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Complice il derby tutto italiano tra Juventus e Fiorentina c'è solamente una squadra da presentare per la rubrica delle euroavversarie relativa agli ottavi di finale di Europa League: è il Porto, sfidante del Napoli di Rafa Benítez.

 

Lo stato di forma
Al sorteggio in casa Napoli non era stato accolto in maniera favorevole il possibile incrocio con il Porto agli ottavi di finale, invece adesso si può tranquillamente dire che la doppia sfida con i lusitani arriva nel miglior momento possibile, perché i Dragões stanno attraversando un periodo di profonda crisi e la scorsa settimana l'allenatore Paulo Fonseca è stato esonerato, sostituito provvisoriamente da Luís Castro, tecnico della squadra B. L'esordio del cinquantaduenne ex difensore è stato positivo, con un 4-1 in campionato al Dragão contro il fanalino di coda Arouca (doppietta di Quaresma, reti di Carlos Eduardo e Jackson Martínez più sigillo ospite dell'ex Cagliari Rui Sampaio), ma il distacco dalla vetta in Liga Sagres rimane pesante, nove punti dal Benfica capolista a otto giornate dalla fine. Vincere per la quarta volta di fila la Primeira Liga sarà un'impresa quasi impossibile, se non altro la sconfitta del'Estoril contro la capolista ha aumentato il distacco dal quarto posto, mettendo quasi in cassaforte la qualificazione in Champions League, domenica sarà fondamentale la sfida in casa dello Sporting Lisbona per la seconda posizione, con i biancoverdi avanti di due punti.

La rosa
È quantomeno strano che il Porto si sia trovato in una situazione così difficile quest'anno perché nonostante tutto la rosa rimane sempre di medio-alto livello. Certo, il portiere Helton, trentaseienne capitano della squadra, è di gran lunga l'anello debole e spesso si è reso protagonista di papere colossali, ma la difesa è di caratura internazionale con i due ottimi esterni brasiliani Danilo (a destra) e Alex Sandro (a sinistra), entrambi prelevati dal Santos campione di Copa Libertadores nel 2011 e garanzia di spinta e copertura, in mezzo accanto al possente francese Eliaquim Mangala, cercato dai grandi club europei per la prossima stagione, si è ultimamente ritagliato uno spazio Abdoulaye Ba, richiamato dopo la cessione di Otamendi ma inutilizzabile in coppa per aver già giocato col Vitória Guimarães, dov'era in prestito nella prima parte di stagione: contro il Napoli giocherà quindi Maicon Pereira. A centrocampo la diga centrale è Fernando, spesso accostato alle squadre italiane (soprattutto all'Inter) e fresco di rinnovo contrattuale, ultimamente gli altri due interni sono stati Carlos Eduardo e Steven Defour, con l'interessante Josué relegato in panchina e il messicano Héctor Herrera prima riserva. A completare il 4-3-3, oltre al bomber Jackson Martínez, è tornato il figliol prodigo Ricardo Quaresma: l'ex flop di Barcellona, Chelsea e Inter, reduce da un'esperienza ricca ma con poche soddisfazioni nell'Al Ahly, è stato ingaggiato a parametro zero a gennaio e sorprendentemente ha subito trovato un buon rendimento, con ben sette gol segnati in due mesi tra cui uno di pregevole fattura all'Eintracht in Europa League. Il terzo del tridente cambia spesso, chi ha giocato di più è Silvestre Varela ma si è alternato con i vari Nabil Ghilas, Licá e l'ex del Pescara Juan Fernando Quintero, protagonista a inizio stagione e ora un po' accantonato.

Il leader
Per Jackson Martínez la doppia sfida con il Napoli sarà un incrocio con quella che poteva diventare la sua squadra, l'anno scorso infatti per circa due settimane il forte attaccante colombiano era stato a un passo dall'accordo con De Laurentiis, salvo poi rimanere a Porto e tenersi il ruolo di leader dei lusitani anziché formare una coppia d'attacco fenomenale con Gonzalo Higuaín. Centravanti completo, dato l'infortunio di Radamel Falcao sarà presumibilmente la punta della Colombia ai prossimi Mondiali, in stagione ha fin qui segnato ventuno gol in trentasei presenze tra campionato e coppe, è capocannoniere della Liga Sagres con quattordici reti davanti al connazionale Fredy Montero dello Sporting Lisbona. Classe 1986, è arrivato in Portogallo un anno e mezzo fa senza troppo clamore proveniente dal campionato messicano (Jaguares de Chiapas) pur avendo segnato venti gol nella stagione 2011-2012, diventando immediatamente il simbolo del Porto e il principale attaccante del futebol portoghese. Raúl Albiol e Federico Fernández dovranno tenere sempre altissima la concentrazione perché il colombiano potrebbe colpire in qualsiasi momento.

Il cammino in Europa
La difficile campagna europea del Porto può dare al Napoli buone indicazioni in vista degli ottavi di Europa League, i lusitani infatti erano inizialmente in Champions League proprio come gli azzurri ma sono stati eliminati nella fase a gironi, pur essendo inseriti in un gruppo di livello abbastanza basso dove a parte il super Atlético Madrid c'erano lo Zenit e l'Austria Vienna. Battuti entrambe le volte dalla squadra di Simeone (1-2 e 2-0), l'unico successo è arrivato al debutto contro l'Austria Vienna (0-1, gol di Lucho González ora finito in Qatar), il pareggio casalingo per 1-1 contro gli austriaci è stato il momento più basso della stagione e anche contro lo Zenit non sono arrivate altre vittorie, perdendo 0-1 in casa e facendo 1-1 a San Pietroburgo. Solo cinque i punti conquistati in sei partite, terzo posto dietro i russi (a quota sei, peggiore seconda in assoluto) e alla pari con l'Austria Vienna, ultimo solo a causa degli scontri diretti. Retrocesso in Europa League il Porto ha affrontato ai sedicesimi l'Eintracht Francoforte, 2-2 all'andata al Dragão con doppio vantaggio rimontato negli ultimi venti minuti e incredibile 3-3 al ritorno, con i tedeschi avanti prima 2-0 e poi 3-2, raggiunti all'86' da Ghilas dopo la doppietta di Mangala. In generale in Europa League l'ultimo successo dei lusitani risale alla finale della stagione 2010-2011, vinta 1-0 contro il Braga con rete di Falcao, e l'ultima vittoria casalinga a livello internazionale è di tredici mesi fa, 1-0 sul Málaga firmato João Moutinho.

Commento finale
Il Porto è senza dubbio un'ottima squadra e potrebbe essere tranquillamente una delle favorite per la vittoria dell'Europa League, certo però il momento non è dei migliori e la situazione venutasi a creare negli ultimi giorni con il cambio in panchina potrebbe avere ripercussioni fin da giovedì. Il Napoli dovrà fare meglio rispetto alla doppia sfida con lo Swansea ma non si ritroverà davanti quella corazzata quasi imbattibile degli ultimi anni, considerato che nell'ultimo mese e mezzo la porta di Helton è rimasta inviolata solo in una circostanza (su sei partite) fare almeno un gol nell'andata in programma giovedì 13 alle ore 19 (ritorno una settimana più tardi al San Paolo alle 21.05) potrebbe fare la differenza per il passaggio del turno. Data la perforabilità della difesa ora affidata a Luís Castro il consiglio per Benítez è quello di cercare di fare la partita fin dall'andata e attaccare gli avversari per metterli in difficoltà, cosa già successa molte volte in stagione anche con avversari molto più deboli del Napoli.

[Immagine presa da calcio.com]