Atalanta, Fiorentina e soprattutto Milan: tre squadre attendono quest’oggi la sentenza del TAS in merito al ricorso dei rossoneri sulla squalifica dalle competizioni UEFA per la stagione 2018-2019.
Il Milan va di nuovo in Svizzera, sperando di tornare con la ritrovata qualificazione in Europa League. Dopo che lo scorso 27 giugno (vedi articolo) l’UEFA aveva estromesso i rossoneri dalle coppe europee per la stagione 2018-2019 la società aveva immediatamente presentato ricorso al TAS (Tribunale Amministrativo dello Sport), cosa già segnalata nella sentenza. In queste tre settimane è cambiato molto, con il passaggio di proprietà imposto il 10 luglio dal fondo Elliott (sabato Paolo Scaroni dovrebbe essere nominato presidente) perché Li Yonghong era risultato insolvente (vedi articolo), e questo è un passaggio che il Milan spera sia utile per convincere i giudici a riabilitare i rossoneri in Europa League, visto che (stando alla difesa) sarebbe venuta meno una delle principali accuse che hanno portato al verdetto più duro possibile, quello dell’esclusione dalle coppe europee ritenuto eccessivo in base ai precedenti giudizi per non aver rispettato il fair play finanziario (ciò che resta è comunque il pesante passivo di bilancio nell’ultimo triennio). In mattinata la discussione a Losanna con una delegazione guidata dall’amministratore delegato Marco Fassone, nel pomeriggio la sentenza del TAS: in caso di riammissione il Milan sarebbe automaticamente reinserito nella fase a gironi, con l’Atalanta che giocherebbe il secondo turno preliminare di Europa League contro la vincente di Sarajevo-Banants (oggi il ritorno), altrimenti sarebbe definitiva l’inclusione della Fiorentina già da giovedì prossimo con i nerazzurri ai gironi.