Approfittando del periodo natalizio SpazioCalcio.it dedica uno spazio alla presentazione delle squadre che affronteranno le italiane alla ripresa delle coppe europee a febbraio: oggi è il turno dell’Esbjerg, pressoché sconosciuta sfidante danese della Fiorentina nei sedicesimi di Europa League.
Lo stato di forma
Il campionato in Danimarca è fermo per la consueta pausa invernale e riprenderà subito dopo l’andata dei sedicesimi, ma per il momento l’Esbjerg in Superligaen sta facendo una fatica incredibile: undicesimo posto (su dodici) con sedici punti in diciotto partite, dietro c’è solo il SønderjyskE che è anche l’ultima squadra sconfitta in campionato, 4-1 addirittura il 29 settembre. L’unico dato discreto è quello relativo all’attacco, perché con ventinove reti si piazza al quarto posto nella classifica delle reti segnate (solamente le prime tre hanno fatto meglio), per il resto non si capisce come questa squadra possa non vincere quasi mai nel torneo locale e superare il turno in Europa League, con la qualificazione alla competizione internazionale ottenuta vincendo la Landspokalturneringen (coppa nazionale) battendo 1-0 in finale il Randers. L’allenatore è danese, si chiama Niels Frederiksen e fino a non molti anni fa lavorava in banca, è subentrato lo scorso luglio a Jess Thorup, passato a guidare la nazionale Under-21, come moduli di gioco usa il 4-4-2 o il 4-1-4-1, con una prevalenza del primo in campionato e del secondo in Europa.
La rosa
È difficile che qualcuno di questi nomi possa dire qualcosa ai non esperti del campionato danese: in porta c’è il ventunenne Frederik Rønnow; in difesa i titolari sono Peter Ankersen, Jonas Knudsen, Jens Berthel Askou e Davidson Drobo-Ampem, i primi due terzini e gli altri centrali; a centrocampo Kian Hansen è l’uomo davanti alla difesa affiancato dall’esperto capitano Hans Henrik Andersen, Jakob Andersen (gemello del difensore Peter) e Jesper Rasmussen di norma completano il reparto; le punte sono Mushaga Bakenga e Mick van Buren con il norvegese Mohammed Fellah utilizzato come prima alternativa nel ruolo di trequartista. In rosa c’è anche una vecchia conoscenza del campionato italiano, Martin Bergvold, al Livorno dal 2006 al 2010.
Il leader
Il principale finalizzatore della squadra è Mick van Buren, olandese classe 1992 con all’attivo dieci gol in ventisette presenze (quattro in Europa League e sei in Superligaen) ma naturalmente si tratta di un giocatore molto distante dal valore degli attaccanti che si ritroverà davanti nel doppio confronto con i viola, Mario Gómez e Giuseppe Rossi ma presumibilmente anche il giovane Ryder Matos. Curiosa invece la storia del centrocampista offensivo Mohammed Fellah, acquistato dal Vålerenga a fine agosto e presentato come l’ingaggio più importante del calciomercato estivo ma impegnato solamente in campionato perché, a causa di una dimenticanza, non è stato inserito nella lista per l’Europa League, errore che presumibilmente verrà corretto per la fase a eliminazione diretta.
Il cammino in Europa
Come già fatto notare in precedenza in coppa l’Esbjerg si è esaltato, ottenendo risultati diametralmente opposti rispetto a quelli del campionato. Tornati in Europa dopo otto anni dall’ultima partecipazione i danesi hanno eliminato il più quotato Saint-Étienne nei play-off con un complessivo 5-3 (vittorie per 4-3 in casa e 1-0 in Francia) per poi essere inseriti nel Gruppo C assieme a Salisburgo, Elfsborg e Standard Liegi. L’Esbjerg ha vinto le partite contro svedesi e belgi, questi ultimi vera e propria delusione del raggruppamento, perdendo le due gare contro la formazione leader del campionato austriaco (il Salisburgo ha terminato il girone a punteggio pieno) e qualificandosi dunque ai sedicesimi in seconda posizione con dodici punti sui diciotto disponibili. Rendimento piuttosto equilibrato, solo nell’ultima partita (con il passaggio del turno già ottenuto) è arrivata una pesante batosta (3-0) mentre le altre gare sono finite tutte con un gol di scarto a favore o contro, per un totale di otto gol fatti e altrettanti subiti.
Commento finale
Non ci sono scuse: la Fiorentina deve passare il turno e anche in maniera piuttosto agevole, l’Esbjerg non può in alcun modo essere un ostacolo per la squadra di Vincenzo Montella e solo un exploit del Trabzonspor potrebbe impedire il derby tutto italiano con la Juventus agli ottavi. Anche giocando senza tutti i titolari la rosa dei viola è di un’altra categoria rispetto a quella danese, e il fatto che la sfida di andata sarà la prima partita ufficiale dell’Esbjerg nel 2014 dovrebbe essere un vantaggio tale da annullare lo scompenso climatico dovuto alle temperature basse che ci saranno in Danimarca a metà febbraio. Andata giovedì 20 febbraio alle ore 19 e ritorno una settimana più tardi alle ore 21.05 al Franchi.
[Immagine presa da efbhistorik.dk]