La prima semifinale di Champions League è uno squallore più unico che raro. Il Real Madrid si sveglia soltanto nel finale e sfiora il gol con Jesé, Casemiro e Pepe, il Manchester City non sfrutta la mancanza di Cristiano Ronaldo e non impegna praticamente mai Keylor Navas.
E queste dovrebbero essere due delle migliori quattro squadre d’Europa? La domanda è lecita, perché il poco e niente fatto vedere stasera all’Etihad da Manchester City e Real Madrid mette più di un dubbio sull’effettivo valore delle due semifinaliste, con il City che ha deluso alla sua prima volta in un palcoscenico così importante e il Real che ha confermato di essere qui solo perché ha avuto un calendario più che favorevole. Merengues falcidiati dall’assenza dell’ultimo momento di Cristiano Ronaldo, risparmiato sabato a Vallecas dopo un problema muscolare accusato settimana scorsa ma incapace di andare oltre la rifinitura (c’è chi parla di una ricaduta che potrebbe metterlo fuori causa anche per il ritorno), il portoghese va solo in tribuna e per un tempo Zinédine Zidane non riesce a trovare le contromisure, che iniziano a vedersi quando viene cambiato pure Benzema per Jesé, che prende una traversa. La delusione più grande è il Manchester City: ancora una volta Manuel Pellegrini ha dimostrato poco coraggio, senza mai affondare contro una squadra che nel 2016 aveva preso gol in dieci delle undici trasferte (solo la Roma non era riuscita a segnare), vero che l’infortunio di David Silva a fine primo tempo e l’assenza di Yaya Touré hanno pesato, ma ad Agüero non è arrivato mezzo pallone decente e questo 0-0 sa molto di occasione sprecata.
PRIMO TEMPO
Dominano il tatticismo e la poca voglia di scoprirsi in questo primo tempo. Il Manchester City ha il predominio territoriale ma non riesce a innescare Agüero o comunque entrare in area di rigore, nel Real Madrid si sente eccome la mancanza di Cristiano Ronaldo, col sostituto Lucas Vázquez che fa bene la fase di pressing ma non si fa vedere mai. Desolante il dato delle occasioni: zero per entrambe, da segnalare solo l’uscita dal campo per infortunio di David Silva al 40′, sostituto da Iheanacho, e un paio di entrate dure dei centrali madridisti.
SECONDO TEMPO
Agüero prova a svegliare qualche spettatore che inevitabilmente si sarà addormentato durante il primo tempo: palla alta ma quantomeno dopo un minuto si celebra un tiro. Per vederne uno in porta bisogna aspettare il 53′, su calcio d’angolo colpo di testa di Sergio Ramos e Hart blocca. Il Real Madrid cresce col passare dei minuti, senza fare grandissime cose ma facendosi vedere nell’area avversaria, a metà ripresa Kroos tenta la botta fuori (a lato), al 71′ su cross di Carvajal Jesé salta bene di testa e prende la traversa, al 73′ destro di Modric alto e poco dopo Bale prova il mancino a giro mandando a lato. Le due occasioni più importanti sono ancora dei blancos e su azione da calcio d’angolo, nel primo Casemiro colpisce di testa e Hart salva pur essendo leggermente controtempo, nel secondo sponda di Bale e Pepe, da pochi metri, spara addosso al portiere inglese buttando via una chance memorabile per trovare quel gol in trasferta che avrebbe cambiato tutto. Si vede il City solo all’ultimo secondo, punizione di De Bruyne dal vertice sinistro dell’area e Keylor Navas alza in calcio d’angolo.
Per bruttezza a tratti è sembrato di rivedere l’euroderby d’andata della stagione 2002-2003, quando Milan e Inter avevano prodotto lo zero assoluto in novanta minuti, ma lì quantomeno c’era stata un po’ più d’intensità. Fra otto giorni al Bernabéu dovrà esserci decisamente qualcosa in più per conquistare la finale di Milano, ma dopo questi novanta minuti la prima sensazione è che da qui uscirà la finalista perdente, a meno che non arrivi un cambio di passo deciso. Domani ci si aspetta un minimo di spettacolo da Atlético Madrid-Bayern Monaco, almeno per avere un segnale da quella che dovrebbe essere la miglior manifestazione calcistica per club.
IL TABELLINO
Manchester City (4-2-3-1): Hart; Sagna, Kompany, Otamendi, Clichy; Fernando, Fernandinho; Jesús Navas (77′ Sterling), Silva (40′ Iheanacho), De Bruyne; Agüero. Manager: Pellegrini
Real Madrid (4-3-3): Keylor Navas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos (90′ Isco); Bale, Benzema (46′ Jesé), Lucas Vázquez. Allenatore: Zidane
Arbitro: Cüneyt Çakir della federazione turca (Satman – Ongun; Ok; Göçek – Simsek)
Ammoniti: Pepe, Carvajal (R), Silva (M)
[Immagine presa da uefa.com]