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Anche l’urna di Europa League è stata sfortunata per le squadre italiane, alla Lazio, nonostante la prima posizione nel girone, è toccato il Galatasaray.

 

Non il sorteggio più facile di tutti quelli possibili, ma neanche uno dei più difficili in assoluto, i turchi sono una buona squadra, ma quest’anno non stanno sfruttando le loro potenzialità. I precedenti raccontano di due incontri nel lontano 2001, nella fase a gironi della Champions League, andata nella serata del tragico 11 settembre, 1-0 per i padroni di casa del Galatasaray, ritorno il 24 ottobre all’Olimpico, ancora 1-0, stavolta per i biancocelesti che vincono grazie ad una gran botta dai venti metri di Dejan Stankovic che si infila nell’angolino alle spalle del portiere.

LA STAGIONE

Fortemente negativa finora, il 18 novembre è arrivato anche l’addio del tecnico Hamza Hamzaoglu, sostituito dall’esperto Mustafa Denizli, già campione di Turchia ben tre volte con tutte e tre le big della nazione (Besiktas, Fenerbahçe e naturalmente lo stesso Galatasaray). Il campionato racconta di un terzo posto, ma lontano ben undici punti dalla vetta occupata dal Besiktas, inoltre anche il secondo sembra difficile da agguantare, considerando che il Fenerbahçe è distante sette punti, ma ha una partita in meno. Anche la campagna europea è stata quasi fallimentare, terzo posto nel gruppo C di Champions League, ma dopo il sorteggio gli Aslanlar dovevano puntare almeno a giocarsi fino alla fine il passaggio del turno con il Benfica, invece l’incapacità di battere l’Astana e la sconfitta all’Estádio da Luz hanno reso irraggiungibile la qualificazione agli ottavi di finale, facendo così chiudere alla squadra di Istanbul il girone al terzo posto alle spalle dei portoghesi e dell’Atlético Madrid, ma distanziati di ben cinque e otto punti.

PUNTI DI FORZA E PUNTI DEBOLI

A livello offensivo la squadra sta continuando a funzionare, il Galatasaray è il secondo miglior attacco del campionato, anche grazie al nuovo arrivo di quest’estate Lukas Podolski che, dopo la parentesi di sei mesi all’Inter, è andato in Turchia a cercare riscatto e, magari, un posto nelle convocazioni per i prossimi Europei. Attenzione anche a Burak Yilmaz, per lui un lungo flirt con la Lazio qualche estate fa, sembrava tutto fatto per portarlo a Formello, ma il turco non è mai giunto a destinazione, per lui comunque sette reti in dodici presenze. Le geometrie in mezzo al campo sono compito del capitano Selçuk Inan, ma la vera stella della squadra è naturalmente Wesley Sneijder, un altro ex interista che ha già fatto male alle squadre italiane in Europa da quando si è trasferito in Turchia (da ricordare la rete che estromise la Juventus di Conte dalla Champions League). Da non sottovalutare il clima sempre infernale della Türk Telekom Arena, ma i limiti del Galatasaray rimangono evidenti soprattutto quando deve difendere. In primo luogo non bisogna dimenticare la solita discontinuità dell’ex laziale Fernando Muslera, capace di fare un grande intervento e pochi secondi più tardi di compiere un errore clamoroso, poi con la partenza di Felipe Melo gli Aslanlar hanno perso un leader prima di tutto caratteriale in mezzo al campo, non riuscendo a sostituirlo degnamente.

COME SI BATTE

Prima di tutto Stefano Pioli dovrà lavorare sull’aspetto mentale, alla Türk Telekom Arena la Lazio dovrà rimanere tranquilla e non lasciarsi travolgere dal clima ostile e dagli eventi. Sul terreno di gioco sarà fondamentale il pressing alto dei biancocelesti: i turchi soffrono questa situazione anche perché il tasso tecnico tra difesa e centrocampo non è proprio ai massimi livelli; poi bisognerà limitare Sneijder e le sue invenzioni, cercando di non concedere punizioni dal limite dove il folletto olandese può fare malissimo. La lenta difesa del Galatasaray può andare in crisi contro la rapidità delle ali laziali, Candreva e Felipe Anderson su tutti, anche perché spesso soffrono proprio i tagli degli esterni avversari. L’unico modo di salvare la stagione per Denizli è andare il più avanti possibile in Europa League, per questo motivo non è da escludere che gli Aslanlar si giochino il doppio confronto con il massimo impegno e concentrazione possibile. Nonostante ciò la Lazio ha tutte le carte in regola per passare il turno, soprattutto se dovesse riuscire a reggere l’urto ad Istanbul, per poi potersi giocare la qualificazione all’Olimpico.

[Immagine presa da calcio.com]