le alternative sono gli spagnoli Pozuelo, Pablo Hernández (ex Valencia, anche lui pagato fior di quattrini), Vázquez e l’altro ivoriano Roland Lamah.
La stella
Si chiama Michu: attaccante numero 9 esploso nel 2012 quando vestiva la maglia del Rayo in Spagna e grande protagonista con la maglia dello Swansea (a cui è costato la bellezza di 2 milioni di sterline) nella scorsa stagione, quando ha trascinato i cigni con 22 gol in 43 partite totali. Proprio lui e i suoi gol stanno mancando a Laudrup come l’acqua nel deserto. Sono infatti solo sei le segnature dello spagnolo finora in diciannove presenze, ma le brutte notizie non finiscono, infatti per colpa di un infortunio alla caviglia resterà fuori dalle sei alle dieci settimane e quindi potrebbe saltare la doppia sfida con il Napoli. Per questo la società gallese interverrà sul mercato, dove l’obiettivo è Iago Aspas del Liverpool, che potrebbe arrivare in prestito: un buon giocatore, veloce e abile tecnicamente, ma che di sicuro fa meno paura rispetto a Michu.
Il cammino in Europa
Dopo aver superato agevolmente le doppie sfide con Malmö e Petrolul Poilesti, i gallesi hanno cominciato nel migliore dei modi la fase a gironi di Europa League travolgendo 3-0 il Valencia al Mestalla, in quella che senza dubbio rimarrà nella storia dello Swansea come una delle più belle vittorie di sempre. L’1-0 in casa al San Gallo e i due pareggi con i russi del Kuban hanno poi reso quasi indolori le ultime sconfitte, che non hanno precluso il passaggio del turno, bensì il posizionamento finale nella classifica che ha determinato un sorteggio così impegnativo. Le sfide con il Napoli avranno luogo giovedì 20 febbraio alle ore 21 in casa e il 27 al San Paolo ore 19. Chi passerà i sedicesimi affronterà una fra Porto e Eintracht Francoforte agli ottavi.
Commento finale
Lo Swansea è una squadra apparentemente meno forte dell’anno scorso (quando fra l’altro eliminò il Chelsea di Benitez in Coppa di Lega in semifinale) e probabilmente in occasione delle gare contro il Napoli dovrà fare a meno di Michu, ma si tratta pur sempre di un’esponente della Premier League e di un gruppo guidato da un allenatore promettente, ma ancora prima da un ex calciatore di Barcellona e Juve e quindi abituato a grandi palcoscenici. Il Napoli dovrà stare attento a non cadere in balia delle trame di gioco dei centrocampisti e dovrà tentare di sfruttare ogni possibile errore in fase di impostazione degli Swans. Inoltre per Benitez sarà fondamentale apportare un pressing alto onde evitare che siano i britannici a comandare il gioco. In conclusione il sorteggio per la nostra italiana poteva andare peggio, perché l’avversario è conosciuto e la trasferta non impegnativa, resta da vedere come si comporteranno le difese e se magari qualche nuovo acquisto potrebbe spostare ulteriormente gli equilibri di questa sfida.
(immagine presa da walesonline.co.uk)