Il Barcellona attende verdetto Governo per il caso Dani Olmo: tra Fair Play finanziario, clausole contrattuali e soluzioni temporanee.
La situazione di Dani Olmo in Catalogna continua a far discutere, e Tuttomercatoweb fa chiarezza sull’intricata vicenda. Dopo una prima parte di stagione convincente con il Barcellona (15 presenze, 6 gol e 1 assist), il trequartista spagnolo è tornato al centro delle cronache, ma stavolta più per questioni politiche ed economiche che sportive.
FAIR PLAY FINANZIARIO
A inizio stagione, Olmo ha saltato le prime due giornate di Liga a causa dell’impossibilità del Barça di iscriverlo nel rispetto del Fair Play finanziario. La situazione è stata temporaneamente risolta grazie al prolungato infortunio di Andreas Christensen, che ha permesso l’iscrizione del talento ex RB Lipsia. Tuttavia, la scadenza per sistemare definitivamente i conti era fissata al 31 dicembre 2024, termine che il Barcellona non è riuscito a rispettare. Nonostante l’accordo per la vendita di una parte esclusiva del nuovo Spotify Camp Nou a investitori arabi, l’incasso dei 100 milioni è avvenuto solo nei primi giorni di gennaio, violando la tempistica richiesta dalla Liga.
ESCLUSIONE
Per questo motivo, Dani Olmo è escluso dalle competizioni all’inizio del 2025, salvo poi ottenere una “cautelare” dal Consejo Superior de Deportes (CSD), che consente al Barça di schierarlo fino ad aprile in attesa di una decisione definitiva. Se il Governo spagnolo dovesse bocciare l’iscrizione di Olmo, il club catalano potrebbe essere costretto a risolvere il suo contratto, permettendogli di firmare temporaneamente con un altro club fino a fine stagione.
CLAUSOLA
A complicare ulteriormente la questione, nel contratto di Olmo è presente una clausola che gli garantisce la libertà di svincolarsi gratuitamente in caso di problemi con l’iscrizione, continuando però a percepire lo stipendio fino al 2030. Inoltre, il Barça sarebbe obbligato a versare l’intera cifra pattuita al RB Lipsia per il trasferimento.
SCENARI
Se il Governo dovesse pronunciarsi negativamente, il Barça cercherà un club “amico” per accogliere Olmo fino a giugno, in un contesto surreale che rappresenta una vera prova di resistenza per la gestione di Joan Laporta. Nonostante tutto, a Barcellona prevalgono fiducia e ottimismo. Una decisione del Governo, se favorevole, metterebbe fine alla vicenda, anche se il Barça potrebbe comunque affrontare denunce da altri club della Liga per presunte violazioni delle regole.
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