La semifinale di ritorno di CONMEBOL Libertadores Grêmio-River Plate di stanotte non è ancora finita: dopo l’1-2 sul campo (vedi articolo), già contestato ancora prima del rigore, il club brasiliano chiede la vittoria a tavolino (o comunque la qualificazione d’ufficio) per due motivi, anche se è difficile che possano essere accolti.
Il Grêmio rifiuta di accettare la sconfitta arrivata al 95′ della semifinale di CONMEBOL Libertadores contro il River Plate. Il club brasiliano non si lamenta per il rigore assegnato (giustamente) dal VAR per fallo di mano di Renan Bressan, ma per il momentaneo pareggio di Rafael Santos Borré che sarebbe stato segnato con il braccio (le immagini non chiariscono del tutto). Questa protesta tuttavia è destinata a finire nel nulla, visto che il protocollo VAR non annulla le partite in caso di eventuale (e tutto da dimostrare) chiaro errore non giudicato tale attraverso le immagini. Complessa, ma già meno impossibile, la seconda situazione, visto che Marcelo Gallardo (allenatore dei Millonarios) era squalificato e non avrebbe potuto comunicare coi suoi giocatori, ma è stato beccato sia negli spogliatoi durante l’intervallo sia in tribuna mentre parlava via radio presumibilmente con il suo staff in panchina.
Questo il testo integrale del comunicato, nel frattempo stanotte all’1.45 ora italiana si gioca la seconda semifinale, Palmeiras-Boca Juniors (all’andata 2-0 per gli argentini): “Il Grêmio, a seguito degli episodi avvenuti nella partita di martedì contro il River Plate, che valeva la qualificazione alla finale di CONMEBOL Libertadores, manifesta quanto segue visto il mancato rispetto dei principi etici stabiliti dal fair play.
In una riunione straordinaria del Consiglio d’Amministrazione realizzata nella mattinata di oggi, il Grêmio ha deciso di fare ricorso per il mancato rispetto del regolamento generale della competizione e del regolamento disciplinare, in base alla presenza irregolare dell’allenatore del River Plate negli spogliatoi durante l’intervallo per dare istruzioni ai suoi giocatori, così come per aver comunicato via radio con lo staff tecnico in panchina pur essendo stato sospeso dalla CONMEBOL. La punizione di questi fatti risulta comprovata dall’articolo 176 del regolamento generale della competizione, e dagli articoli 19, 56 e 76 del regolamento disciplinare della CONMEBOL.
In aggiunta, il primo gol del River Plate è stato realizzato in maniera irregolare, senza nessun supporto dal VAR, cosa ritenuta illecita. La CONMEBOL, prima delle semifinali, si era riunita con i club stabilendo il fair play per risolvere le dispute, ottenendo un accordo da parte delle società per giocare in maniera pulita rispettando le regole del gioco. Per questo motivo il Grêmio ha preso queste misure.
Il presidente Romildo Bolzan, assieme a una delegazione, avvierà il reclamo già oggi viaggiando ad Assunção”.
[Fonte: gremio.net]