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Argentina, Bolivia, Paraguay o Uruguay: da queste quattro nazioni uscirà la vincitrice dell’edizione 2014 della Copa Libertadores. Eliminato il Cruzeiro, unica squadra brasiliana rimasta in corsa: dal 2010 in poi avevano sempre vinto squadre verde-oro.

 

ARSENAL DE SARANDÍ – NACIONAL ASUNCIÓN 0-0 (andata 0-1): anche quest’anno, come nel 2013, ci sarà una squadra paraguayana (e di Asunción) tra le migliori quattro del Sud America, ora tocca al Nacional Asunción prendere la ribalta superando l’Arsenal de Sarandí nei quarti. Partita altamente mediocre al Viaducto di Sarandí, nel primo tempo non succede assolutamente niente, un minimo sussulto nella ripresa quando Nicolás Aguirre impegna due volte il portiere ospite Ignacio Don ma gli argentini non riescono a trovare quel gol che avrebbe portato la sfida ai rigori e rischiano nel finale un paio di volte di essere colpiti in contropiede.

BOLÍVAR – LANÚS 1-0 (andata 1-1) 87′ Arce: Bolivia in festa per il ritorno di una squadra nazionale in semifinale di Copa Libertadores, non accadeva dal 1986. Ce la fa il Bolívar, partito con i favori del pronostico dopo il preziosissimo 1-1 strappato in extremis la settimana scorsa. Gara molto combattuta con Leandro Somoza che sfiora il gol da centrocampo, l’episodio chiave avviene a mezz’ora dal termine, quando su un corner in favore del Lanús il difensore argentino Carlos Izquierdoz impazzisce e rifila un pugno a Walter Flores venendo inevitabilmente espulso, in dieci il Granate ci prova lasciando però ampi spazi per il contropiede avversario, come al solito Marchesín si produce in un paio di miracoli (impressionante su Ferreira), riesce anche a toccare all’87’ sul pallonetto di Yecerotte, sul rimbalzo piomba Juan Carlos Arce che a porta vuota mette dentro. Nell’azione successiva Yecerotte si divora il raddoppio colpendo la traversa, la palla per i rigori ce l’ha Ismael Blanco il cui colpo di testa viene però bloccato dal portiere dell’Academia. Festa totale a La Paz al fischio finale.

DEFENSOR SPORTING – ATLÉTICO NACIONAL 1-0 (andata 2-0) 89′ A. N. Olivera: nulla da fare per l’Atlético Nacional, chiamato a un’impresa dopo la sconfitta casalinga nel finale all’andata e sconfitto anche all’Estadio Centenario di Montevideo. Come al solito il Defensor Sporting colpisce in contropiede, a pochi secondi dall’inizio del recupero gran lancio dalle retrovie per la corsa di Leonardo Pais, cross basso verso il centro dove appare ancora una volta Andrés Nicolás Olivera per toccare in rete a porta vuota e segnare il suo terzo gol consecutivo in Copa Libertadores. In una stagione dove Nacional (sia in coppa sia in campionato) e Peñarol (solo in coppa) hanno fallito totalmente il calcio uruguayano presenta una formazione non proveniente dal gruppo delle grandi storiche tra le migliori quattro del continente.

CRUZEIRO – SAN LORENZO 1-1 (andata 0-1) 10′ I. Piatti (S), 71′ Bruno Rodrigo: altra grande impresa del San Lorenzo in Brasile, dopo aver eliminato il Grêmio agli ottavi dopo i calci di rigore va fuori anche il Cruzeiro, con gli argentini che diventano così i principali favoriti per la vittoria finale. Dopo dieci minuti, al termine di una bella azione corale, ottimo dribbling in area di Ignacio Piatti e sinistro forte sotto la traversa per segnare il fondamentale gol in trasferta del Cuervo, al Cruzeiro a questo punto servirebbero tre reti per ribaltare la situazione, ne arriva soltanto una (dopo un doppio palo con lo stesso tiro da parte di Marcelo Moreno) a venti minuti dalla fine con un colpo di testa ravvicinato del difensore Bruno Rodrigo (al quarto gol nella competizione) e nemmeno la successiva espulsione di Leandro Romagnoli rimette in partita i brasiliani, unica squadra verde-oro arrivata ai quarti.

SEMIFINALI: si riprende nella seconda metà di luglio, dopo i Mondiali. Per tutte sarà praticamente una prima volta, visto che delle quattro squadre rimaste soltanto il San Lorenzo era già arrivato in semifinale, l’ultima volta nel 1988.

Nacional Asunción – Defensor Sporting
San Lorenzo – Bolívar

[Immagine presa da abc.com.py]