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Nei sedicesimi di Europa League il Napoli di Benítez affronterà il Trabzonspor, squadra turca con poco blasone ma sempre temibile.

 

Non ci sono precedenti tra il Napoli e il Trabzonspor, ma la squadra turca ha già avuto a che fare con le Italiane nelle coppe europee: due volte l’Inter (Coppa UEFA 1983/84 e Champions League 2011/2012) e una volta con la Lazio (Coppa UEFA 1994/95). Gli altri due precedenti sono decisamente più insoliti. Nel 1999/2000 in Intertoto contro il Perugia, quando la squadra di Carletto Mazzone, dopo un’impresa in Turchia, cedette in casa ai supplementari sotto i goal di Vugrinec, poi sbarcato in Italia, e Hami Mandirali, che proprio l’anno scorso ha chiuso la stagione sulla panchina dei Claret&blue di Turchia. Nel 1993/94 fu invece il Cagliari del compianto Bruno Giorgi l’avversaria nel secondo turno di Coppa UEFA, con il goal dell’1-1 a Trabzon di Julio César Dely Valdés in pieno recupero che permise ai Sardi di farsi bastare lo 0-0 al ritorno sotto il diluvio del Sant’Elia.

La stagione
Quest’estate la dirigenza del Trabzonspor ha puntato tutto su Vahid Halilhodžic, che sulla panchina dell’Algeria ha sfiorato i quarti di finale al Mondiale brasiliano, cedendo solo ai supplementari con la Germania, poi campione sotto il cielo di Rio. Ma la stagione del tecnico bosniaco non è andata come ci si aspettava: la vetta, occupata del Besiktas, dista ben dieci punti e in Coppa di Turchia due deludenti pareggi nella fase a gironi allontanano la qualificazione al turno a eliminazione diretta. Così il regno di Halilhodžic è durata solo pochi mesi e ora sulla panchina siede Ersun Yanal, che la Turchia l’ha girata un po’ tutta, dal Fenerbahce alla Nazionale, Trabzonspor compreso dal 2007 al 2009. A lui il compito di raddrizzare una stagione nata male, ripartendo proprio dall’unico vero obiettivo ancora in piedi, proprio l’Europa League, soprattutto dopo la qualificazione ai sedicesimi ottenuta a fatica a discapito dei Belgi del Lokeren solo per gli scontri diretti. Ed è proprio questa situazione che rende la squadra turca un avversario molto più temibile del normale.

La rosa
Nello spregiudicato 4-2-3-1 di Ersun Yanal i quattro difensori sono tutti di grande sicurezza. I due centrali sono gli stessi della nazionale algerina ai Mondiali, voluti con insistenza proprio da Halilhodžic, ossia Belkalem e Medjani, con pronto a subentrare un altro difensore navigato come Avraam Papadopoulos. Sugli esterni i titolari sono a destra José Bosingwa, che al Chelsea ha vinto tutto quello che si poteva vincere, e a sinistra Kevin Constant, ben noto in Italia, che però per tutto l’anno ha giocato un po’ dappertutto, dall’esterno alto al centrale di centrocampo. I due mediani sono i Turchi di Germania Özer Hurmaci e Mehmet Ekici ma è tra tre-quarti e attacco che la squadra turca sfodera il meglio del suo campionario. Yanal dietro la punta può alternare la freschezza di Erdogan e Majeed all’esperienza di Fatih Atik e Sefa Yilmaz. A finalizzare il gioco Mustapha Yatabaré, centravanti maliano una vita in Francia, e soprattutto Óscar Cardozo, l’acquisto più caro della storia del club che forse sta deludendo le attese della vigilia ma che rimane uno dei migliori realizzatori del calcio europeo.

Commenti finali
Di sicuro alla squadra di Benítez poteva andare molto peggio, ma la stagione cominciata male e la situazione semi-disperata fanno del Trabzonspor una mina vagante difficile da affrontare. I Turchi hanno dimostrato quest’anno di poter, in singolo confronto, perdere con chiunque così come di far fare figuracce a squadre come il Galatasaray, anche se quello di Prandelli, umiliato 0-3 a domicilio in campionato non più di un mese fa. Il Napoli dovrà fare attenzione soprattutto in difesa, proprio il reparto degli azzurri che quest’anno ha scricchiolato di più. Il mercato di gennaio ci dirà un po’ di più su questa sfida, che già così si preannuncia di sicuro spettacolo.