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Finisce senza reti il terzo anticipo di Serie A del sabato: al Ferraris Genoa e Livorno hanno dato vita a una partita scialba senza emozioni.

 

Ha vinto solo la noia, non le due squadre in campo: lo zero a zero finale di Marassi è un'emblematica fotografia di un match piuttosto mediocre e incolore, nel quale né il Genoa né il Livorno hanno fatto più di tanto per trovare il gol. Una sola vera occasione, all'ultimo minuto, troppo poco per sbloccare una partita che invece sulla carta avrebbe dovuto proporre un buon gioco offensivo, visto che i rossoblù venivano dall'estasi del derby vinto 3-0 domenica scorsa e i toscani da ben sei gol nelle ultime due uscite, contro Catania e Sassuolo. Alla fine invece ad avere la meglio sono state le difese, che non hanno avuto grossi problemi nel bloccare le avanzate degli avversari, anche perché in mezzo al campo nessuna delle due formazioni ha avuto la qualità per innescare i rispettivi giocatori offensivi. Liverani, molto più saldo in panchina rispetto a sette giorni fa, ha cercato di proseguire sulla buona strada intrapresa contro la Samp, confermando dunque gli stessi uomini e lo stesso schieramento (3-5-2) della stracittadina, la continuità è stata scelta anche da Davide Nicola (colonna difensiva rossoblù per diversi anni) che ha effettuato una sola modifica rispetto alla formazione che aveva superato il Catania, inserendo Rinaudo, nuovamente titolare dopo un anno e mezzo, in luogo di Emerson. Sfida speciale per il presidente del Livorno Aldo Spinelli, dal 1985 al 1997 patròn del Genoa, portato in semifinale di Coppa UEFA nella stagione 91-92 dopo aver vinto ad Anfield contro il Liverpool.

PRIMO TEMPO
Fin dalle prime battute si capisce che nell'impostazione della manovra, soprattutto del Genoa, c'è qualcosa che non va: gli errori si sprecano e il gioco ristagna a centrocampo senza che ci siano spunti rilevanti. Al 14' è una punizione di Lodi a creare il primo mezzo pericolo della gara, il centrocampista genoano pesca sul secondo palo Gamberini che rimette in mezzo ma non trova nessun compagno e la difesa labronica ribatte. Al 28' si fanno vedere gli ospiti con un tiro da fuori di Luci, Perin respinge male ed Emeghara fallisce il vantaggio mandando fuori da buona posizione e senza opposizione. Qualche secondo dopo Lodi, peggiore in campo e insolitamente impreciso, sbaglia il passaggio verso Matuzalém, palla ancora al nigeriano naturalizzato svizzero Emeghara, stavolta la sua conclusione è migliore e diretta verso lo specchio con Perin nuovamente incerto nella respinta laterale. Dall'altra parte invece Bardi non tocca praticamente mai il pallone e all'intervallo il Genoa ci arriva con un desolante zero nella casella dei tiri.

SECONDO TEMPO
Nessun cambio, il Livorno aveva già sostituito a metà primo tempo l'infortunato Biagianti con Duncan. È proprio il giovane centrocampista tornato in prestito dall'Inter, dopo un'ottima seconda parte di stagione l'anno passato in Serie B, a sfiorare il vantaggio con un sinistro fatto partire poco oltre il cerchio di centrocampo, il pallone si abbassa all'improvviso ed esce fuori non di molto alla destra di Perin. Al 57' un sinistro di Biondini largo risulta essere il primo vero tentativo del Genoa, per vedere anche la prima parata di Bardi bisogna attendere il minuto sessantasei quando blocca una conclusione dal limite di Matuzalém. Un gol ci sarebbe pure, di Mbaye, ma il guardalinee giustamente annulla per posizione di fuorigioco del senegalese, effettivamente davanti a tutti al momento del tiro di Schiattarella ribattuto da Perin, la grande occasione il Livorno ce l'ha a un quarto d'ora dalla fine ma sul tocco di Luci l'ottimo inserimento del nuovo entrato Siligardi viene vanificato da un super intervento in scivolata di Gamberini, tanto rischioso quanto efficace. Nel Genoa entra Stoian che risulta essere il più incisivo, una punizione del rumeno trova Manfredini a centro area, l'incornata dell'ex difensore dell'Atalanta sbatte sulla parte superiore della traversa. Al 78' tiro da fuori di Vrsaljko, la respinta favorisce Calaiò che conclude a rete, Coda è provvidenziale e rinvia prima della linea di porta. Meglio il Grifone nel finale di gara, ancora una discesa di Stoian al 92' crea l'ultima palla gol del match, sul cross dell'ex romanista Calaiò colpisce di testa a botta sicura ma Bardi è superlativo e alza il calcio d'angolo salvando i suoi.

Bardi salva il Livorno ma sarebbe stato strano vedere questa partita terminare con un risultato diverso da quello di partenza, Genoa e Livorno si prendono un punto a testa e visto quanto poco è stato fatto in campo non c'era possibilità di ottenere molto di più. I liguri martedì apriranno il turno infrasettimanale andando al Friuli per giocare contro l'Udinese, battuta 2-1 nell'anticipo delle 18 dal Chievo; sfida casalinga mercoledì per il Livorno contro il Cagliari, fermato clamorosamente dalla Sampdoria dopo un finale incredibile.

IL TABELLINO
Genoa (3-5-2):
Perin; Gamberini (88' Fetfatzidis), Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Biondini, Lodi (55' Cofie), Matuzalém (72' Stoian), Antonini; Gilardino, Calaiò. Allenatore: Liverani
Livorno (3-5-2): Bardi; Coda, Rinaudo (87' Emerson), Ceccherini; Schiattarella, Luci, Biagianti (26' Duncan), Greco, Mbaye; Paulinho, Emeghara (70' Siligardi). Allenatore: Nicola
Arbitro: Piero Giacomelli di Trieste (Giachero – Iori; Meli; Cervellera – Chiffi)
Ammoniti: Lodi, Manfredini, Gilardino, Stoian (G), Paulinho (L)

[Immagine presa da leggo.it]