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Primo test ufficiale per gli uomini di mister Petkovic, ieri sera a Maribor è andato in scena il match d'andata dei preliminari d'Europa League, la Lazio era di fronte al Mura 05, avversario più che abbordabile assegnato dalla "Dea Bendata" al sorteggio di Nyon.

 

Ultimo in classifica nella massima divisione slovena, fresco di cambio tecnico in panchina, il Mura 05 puntava a fare una figura almeno dignitosa in Europa per giustificare una stagione cominciata in modo disastroso. La Lazio, dal canto suo, era chiamata a vincere senza scusanti e mettere in cassaforte la qualificazione. Fardello da non sottovalutare, quello dei biancocelesti, la pressione psicologica di essere vincenti a propri, il rischio era quello di fare la figura dei "gemelli" nero-azzurri a S. Siro con l'Hajduk.
Schierati con un 4-3-3, il bosniaco ripropone l'esperimento delle tre punte dopo le ultime sfide affrontate con l'usuale 4-2-3-1.
Marchetti in porta, naturalmente, difesa a quattro con la solida coppia centrale d'esperienza Biava-Dias, Konko sull'out di destra ed il giovane Cavanda sulla sinistra. Fiducia ad Onazi in mediana, alla destra della cerniera Ledesma e con a sinistra un Hernanes che si sacrifica giocando fuori ruolo; Klose (naturalmente) perno centrale dell'attacco, con Candreva e Mauri reinventati esterni offensivi.
La gara era da sbloccare quanto prima, dopo una mezz'ora con diverse occasioni e Candreva che si divora un goal nei primi minuti, ecco che ci pensa"Il Profeta" alla mezz'ora: gran tiro da 30 metri, Drakovic fulminato. Per Hernanes è subito esordio con goal ed il risultato è finalmente sbloccato. Candreva non si lascia abbattere dall'errore iniziale e continua ad impensierire con tiri insidiosi, inoltre fa ottimo lavoro di copertura ed aiuta la squadra ad avanzare con quei polmoni d'acciaio che tanto hanno convinto Petkovic a puntare su di lui.
Konko offre un'ottima prova sulla destra: fa il gioco imposto dal suo allenatore, pressa molto, spinge altrettanto e torna a coprire. E' dal suo cross che la Lazio raddoppia dopo 1 ora di gioco, a svettare oltre i difensori sloveni e buttarla dentro è il solito Klose, sempre micidiale. Notevole la prova del centrocampo: Onazi mostra gran personalità, fa ripartire la squadra e quando può scaraventa un destro potente ma ancora da raffinare, Ledesma è invece il cardine attorno al quale partono lanci e verticalizzazioni che bucano la difesa slovena. Se da una parte Konko si dimostra pedina fondamentale, Cavanda non stona e, malgrado pecchi talvolta d'inesperienza per forza maggiore, sembra aver inquadrato gli schemi del "Dottore".
Zarate entra a partita in corso al posto di Mauri, deliziando con un paio d'iniziative personali, dimostra due cose fondamentali: la prima, che preferisce esser schierato centrale, la seconda, che rimarrà in biancoceleste avendo giocando in Europa.
Unica nota negativa riguarda Biava, complice di una disattenzione che potrebbe far riaprire la partita (e la qualificazione) al Mura, per fortuna Marchetti si dimostra di gran valore e sventa l'1 vs 1, iniziando da subito a lanciare segnali a Prandelli.
Mura 05 – Lazio 0-2 e si torna in Italia, il vero test sarà domenica contro l'Atalanta, la vittoria dà sicuramente fiducia alla prima squadra della capitale.