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Mauro Icardi Inter-Barcellona

Punto di grande importanza per l’Inter: il Barcellona passa all’83’ col subentrato Malcom ma quattro minuti dopo Mauro Icardi pareggia.

È un punto potenzialmente d’oro per l’Inter. Il gol di Mauro Icardi all’87’ permette ai nerazzurri di uscire indenni dalla sfida col fortissimo Barcellona e di tenere ancora un margine gestibile nei confronti del Tottenham, che vince all’89’ e si porta a -3 rendendo il match di Wembley decisivo per la qualificazione. Ancora una volta nel finale la squadra di Luciano Spalletti, ma stavolta con una differenza sostanziale: all’83’ Malcom, proprio l’oggetto del desiderio estivo “scippato” dal Barça anche alla Roma, si era tolto i panni di oggetto misterioso blaugrana e aveva firmato lo 0-1 che sembrava il punto esclamativo sulla partita e sul girone dei catalani, che vincendo sarebbero stati aritmeticamente qualificati e primi. Invece l’Inter non si è data per vinta, è entrato Lautaro Martínez e proprio l’argentino, con la collaborazione del solito Matías Vecino (c’è sempre nei momenti decisivi allo scadere), ha orchestrato l’azione che ha permesso a Icardi di pareggiare facendo gioire i 73.428 presenti (incasso record nella storia del calcio italiano). Sulla “bellezza” del gioco interista meglio girare al largo: un’infinità di errori nei passaggi e nelle scelte che per ottantatré minuti non erano stati nemmeno pagati, solo che a lungo andare le imprecisioni costano caro e proprio su una di queste era arrivato il vantaggio ospite, ma la reazione immediata è da premiare e conferma ancora una volta il carattere di una squadra che non si è abbattuta nemmeno su uno degli scenari più difficili del mondo, ossia finire sotto allo scadere contro il Barcellona che può far girare palla fino al triplice fischio. Non è certamente chiusa, e non va fatto l’errore di pensare che la partita decisiva sia quella col PSV Eindhoven, ma da stasera l’Inter esce con qualcosa in più e la consapevolezza di essere riuscita a combattere con le proprie armi (non tantissime a dire il vero, ma sono bastate) una delle favorite per la vittoria della Champions League, anche senza Lionel Messi convocato e provato nella rifinitura ma alla fine rimasto in tribuna per via dell’infortunio al braccio dello scorso 20 ottobre.

PRIMO TEMPO

Ottantasei secondi per il primo di tantissimi errori dell’Inter in impostazione, qui da parte di de Vrij, e l’innescato Dembélé si porta il pallone sul sinistro con Handanović bravo a respingere lateralmente. Stesso copione al 9’, palla persa in uscita a centrocampo e stavolta è Suárez ad armare il tiro però alto sopra la traversa, l’unica volta che l’Inter costruisce è al 19’ con Asamoah che apre e chiude l’azione con in mezzo un cross di Perišić per il sinistro alto del ghanese da buona posizione. Suárez, sempre insidiosissimo, al 22’ cerca il prodigio con un pallonetto di esterno destro a lato di poco, al 29’ ci prova pure Coutinho con mira sbagliata ma è il momento di massima foga blaugrana, che quasi si concretizza subito dopo: cross respinto corto da de Vrij, Dembélé ne manda due a sedere con una finta e il suo tiro sbatte su Suárez, subentra Sergi Roberto che dal fondo riesce a crossare e Škriniar in affanno spazza sul fondo, ma dal corner ancora non allontanato bene Piqué tocca per l’uruguayano che apre troppo il sinistro e manda a lato. Finale più tranquillo ma sempre con troppa sofferenza perché i passaggi interisti sono costantemente sbagliati, al 37’ su probabile fallo su Vecino ne approfitta Coutinho il cui tiro è respinto in tuffo da Handanović a terra, col portiere sloveno bravo ancora su Suárez che aveva tirato in maniera rapidissima dopo un doppio rimpallo in area.

SECONDO TEMPO

Handanović sempre più protagonista: al 52’ respinge un sinistro di Coutinho e al 59’ fa un miracolo su una ripartenza malamente concessa a Rakitić, che scambia con Suárez e spara addosso allo sloveno con Brozović provvidenziale a toccare sul fondo (Rakitić crossa e Suárez segna ma con la palla uscita). L’Inter lascia inevitabilmente il pallino al Barcellona ma trova più spazi per affondare, al 65’ ci riesce Perišić e sul suo cross Politano di testa salta bene ma colpisce male, palla a lato e grossa chance sprecata. Molto meglio l’ex Sassuolo al 69’, quando su cambio gioco brillante di Borja Valero da destra si accentra e col mancino trova una deviazione decisiva. Valverde comincia a cambiare (la prima sostituzione in assoluto era stata Borja Valero per Nainggolan, visibilmente fuori condizione), dentro prima Vidal e poi soprattutto Malcom, che tempo due minuti e all’83’ concretizza un contropiede di Coutinho ancora erroneamente concesso all’Inter con un sinistro dai sedici metri che stavolta piega Handanović. È il primo gol in blaugrana del brasiliano, spesso anche non convocato per scelta tecnica, ma la spinta del Meazza nel finale c’è come l’ingresso di Lautaro Martínez, che all’87’ gestisce benissimo palla sul lato destro dell’area, sul cross si inserisce ancora Vecino che prova il tiro, Mauro Icardi raccoglie e si gira su Sergi Roberto trovando lo spiraglio per farla passare sotto le gambe di ter Stegen. Esplosione di gioia del Meazza e gol pesantissimo, anche perché poco dopo segna pure il Tottenham.

Il Barcellona è qualificato agli ottavi per via della classifica avulsa, dovrà completare l’opera nelle ultime due giornate vincendo anche il Gruppo B ma ormai per loro è tutto fatto. L’Inter invece con questo pari resta a +3 sul Tottenham e fra tre settimane andrà a Wembley: se vince o pareggia è qualificata, se perde conterà vedere il risultato per capire se avrà sempre il destino nelle sue mani o dovrà guardare anche il risultato degli Spurs al Camp Nou all’ultima (oltre a dover battere il PSV Eindhoven).

IL TABELLINO

Inter (4-2-3-1): Handanović; Vrsaljko, de Vrij, Škriniar, Asamoah; Vecino, Brozović (85′ L. Martínez); Politano (81′ Candreva), Nainggolan (63′ Borja Valero), Perišić; Icardi. Allenatore: Spalletti
Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Rakitić, Busquets, Arthur (74′ A. Vidal); O. Dembélé (81′ Malcom), L. Suárez, Coutinho. Allenatore: Valverde
Arbitro: Szymon Marciniak della federazione polacca (Sokolnicki – Listkiewicz; Siejka; Raczkowski – Musiał)
Reti: 83′ Malcom (B), 87′ Icardi
Ammoniti: Rakitić (B), Brozović, Perišić (I)

[Immagine presa da twitter.com]