Prestazione da dimenticare ma risultato positivo per il Milan: uno dei pochi titolari portati a Lussemburgo, Gonzalo Higuaín, decide l’esordio nel Gruppo F di Europa League contro il F91 Dudelange.
Il Milan vince, ma non è certo un successo di cui essere orgogliosi. I tre punti in classifica (che non fanno certo male, in una competizione come l’Europa League dove le sorprese sono sempre dietro l’angolo) sono l’unico dato positivo dalla serata lussemburghese dei rossoneri, che hanno dovuto aspettare ben cinquantanove minuti per avere la meglio del Dudelange, battagliero e fisicamente attivo per un tempo ma oggettivamente troppo più in basso come livello qualitativo. È servito il fuoriclasse per togliere Gennaro Gattuso dai guai, con Gonzalo Higuaín a bissare la rete di Cagliari ma stavolta per la vittoria e non per il pareggio, un gol peraltro favorito da una deviazione. Milan con tanto turnover e diversi debutti, da José Manuel Reina in porta ad Alen Halilović subentrato nel finale, un chiaro segnale di come questa partita sia stata ritenuta poco più di un allenamento dove far giocare chi aveva trovato spazio poco o per niente: le indicazioni, al netto di alcuni (in particolare Samu Castillejo), non sono certo state delle migliori ed è presumibile che domenica tornino i titolari di questo inizio di stagione, perché è certo che ci si aspettava molto di più da questo Milan contro una squadra di semiprofessionisti, da rispettare senza dubbio in quanto passata attraverso tre turni preliminari (fatte fuori KF Drita, Legia Varsavia e CFR Cluj per diventare la prima società di Lussemburgo alla fase a gironi di una competizione UEFA, dopo l’eliminazione a metà luglio nei turni di qualificazione di Champions League col MOL Vidi) ma pur sempre tale. Il presidente si augurava un pareggio dicendo di essere realistico: non c’è andato molto lontano, potrà comunque essere soddisfatto per una notte storica.
PRIMO TEMPO
Milan al piccolo trotto, ci vogliono dodici minuti per vedere un’occasione vera con un destro di Higuaín a lato. Due minuti dopo cross da sinistra di Laxalt e colpo di testa di Castillejo respinto da un avversario, ma pur giocando molto nella metà campo lussemburghese i rossoneri non riescono a essere pericolosi con continuità. Così il Dudelange, attento e bravo a non lasciare praterie ai più quotati avversari, non solo resiste ma ha pure una chance per passare, al 36′ lanciato Stolz in posizione sospetta (dal replay sembra leggermente in fuorigioco e sinistro alto sopra la traversa della porta difesa da Reina. Ultima opportunità prima del riposo al 39′, con un angolo battuto sul primo palo per il colpo di testa a lato di Mattia Caldara.
SECONDO TEMPO
Sembra fatta per il gol al 50’, quando Laxalt da sinistra con un cross basso trova un rigore in movimento per Higuaín, ma il piatto del centravanti è parato con uno strepitoso intervento da Frising. Il vantaggio del Milan è però rinviato solo al 59’, stavolta la minaccia arriva da destra con Castillejo che pesca Gonzalo Higuaín, destro deviato di mano da Prempeh e Frising stavolta è battuto. Ancora a segno il Pipita, ma rispetto a Cagliari stavolta è un gol che vale il vantaggio. Al Milan va bene così, tanto che Gattuso comincia i cambi con dei titolari, mentre per due volte l’asse Castillejo-Borini si mette in mostra: al 65’ tiro-cross dello spagnolo e in scivolata l’altro esterno non becca la porta, lo fa in maniera uguale tre minuti dopo e colpisce il palo, divorandosi per la seconda volta il raddoppio. Entra anche Çalhanoğlu passando al 4-4-2, il turco all’83’ serve una bella palla a Higuaín in area, controllo dell’argentino e conclusione addosso a Frising. Al 90’ brivido in area con un sinistro di Couturier, finito addirittura in fallo laterale ma comunque pericoloso.
Vince il Milan ed è in testa da solo nel Gruppo F, perché al Pireo Olympiakos-Real Betis finisce 0-0. Domenica alle ore 18 torna il campionato, con la partita al Meazza contro l’Atalanta.
IL TABELLINO
Dudelange (4-3-3): Frising; Malget (84’ Jordanov), Schnell, Prempeh, El Hriti (80’ Melisse); Stolz, Couturier, Stélvio (75’ Stumpf), Kruska; Turpel, Sinani. Allenatore: Toppmöller
Milan (4-3-3): Reina; Abate, Caldara, Romagnoli, Laxalt; Bakayoko, Mauri (80’ Çalhanoğlu), Bertolacci (70’ Kessié); Borini (87’ Halilović), Higuaín, Castillejo. Allenatore: Gattuso
Arbitro: Srdjan Jovanović della federazione serba (Stojković – Mihajlović; Bogičević; Lukić – Siroki)
Rete: 59’ Higuaín
Ammoniti: Abate, Romagnoli (M), Prempeh, Malget (D)
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