Il Qatar vince la diciassettesima edizione della Coppa d’Asia 2019 contro ogni pronostico: nella finale di Abu Dhabi supera per 1-3 il Giappone e conquista il torneo.
C’è una nuova nazione nell’albo d’oro della Coppa d’Asia ed è, ad assoluta sorpresa, il Qatar. Il paese ospitante dei Mondiali 2022 comincia il quadriennio che lo porterà a tenere l’evento più importante di tutti nella maniera migliore, ossia conquistando un trofeo. Lo fa dopo un mese straordinario, in cui ha vinto tutte e sette le partite giocate segnando diciannove gol e subendone appena uno: il primo nella finale contro il Giappone dello Zayed Sports City Stadium di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, l’ha firmato ancora Almoez Ali, che ha superato Ali Daei come miglior marcatore in una singola edizione della Coppa d’Asia portandosi a nove reti (una in più del leggendario ex attaccante iraniano nel 1996) con una strepitosa rovesciata, dopo aver palleggiato due volte spalle alla porta. Al 27′ Abdulaziz Hatem ha raddoppiato per il Qatar con un bellissimo sinistro a giro dal limite dell’area, e solo al 69′ il Giappone è riuscito ad accorciare le distanze, interrompendo l’imbattibilità di Saad Al Sheeb con un’azione palla a terra finalizzata da Takumi Minamino. Non è bastato: a dieci minuti dal termine un tocco col braccio di Maya Yoshida è stato valutato dal VAR come volontario, portando l’arbitro Ravshan Irmatov a vedere le immagini al monitor e dare calcio di rigore, trasformato da Akram Afif. È la prima volta che il Giappone perde una finale di Coppa d’Asia, ma soprattutto è la prima volta che il Qatar vince il torneo e per Félix Sánchez (allenatore spagnolo) e i suoi è un risultato indimenticabile.
[Immagine presa da the-afc.com]