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L'attaccante che al Napoli non è mai riuscito a sfondare segna una doppietta e permette al Cile di vincere 2-1 sul Perù, in dieci dal ventesimo minuto di gioco, ritrovando la finale di Copa América che mancava dal 1987.

 

Ventotto anni dopo il Cile è nuovamente in finale, a novanta minuti dal poter scrivere la pagina più importante della sua storia calcistica. La nazione che mai è riuscita a vincere una Copa América ci riproverà per la quinta volta, dopo che nel 1987, contro l'Uruguay in Argentina, fu un gol di Pablo Bengoechea a negare alla Roja la prima affermazione a livello continentale. Quest'anno il pronostico alla vigilia era tutto a favore degli uomini di Sampaoli, e anche gli abbinamenti tra girone e fase a eliminazione diretta hanno dato una mano, ma per qualificarsi a spese del Perù c'è voluto un gran gol di Edu Vargas e una decisione arbitrale controversa (probabile fuorigioco sull'uno a zero), perché gli Incas se la sono giocata alla pari pur essendo rimasti in inferiorità numerica al 20' per il doppio cartellino giallo mostrato a Carlos Zambrano, ingenuo ed eccessivamente ruvido nel piazzare i tacchetti sulla schiena di Aránguiz, peraltro dopo un rinvio a suo favore. Come sarebbe finita undici contro undici nessuno lo può sapere, di certo però si possono fare i complimenti al CT Ricardo Gareca, arrivato a Lima solo quattro mesi fa dopo un'esperienza poco fortunata nel Brasileirão e capace di trasformare il Perù da nazionale allo sbando a grande sorpresa della Copa América, con José Paolo Guerrero di nuovo ai livelli della Bundesliga e alcuni talenti in rampa di lancio, come Luis Advíncula e Christian Cueva. In finale ci va però il Cile, trascinato da Edu Vargas di nuovo decisivo come ai tempi dell'Universidad de Chile, una doppietta che fa sorridere anche il Napoli che potrà scegliere se dargli una nuova possibilità o monetizzare sull'onda dei quattro gol fin qui realizzati.

PRIMO TEMPO

Il primo pericolo è di marca cilena con una verticalizzazione di Albornoz per Alexis Sánchez contrastato efficacemente da Ascues al momento del tiro ma per oltre un quarto d'ora fa molto meglio il Perù, come al solito ben schierato in campo da Gareca. All'8' Guerrero si defila sulla sinistra e crossa per Farfán, colpo di testa e palo a Bravo battuto, cinque minuti dopo l'ex PSV Eindhoven viene stoppato da un grande recupero di Medel. Ancora Guerrero molto bravo in fase di costruzione della giocata serve a Lobatón un pallone dai venticinque metri calciato d'esterno destro, c'è una leggera deviazione e il tiro finisce sull'esterno della rete. La partita cambia al 20' quando Zambrano, ammonito al 7' per proteste, rinvia e lascia andare la gamba finendo con i tacchetti sulla schiena di Aránguiz, per l'arbitro è secondo giallo e il Perù rimane in dieci in maniera molto sciocca. Inevitabile che a questo punto sia il Cile ad avere l'inerzia del match dalla sua parte, Valdivia su assist di Alexis cerca il destro a giro fuori di pochi centimetri mentre Vargas, su cross basso di Isla prolungato da un tacco illuminante del Mago, calcia trovando l'opposizione di Advíncula dentro l'area piccola. Al 42' il gol: Sánchez riceve palla da sinistra e si accentra, cross in mezzo con Aránguiz che fa velo, palla sul palo ed Eduardo Vargas, in sospetta posizione di fuorigioco, riesce in qualche modo a mettere la palla in rete con un tocco lento ma decisivo, Cile in vantaggio all'intervallo con il terzo centro della punta ancora di proprietà del Napoli.

SECONDO TEMPO

Addirittura doppio cambio nel Cile nonostante il vantaggio, con David Pizarro e Mena che prendono il posto di Marcelo Díaz e Albornoz. Edu Vargas farebbe 2-0 ma la sua bella girata sul palo lontano viene annullata per un fuorigioco stavolta inesistente, il Perù continua a giocare molto bene e a dare problemi ai padroni di casa, prima Farfán di testa su cross di Advíncula chiama alla parata Bravo e poi ancora una progressione sulla destra di Advíncula, lanciato da Guerrero, termina con un cross sul primo palo dove Gary Medel anticipa Carrillo ma fa autorete. L'ha messa dentro un giocatore cileno, ciò non toglie che il pari sia il coronamento di un ottimo quarto d'ora peruviano, nonostante l'inferiorità numerica, l'uno a uno dura però solo quattro minuti perché al 64' Eduardo Vargas si inventa uno splendido destro a spiovere da venticinque metri che pietrifica Gallese e riporta avanti la Roja, gol che ricorda molto uno segnato da Totò Di Natale in Udinese-Napoli 3-1 stagione 2010-2011. Cile vicino al punto della sicurezza per ben due volte al 79', con un'invenzione di Valdivia per Sánchez che controlla e di destro manda alto, a seguire Vidal spedisce sopra la traversa con una conclusione potente. Il Perù ci prova fino alla fine ma non riesce a imbastire delle vere e proprie azioni da gol, nel recupero in contropiede Gutiérrez manda in porta di prima Vidal, bloccato da una chiusura col corpo di Gallese.

Dopo quattordici anni il paese organizzatore torna in finale di Copa América (nel 2001 la Colombia poi vinse 1-0 sul Messico), sabato sera sempre all'Estadio Nacional di Santiago il Cile proverà ad alzare il trofeo per la prima volta nella sua storia contro la vincente di Argentina-Paraguay, in programma domani notte. Per il Perù, come nel 2011, c'è solo la finale per il terzo e quarto posto, ma come detto da Guerrero nell'intervista a fine partita il popolo peruviano dev'essere comunque felice di quanto fatto dalla squadra.

IL TABELLINO

Cile (4-3-1-2): Bravo; Isla, Medel, J. Rojas, Albornoz (46' Mena); Vidal, M. Díaz (46' D. Pizarro), Aránguiz; Valdivia (86' F. Gutiérrez); E. Vargas, A. Sánchez. Commissario tecnico: Sampaoli
Perù (4-4-2): Gallese; Advíncula, Zambrano, Ascues, J. M. Vargas; Farfán, Ballón, Lobatón (73' Yotún), Cueva (27' C. Ramos); Carrillo (73' C. Pizarro), Guerrero. Commissario tecnico: Gareca
Arbitro: José Argote della federazione venezuelana (Urrego – B. Romero; Orozco)
Reti: 42', 64' E. Vargas, 60' aut. Medel (P)
Espulso: Zambrano (P) al 20' per doppia ammonizione

[Immagine presa da twitter.com]