Nonostante le illustri cessioni nella finestra estiva di mercato ed un inizio di stagione pieno di incertezze e critiche, il Milan è riuscito a qualificarsi con una giornata d'anticipo alla fase ad eliminazione diretta piazzandosi al secondo posto nel girone C composto da Malaga, Zenit e Anderlecht.
L'avversario dei rossoneri verrà fuori dai sorteggi che si terranno Giovedì 20 Dicembre alla Casa del Calcio Europeo di Nyon, in Svizzera.
Lo stato di forma e la rosa
La rosa non è sicuramente all'altezza delle passate stagioni e degli organici delle principali rivali europee, in estate molti senatori hanno dato l'addio al Milan così come fuoriclasse del calibro di Ibrahimovic e T.Silva passati nelle file del PSG; si pensava che giocatori come Pato, Robinho, Boateng, Nocerino e Mexes potessero prendere in mano la squadra e fare la differenza come nelle annate precedenti ma così non è stato, anzi in modi diversi hanno accuito le difficoltà iniziali di una squadra che, causa l'assenza di una programmazione societaria a lungo termine, è stata privata di qualsiasi certezza tecnica e tattica e costretta a trovare la quadratura del cerchio con ben 11 nuovi giocatori in rosa.
La crescita costante della condizione fisica e mentale dei singoli ha permesso di registrare una fase difensiva che inizialmente concedeva tanto agli avversari sopratutto su situazioni di palla inattiva così come l'aver individuato un assetto tattico definitivo e un undici titolare da parte di mister Allegri; la squadra è in crescita così come testimoniano i risultati nelle ultime giornate di campionato (17 punti nelle ultime 8 partite, 19 gol fatti e 11 subiti).
Escluso l'infortunato cronico Pato e de Jong la cui stagione è finita anzitempo per la rottura del tendine d'Achille nel match contro il Torino, non ci sono giocatori fuori per infortunio allo stato attuale delle cose, la sessione invernale di mercato potrebbe però sancire il ritorno di Robinho al Santos e di conseguenza la necessità di intervenire per rinforzare la squadra.
Il leader
Autore di ben 15 centri (13 in Serie A e 2 in Champions) nei 22 match stagionali disputati con la maglia rossonera, "il Faraone" El Shaarawy nonostante la giovane età si è conquistato il ruolo di leader incontrastato della squadra grazie alle doti tecniche, la capacità di finalizzazione sotto porta ma sopratutto per l'attaccamento alla maglia e la propensione al sacrificio che dimostra in ogni singola partita come testimonia la statistica segnata nella sfida contro lo Zenit dove ha percorso ben 12 Km. Nella stessa serata è diventato il calciatore del Milan più giovane di sempre a segnare un gol in Champions League a soli 19 anni e 342 giorni.
Il cammino in Europa
Abbastanza misero lo score di 8 punti nelle 6 giornate della fase a gironi conseguiti con 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte con 7 gol fatti e 6 subiti; tra le mura amiche di S.Siro solo 2 pareggi e 1 sconfitta. Numeri per niente incoraggianti.
Quella che non è mancato è di sicuro la voglia di venir fuori da un brutto momento come accaduto nella vittoria esterna in casa dello Zenit di Spalletti e la personalità per affermarsi nei momenti decisivi come successo nella vittoria qualificazione sul campo dell'Anderlecht.
Commento finale
Sono ben poche le probabilità di successo agli ottavi di finale visto che i potenziali rivali rispondono ai nomi di Barcellona, Manchester United, Bayern Monaco, Paris Saint Germain e le outsiders Borussia Dortmund e Schalke04; forse solo con le ultime due il favore dei pronostici potrebbe girare dalla parte del Milan.