Chivu alla vigilia della sfida col River Plate: “Massima serietà, vogliamo andare più avanti possibile”.
Cristian Chivu suona la carica. Alla vigilia della sfida contro il River Plate, valida per il Mondiale per Club, l’allenatore dell’Inter ha parlato ai microfoni di Mediaset, tracciando la rotta per un’altra serata da protagonisti: “Affrontiamo il River Plate con la stessa mentalità di sempre: essere determinanti e fare la partita. È il nostro modo di interpretare ogni sfida.”
Dopo il successo sugli Urawa Red Diamonds, i nerazzurri si preparano a un banco di prova ben più impegnativo. Chivu, però, si mostra fiducioso: “Rispetto all’inizio del torneo siamo cresciuti. Prima della gara col Monterrey avevamo avuto solo due giorni tutti insieme. Ora abbiamo passato più tempo assieme e questo ci aiuta a conoscerci meglio e a lavorare con maggiore coesione. Certo, un ritiro a fine stagione non è l’ideale, ma la disponibilità e l’approccio dei ragazzi sono stati massimi.”
Uno dei volti nuovi di questa Inter è Pio Esposito, che ha debuttato con la prima squadra suscitando emozione e applausi. Chivu, che lo conosce da anni, non nasconde l’orgoglio: “Sono felicissimo per lui. Rappresenta il percorso fatto nel nostro settore giovanile. L’ho conosciuto in Under 14, poi ci siamo ritrovati in Under 19, e ora in prima squadra. Può partire titolare come no, dipenderà dalla partita. Ma come tutti, sta dando il massimo.”
Il tecnico rumeno, alla sua prima esperienza da allenatore della prima squadra, ha portato con sé un’impronta chiara, fatta di attenzione al lato umano oltre che tecnico: “Per me l’aspetto umano è fondamentale. Nei momenti di difficoltà servono carezze, parole giuste, empatia. Questo lo facciamo noi dello staff e lo fanno anche i ragazzi tra loro. Il gruppo sta bene insieme, ma lo sapevamo già.”
Infine, una battuta sul rapporto con i suoi giocatori: “So quello che sono e cosa posso dare. Cerco di essere sempre schietto e sincero, di capire quando essere più duro e quando no. Il mio obiettivo è dare il massimo, sempre.”