Mandragora apre le danze, poi il Celje spaventa con una rimonta lampo. Kean firma il pareggio decisivo.
In una serata dal clima primaverile, interrotta solo da qualche breve rovescio, la Fiorentina affronta il Celje nel ritorno dei quarti di finale di Conference League, forte del successo per 1-0 ottenuto in Slovenia. Al Franchi, davanti a un pubblico caldo e partecipe, Raffaele Palladino sceglie comunque di non fare turnover, affidandosi ai suoi uomini migliori per centrare la qualificazione. Dopo una fase iniziale di studio, i viola iniziano a macinare gioco: al 10’ Pongracic sfiora il vantaggio di testa, mentre poco dopo è Kean a impegnare il portiere Silva. Il Celje, tuttavia, non sta a guardare: al 25’ De Gea è decisivo nel respingere il tentativo ravvicinato di Svetlin, inseritosi con tempismo in area.
Superato il momento di difficoltà, la Fiorentina torna a spingere e trova il meritato vantaggio al 41’: Mandragora si inserisce perfettamente su assist di Pongracic e firma l’1-0, che consolida il doppio vantaggio nel punteggio complessivo. Il primo tempo si chiude così con i padroni di casa in pieno controllo.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa, però, la Fiorentina rientra in campo con un atteggiamento troppo rilassato, forse pensando di avere già in tasca la qualificazione. Il Celje ne approfitta e in pochi minuti ribalta tutto: al 53’ Matko pareggia con un inserimento centrale e un tocco sotto porta, mentre al 58’ è Nemanic, sugli sviluppi di un corner, a segnare di testa l’1-2, riportando il punteggio in parità complessiva.
Lo shock sveglia i viola, che reagiscono subito con determinazione. Al 63’ Kean, servito in profondità, incrocia di sinistro e trova il 2-2, riportando avanti la Fiorentina nel doppio confronto. I gigliati continuano a premere e sfiorano il tris con Ranieri, che però parte in fuorigioco. Stessa sorte per Kean nel finale, pescato oltre la linea sul filtrante di Richardson.
Nei sei minuti di recupero non accade nulla di rilevante, se non un acceso battibecco tra i due allenatori, Palladino e Riera, subito sedato. Al triplice fischio del direttore di gara, il portoghese Pinheiro, può partire la festa: la Fiorentina conquista l’accesso alla semifinale di Conference League per il terzo anno consecutivo, confermandosi una delle protagoniste della competizione.