È rimasta una sola squadra italiana nei quarti di finale di Europa League, il Napoli. Gli azzurri oggi si troveranno di fronte l’Arsenal: questa la scheda della formazione inglese.
La grande incompiuta del football britannico degli ultimi anni spera in un colpo di coda per rendere meno amara la stagione. Con la Premier League in bilico (a livello di chiusura nei primi quattro posti, attualmente è quinto) l’Arsenal cerca nell’Europa League la possibilità di chiudere con un trofeo la prima stagione dopo Arsène Wenger, con Unai Emery che questo torneo sa come si vince avendolo già fatto a Siviglia.
LA STAGIONE EUROPEA
Non è stato un cammino entusiasmante quello dell’Arsenal in questa Europa League, competizione piuttosto sottostimata dai Gunners. Non è stato difficile vincere il Gruppo E, con sedici punti frutto di cinque successi e un pareggio, ma soprattutto per la pochezza degli avversari incontrati: l’unico di livello era lo Sporting CP (0-1 e 0-0), poi Qarabağ (0-3 e 1-0) e Vorskla Poltava (4-2 e 0-3) non rappresentavano certo il meglio che il calcio europeo può offrire. Nella fase a eliminazione diretta sempre lo stesso copione, sconfitta in trasferta e rimonta all’Emirates Stadium, il fatto che ora si giochi al San Paolo il ritorno potrebbe essere un vantaggio per il Napoli: col BATE 1-0 in Bielorussia e 3-0 senza storia sette giorni dopo, col Rennes addirittura 3-1 in Francia ribaltato da un altro 3-0 casalingo.
LA SQUADRA
Emery in porta in Europa League ha spesso schierato Petr Čech, alla sua ultima stagione in carriera, dandogli almeno una chance per chiudere in bellezza. In difesa è incredibilmente diventato leader Sokratis Papastathopoulos, che tra Genoa e Milan non è che avesse lasciato tutto questo gran ricordo, con lui generalmente ci sono un’altra vecchia conoscenza della Serie A come Shkodran Mustafi e il francese Laurent Koscielny, ma a volte è stato adattato Ignacio Monreal nel 3-4-1-2. In mezzo al campo sta giocando con continuità Ainsley Maitland-Niles a destra (Héctor Bellerín è infortunato, stagione finita, e Stephan Lichtsteiner ha deluso), a sinistra c’è un terzino vero e proprio come Sead Kolašinac (più utile di Alex Iwobi, lui un attaccante), in mezzo al campo invece le scelte sono tantissime fra Mattéo Guendouzi, il futuro juventino Aaron Ramsey, Lucas Torreira e Granit Xhaka. Mesut Özil sarà da tenere d’occhio come trequartista (gioca lui, non Henrikh Mkhitaryan), poi davanti la coppia da trentacinque gol in due fra campionato ed Europa League formata da Pierre-Emerick Aubameyang e Alexandre Lacazette è da fermare per avere chances.
IL COMMENTO FINALE
L’Arsenal non è un avversario insormontabile, e soprattutto fin qui ha avuto qualche passaggio a vuoto in Europa League (come succede più o meno sempre in questo periodo della stagione, dove la forma non è al 100%), ma era pur sempre il secondo peggior avversario possibile per il Napoli dal sorteggio di Nyon, dietro al Chelsea di Maurizio Sarri. Per gli azzurri sarà fondamentale uscire con un buon risultato dall’Emirates, perché è lì che i Gunners si sono costruiti la qualificazione nei precedenti due turni a eliminazione diretta.
[Immagine presa da sillyseason.com]