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Finisce 1-1 la partita fra Dnipro e Lazio per la 1° giornata del Gruppo G di Europa League, ma sul risultato pesa il gol del pari di Seleznyov arrivato ben oltre la fine dei tre minuti di recupero stabiliti dall’arbitro.

 

Niente da fare: quando Yevhen Seleznyov incontra le squadre italiane succede sempre qualcosa di molto strano. Lo scorso 7 maggio l’attaccante ucraino segnò al San Paolo il gol dell’uno a uno contro il Napoli il clamoroso fuorigioco, ripetendosi sette giorni più tardi con un’altra rete sulla quale si può discutere, stasera invece ha pareggiato in maniera regolare ma dodici secondi oltre la fine del recupero, nel quale non era successo nulla che potesse giustificare quest’ulteriore prolungazione. Lazio dunque privata dei tre punti quando ormai erano praticamente ottenuti, una vittoria sfumata al 94′ in una partita che pure i biancocelesti, quest’oggi con la maglia totalmente nera che tanto ha fatto scalpore soprattutto in Francia, avevano controllato senza grossi affanni per quasi tutta la sua durata, col vantaggio di Sergej Milinkovic-Savic (per la prima volta schierato dall’inizio da Pioli nel 4-2-3-1 con Kishna e Felipe Anderson esterni dietro a Matri) arrivato a coronamento di un primo tempo ben giocato e una ripresa in cui il Dnipro era sembrato parente lontanissimo della squadra arrivata in finale di Europa League contro il Siviglia meno di quattro mesi fa. Certo, poteva e doveva essere fatta più attenzione sull’unico giocatore ucraino all’interno dell’area piccola, ma il gol è frutto più che altro di un immotivato recupero extra dato dall’arbitro, il nordirlandese Arnold Hunter.

PRIMO TEMPO

Si gioca a porte chiuse per via di una squalifica, la Lazio prende fin dalle prime battute l’iniziativa del match e controlla agevolmente il gioco, anche se fino al quarto d’ora c’è da registrare soltanto un sinistro sbilenco di Kishna fuori di molto. Al 16′ grande imbucata di Onazi che libera Matri solo dentro l’area di rigore, sul destro dell’ex Juventus è buona la risposta di Boyko ma il centravanti biancoceleste avrebbe potuto fare di più. Il Dnipro si affaccia dalle parti di Marchetti per la prima volta al 23′ e non è nemmeno una vera e propria azione, semplicemente su un lancio lungo il portiere laziale esce di testa non benissimo, Matheus raccoglie palla ma non calcia e Konko rimedia mettendo in corner. Al 34′ la Lazio passa: punizione quasi da centrocampo di Kishna scodellata verso il centro e colpo di testa vincente di Sergej Milinkovic-Savic, a segno alla sua prima da titolare. Il tempo si chiude con una chance per gli ucraini, cross da destra col sinistro di Léo Matos e colpo di testa a centro area di Fedetskiy bloccato da Marchetti.

SECONDO TEMPO

Fuori Fedorchuk e dentro Danilo nel Dnipro, la Lazio sfiora il raddoppio due volte in un paio di minuti con una punizione battuta da Kishna da sinistra verso il centro dell’area dove Edmar per poco non fa autogol e una bella giocata di Milinkovic-Savic con sombrero su Rotan e tocco in mezzo per Matri che non riesce ad arrivare sul pallone a pochi passi dalla porta. Come nel primo tempo non ci sono tantissime occasioni ma i biancocelesti gestiscono il ritmo, al 71′ su un lancio lungo dalle retrovie Milinkovic-Savic fa sponda di testa per Matri che scavalca Boyko con un pallonetto ma non Gueye, bravo a intervenire quasi sulla linea per negare lo 0-2. Il Dnipro si fa vedere solo all’80’, il nuovo entrato John Ruiz scarica per Anderson Pico e Marchetti chiude il primo palo con i piedi, un minuto dopo bel destro da fuori di Edmar bloccato in presa plastica dal portiere italiano. Gueye di testa manda alto su punizione da destra all’85’, più o meno dalla stessa posizione Rotan manda sull’esterno della rete un calcio piazzato che sembrava essere l’ultimo pallone della partita, ma a pochi secondi dalla fine del recupero il Dnipro ottiene un calcio d’angolo, il pallone viene respinto quando il cronometro era già oltre il 93′ ma l’arbitro lascia giocare e sul proseguimento dell’azione Edmar crossa al centro per Yevhen Seleznyov che, solissimo, tocca di testa alle spalle di Marchetti segnando il gol del pareggio.

Enorme delusione per la Lazio ma nulla è compromesso perché l’altra gara del girone fra Saint-Étienne e Rosenborg finisce 2-2 quindi la situazione del Gruppo G resta immutata con tutte e quattro le squadre ancora appaiate. I biancocelesti domenica saranno attesi dall’importante posticipo del San Paolo contro il Napoli, unica formazione italiana vittoriosa in questo giovedì di Europa League.

IL TABELLINO

Dnipro (4-2-3-1): Boyko; Fedetskiy (61′ J. Ruiz), Douglas Bacelar, Gueye, Anderson Pico; Fedorchuk (46′ Danilo), Edmar (85′ Bruno Gama); Léo Matos, Rotan, Matheus; Seleznyov. Allenatore: Markevych
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Onazi, Parolo; Felipe Anderson, Milinkovic-Savic (89′ Mauri), Kishna (76′ Candreva); Matri (76′ B. Keita). Allenatore: Pioli
Arbitro: Arnold Hunter della federazione nordirlandese (Storey – Neeson; Bell; Crangle – Smyth)
Reti: 34′ Milinkovic-Savic (L), 94′ Seleznyov
Ammoniti: Hoedt, Milinkovic-Savic, Radu (L), Matheus, J. Ruiz, Edmar (D)

[Immagine presa da uefa.com]