Grazie ai risultati ottenuti in Champions League, l’Inter scala il ranking UEFA stagionale e si prepara a entrare in prima fascia
Simone Inzaghi ha voluto sottolineare con orgoglio i progressi compiuti dalla sua Inter anche sul palcoscenico europeo, dopo aver conquistato la finale di Champions League. “Quando sono arrivato eravamo ventiquattresimi, ora siamo primi o secondi”, ha dichiarato il tecnico piacentino, evidenziando la crescita della squadra non per rivendicare meriti personali, ma per elogiare il lavoro e la dedizione dei suoi giocatori. Un’affermazione che trova riscontro nei numeri: l’Inter è attualmente in testa al ranking stagionale UEFA 2024/2025 con 38.750 punti, davanti a club come Barcellona (36.250) e Arsenal (36.000).
PRIMATO
Questo primato stagionale è un risultato di grande valore, non solo per il prestigio, ma anche in vista della prossima stagione europea. Con l’eliminazione del Barcellona, solo l’Arsenal potrebbe superare i nerazzurri, garantendo comunque all’Inter di chiudere l’annata al primo o secondo posto nel ranking stagionale. Tuttavia, per i sorteggi della Champions League 2025/2026, ciò che conta davvero è il ranking UEFA quinquennale, basato sui risultati delle ultime cinque stagioni.
Attualmente, in questa classifica l’Inter occupa il quinto posto, ma è destinata a salire ulteriormente. Il motivo? Nella prossima stagione verrà “scartato” il punteggio del 2020/21, quando i nerazzurri, ancora guidati da Antonio Conte, raccolsero appena 9.000 punti in Europa. Un dato decisamente inferiore rispetto agli standard attuali. Con l’eliminazione di quella stagione dal conteggio, l’Inter potrà contare su un coefficiente molto più elevato, che le garantirà quasi certamente l’ingresso in prima fascia per i sorteggi della prossima Champions League.
Un percorso di crescita costante, che conferma la solidità e la continuità europea dell’Inter sotto la guida di Inzaghi. Tuttavia, per quanto riguarda il Mondiale per club 2029, è importante chiarire che il ranking UEFA non sarà più determinante. A differenza dell’edizione 2025, dove è stato adottato in via eccezionale, la FIFA utilizzerà un proprio sistema di valutazione, basato su criteri differenti e su un arco temporale quadriennale. Un ulteriore motivo per cui i club europei dovranno mantenere costanza e risultati anche nel lungo termine per garantirsi un posto nella nuova competizione mondiale.