L’esterno azzurro Chiesa si racconta: l’esperienza in Inghilterra, il rapporto con Slot, l’addio alla Juve e il sogno Mondiale.
Federico Chiesa si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, ripercorrendo la sua stagione al Liverpool, il doloroso addio alla Juventus e i sogni per il futuro. L’esterno azzurro ha definito positiva la sua esperienza in Premier League, pur ammettendo il rammarico per il poco spazio trovato: “Vincere la Premier è bellissimo, un’esperienza che non capita tutti i giorni. Certo, avrei voluto giocare di più, ma è stata una stagione che mi ha fatto crescere come uomo e come calciatore”.
Chiesa ha sottolineato l’impatto avuto dalla cultura inglese e dalla passione dei tifosi del Liverpool: “Anfield è un posto magico, l’atmosfera è incredibile. Salah? Da Pallone d’Oro. In un’ipotetica top 11 dei sogni, lo metterei insieme a Cristiano Ronaldo: farebbero 80 gol a stagione”.
Sul tecnico Arne Slot, subentrato a Klopp, l’ex Juventus ha speso parole di stima: “Ha una mentalità vincente simile a quella di Allegri, ma porta idee moderne e un metodo diverso. Tutti pensavano avrebbe faticato, invece ha dimostrato di essere un grande allenatore”.
Inevitabile il passaggio sull’addio alla Juventus, che Chiesa non ha mai digerito del tutto: “Non mi è mai stato offerto il rinnovo. Dopo l’Europeo c’erano stati contatti, ma poi nessuno si è più fatto sentire. Quando sono tornato dalle vacanze e dal matrimonio, Thiago Motta mi ha detto chiaramente che non facevo parte del progetto. È stato un grande dispiacere, pensavo di poter dare ancora tanto. Ma sono un professionista e ho accettato”.
Il futuro è ancora da scrivere, ma Chiesa non esclude nulla: “Con il Liverpool ho un ottimo rapporto, valuteremo tutto in estate. Tornare in Italia? Mai dire mai. Allegri al Milan? È un vincente, per me è stato importante: mi ha fatto capire che potevo fare anche la seconda punta”.
Infine, un pensiero alla Nazionale e al grande obiettivo: “Mi sento pronto per tornare ai miei livelli. Il sogno è partecipare al prossimo Mondiale. Dopo l’Europeo, sarebbe il massimo”.